Piazza delle Erbe

POSTED ON 15 Mar 2024 IN City & Architecture     TAGS: nocturne, longexposure

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Quando si parla di viaggio la mia mente torna sempre al concetto di piazza, mi piace legare le città che visito alla loro piazza più importante. E quasi sempre i ricordi si perdono in mezzo a questi spazi immensi, per esempio non riesco a dimenticare Praça do Comércio a Lisbona oppure Piazza Ducale a Vigevano (e vorrei tornarci). Se invece penso a Verona la mia memoria non è legata a Piazza Bra, dove per intenderci si trova l’Arena, ma per uno strano gioco della memoria sono affascinato da Piazza delle Erbe. Probabilmente perché nel mio primo stop a Verona ero rimasto colpito dal fermento, dai giovani, dai locali e dall’allegria che avevo riscontrato fra i palazzi di questa piccola (se paragonata alle altre), ma meravigliosa piazza. Ma in fondo è il cuore di Verona, la più storica, qui si trova l’antico palazzo del comune, Palazzo Maffei, la torre dei Lamberti, la colonna con il leone di San Marco e la celebre fontana sormontata dalla statua denominata Madonna Verona. E quando la scorsa estate sono tornato, con in mente la fotografia, la mia prima idea era proprio di fotografarla in notturna. Ho dovuto attendere, perché al mio arrivo la confusione del mercato era ancora molto presente, ma sul tardissimo (le foto sono scattate a mezzanotte) sono riuscito a fotografarla come nella mia mente avevo immaginato.

E guardo il mondo da un oblò

POSTED ON 14 Mar 2024 IN City & Architecture     TAGS: frombelow, window

E guardo il mondo da un oblò

In questi giorni sono stati nominati i vincitori del Sony World Photography Awards 2024 e nella categoria Natural World & Wildlife ha trionfato il britannico Ian Ford con una incredibile immagine di un giaguaro che azzanna un caimano. La bellezza di questa foto si definisce per via di un’illuminazione praticamente perfetta (forse troppo perfetta) e per il fatto che il giaguaro rivolge lo sguardo al fotografo, come se recitasse una parte.

Non voglio discutere se l’immagine sia onesta oppure falsa, credo che sia scontato che si tratti di una foto reale (sino a prova contraria), il problema è che molti penseranno si tratti di una foto pesantemente elaborata oppure creata dall’intelligenza artificiale. Perché l’arrivo dell’A.I. sul mercato della fotografia è stato qualcosa di deflagrante, come una bomba atomica, ha sconvolto l’intera percezione del mondo dell’immagine.

Quando guardiamo le foto ormai il nostro primo pensiero è subito rivolto all’elaborazione digitale e nell’ultimo periodo ho visto, anche in ambiti di basso livello, foto meravigliose, momenti irripetibili catturati con estrema facilità e il sospetto ormai è sempre presente. E questo sospetto rovina e rende poco credibile qualsiasi immagine, si è persa la certezza del legame tra fotografia e realtà. Come sostiene Dario Bonazza basterebbe avere l’onestà di dichiarare se si tratta di una foto oppure di una sintografia, ma nel nostro mondo questa onestà non è nemmeno auspicabile; serve al più presto una funzione digitale, una firma non cancellabile che permetta subito di comprendere l’origine di un’immagine, che certifichi che quella fotografia è vera, non creata dal computer. E se questo non succederà ci troveremo a navigare in un mondo di falsità e sospetto.

La foto che ho scelto non è casuale, l’ho scattata a Torino alle Gallerie d’Italia durante una giornata grigia e buia; ma con la pressione di qualche tasto, e senza nemmeno troppe competenze informatiche, ho sostituito il cielo e aggiunto un aereo. In questo caso è semplice avere l’onestà di dichiarare, ma è un ambiente davvero molto difficile. Credo che in futuro, sotto il titolo della foto, aggiungerò una dicitura per indicare il tipo di elaborazione digitale. È un’idea.

Dopo la neve…

POSTED ON 10 Mar 2024 IN Landscape     TAGS: snow, sky, clouds

Dopo la neve...

Michele Pellegrino. Fotografie. 1967-2023

POSTED ON 7 Mar 2024 IN Street     TAGS: silver, art, museum, wideaperture

Michele Pellegrino. Fotografie. /01Michele Pellegrino. Fotografie. /02

Un paio di settimane fa, con il gruppo vacanze MondovìPhoto, siamo andati a Camera, Torino, per visitare le mostre di Gerda Taro/Robert Capa e del mio quasi concittadino Michele Pellegrino. Michele abita a Chiusa Pesio e mi ricordo, qualche anno fa, di aver avuto l’onore di accompagnarlo a casa dopo un pomeriggio trascorso insieme: lui era l’ospite d’onore per l’apertura della collettiva del nostro gruppo fotografico e mi chiese uno strappo per tornare dalla moglie. E quindi mi pare corretto dedicare due foto alla mostra del fotografo più conosciuto della nostra provincia: rigorosamente in bianco e nero. La mostra è aperta sino al 14 Aprile, da non perdere.

Martini Bianco

POSTED ON 6 Mar 2024 IN Street     TAGS: signs

Martini Bianco

Le bolle blu… che volano…

POSTED ON 5 Mar 2024 IN City & Architecture     TAGS: sunset, sky, clouds

Le bolle blu... che volano...Le mille bolle blu

Quel che resta del Monastero

POSTED ON 2 Mar 2024 IN Reportage, Landmark     TAGS: monument, 50ne

Monastero dei Benedettini /04

Ieri ho raccontato della mia esperienza di CronoDuello al Monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena a Catania, ma non avevo ancora pubblicato le 5 foto scartate in fase di selezione. In realtà poco fa ho mandato in onda Il gatto dagli occhi storti e adesso vi propongo le restanti 4 foto eliminate. Niente di bellissimo, ma d’altronde se non le ho prese in considerazione un motivo ci deve essere, no?

Monastero dei Benedettini /05Monastero dei Benedettini /06Monastero dei Benedettini /07

Il gatto dagli occhi storti

POSTED ON 2 Mar 2024 IN Animals     TAGS: cat, 50ne

Il gatto dagli occhi storti

Monastero dei Benedettini -Cronoduello /06-

POSTED ON 2 Mar 2024 IN Landmark, Reportage     TAGS: cronoduello, monument, 50ne

Monastero dei Benedettini /02

Dopo diversi anni, per un motivo quasi divertente, ho deciso di far tornare in scena il celebre CronoDuello. Dopo le foto alla processione di Sant’Agata mi sono trovato con Lorena nel Monastero dei Benedettini di San Nicolo l’Arena, a Catania, e lei se ne esce, dal nulla, con un’affermazione che mi lascia quasi imbarazzato: praticamente mi suggerisce, come se niente fosse, di scegliere una location e, in un periodo di tempo limitato, di fotografare solo quella zona alla ricerca di foto interessanti; lo definisce esercizio. Io la guardo con aria sorpresa e le suggerisco di leggere le regole della CronoSfida, perché sono quasi 15 anni che mi diverto con questo tipo di esercizio. E scatta, naturale, fisiologico, il CRONODUELLO. Il Monastero dei Benedettini di San Nicolo l’Arena è un luogo storico, importante, e trovare scatti interessanti non è stato molto complicato. Ho selezionato 7 immagini, più una ulteriore a tempo scaduto: queste sono le mie 3 preferite. Aspettiamo che la mia rivale di giornata metta in mostra le sue proposte. È trascorso un po’ dei tempo dall’ultimo CronoDuello, ma trovate le poche e semplici regole a seguire. Chi mi vuole sfidare?

RULES:
Two photographers. Choose camera, lens and location.
Have a few minutes walk around and then no more than 15 minutes to shoot 3 good pictures.
At the end, each one shows his three best shots.

Monastero dei Benedettini /01Monastero dei Benedettini /03

Angelo -prenditi cura di lei-

POSTED ON 1 Mar 2024 IN Landmark     TAGS: religion, cemetery

Angelo

Rettorato -Zenit-

POSTED ON 29 Feb 2024 IN Landmark     TAGS: zenit, superwideangle, sky

Rettorato -zenit-

Selfie in the circular mirror

POSTED ON 28 Feb 2024 IN Portrait     TAGS: selfie, mirror, withcamera

Selfie in the circular mirror

Per la gioia dei miei lettori, e soprattutto lettrici, torno dopo molto tempo a pubblicare un selfie. In molti ne avranno sentito la mancanza, ma eccomi qua a riportare sulla retta via il mio photoblog: un po’ come le modelle che vanno per la maggiore su Instagram. E quale location migliore che la rinnovata Show-Room di Idroterm a Cuneo? Un gioco di specchi con illuminazione circolare (notare la catchlight) et voilà, l’occasione fa l’uomo fotografo. E anche un po’ vanitoso.

Carlevè ‘d Mondvì 2024

POSTED ON 27 Feb 2024 IN Performing Arts, Reportage     TAGS: EVENT, carnival

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Il Carlevè è tornato in grande stile: un nuovo presidente, nuove energie, tanti carri, una sfilata di altissimo livello, gruppi decisamente numerosi e un carro di Mondovì finalmente degno di questo nome. Io purtroppo non stavo bene (mali di stagione) e quindi mi sono un po’ risparmiato, niente foto generaliste, niente ritratti, niente copertura totale dell’evento: non ho molto tempo a disposizione e ho quindi deciso di dedicare un numero ridotto di energie alla post-produzione delle immagini. Ho creato un piccolo portfolio, un reportage di 12 foto che serve ad illustrare quello che personalmente ho vissuto come carnevale. Mi sono concesso solo una piccola divagazione: il momento in cui i ragazzi delle Teste matte di Villafalletto hanno lanciato in cielo i palloncini dedicati ai cugini Casale, scomparsi in un tragico incidente stradale, con questo pensiero: “Marty e Met: ci avete insegnato tutto tranne che a vivere senza di voi“. Perché ho percepito forte la loro commozione, ho sentito l’emozione e mi sembrava giusto dedicare una foto a quel momento.

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Il mio racconto di Sant’Agata

POSTED ON 25 Feb 2024 IN NeverSleep

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Da ormai tanto/troppo tempo sono circondato, quasi assediato, da parole come racconto, storia, reportage, portfolio, progetto. È un martellamento continuo, come se la buona fotografia sia diventata obbligatoriamente una raccolta di immagini con un inizio, una fine e nel mezzo una serie di scatti con un filo conduttore. Non voglio dire che siano concetti sbagliati, anzi, credo che sia uno dei punti focali del fare fotografia, ma è quell’obbligo di convincere e assecondare un’idea concettuale che davvero non rientra nel mio modo di pensare.

Nel raccontare una storia ci dev’essere un’idea di base, ma l’idea di base può essere anche la confusione: poi io sono molto lineare quindi aderisco al partito del cronologico e del razionale, ma non sento questa necessità che invece respiro intorno a me di creare progetti che debbano piacere. Semplicemente perché non mi interessa e questo rientra in una sorta di atipicità che spesso mi porta ad essere definito bastian contrario. Raccontare qualcosa per immagini (ma anche parole) è un percorso intimo e personale, ci dev’essere un progetto, si deve sentire la necessità di informarsi, la voglia di provare più volte, sono concetti chiave: ma rimane sempre un racconto visto attraverso i miei sensi, le mie conoscenze, le mie esperienze.

Ci devono essere dei punti chiave molto precisi, ma non deve essere qualcosa di omologato, uguale per tutti e impersonale, non può esserci nessuno che spiega al fotografo come vedere la storia e come interpretarla. Sempre che si voglia davvero raccontare una storia. Fosse giornalismo servirebbe la regola nota come Five WS (Who, What, When, Where, Why), ma noi stiamo parlando di emozioni e sensazioni assolutamente personali che in quanto tali vanno raccontate in modo personale. Poi potrà risultare interessante oppure noioso, potrà permettere di comprendere oppure non riuscirà a spiegare nulla, ma sarà comunque la mia visione di quel momento, di quella storia, di quell’evento. E nessuno potrà spiegarmi come io voglio raccontare la mia storia.

In queste 13 immagini trovate il mio racconto, in rigoroso ordine cronologico ovviamente, della festa di Sant’Agata a Catania: mi sono informato prima, durante e dopo, ho assaporato la città, osservato le persone, camminato tantissimo, ho cercato di rimanere dentro l’evento. È il mio modo assolutamente personale di descrivere una due giorni totalmente assurda e fuori dal mondo, ma di una bellezza difficile da spiegare. Probabilmente non sarà visionario e potente, non sarà fuori dagli schemi e non sorprenderà l’osservatore: ma è il mio racconto e mi rappresenta al 100×100.

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Sant'Agata -simbolo-

Sant’Agata -Simbolo-

POSTED ON 24 Feb 2024 IN Street     TAGS: EVENT, travel, 50ne

Sant'Agata -simbolo-

Per chiudere la serie di Sant’Agata mi serviva una foto simbolo, qualcosa che potesse rappresentare la fine. E simbolicamente questa foto è stata scatta proprio all’ultimo momento, mentre la giornata volgeva al termine e il pensiero al rientro a casa. Un enorme cero acceso e un santino di Sant’Agata illuminata dalla luce del Signore. Un’immagine di chiusura praticamente perfetta.

Uscita di festa

POSTED ON 22 Feb 2024 IN Landmark     TAGS: travel, silver

Uscita di festa

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