Quando ero ragazzo (tanto tanto tanto tanto tempo fa) collezionavo cartoline. Ne avevo tantissime, da tutto il mondo; sono passati anni, ma ricordo benissimo la prima, quella che aveva iniziato la passione: una cartolina di Piazza Dante di notte, perfettamente simmetrica, con la fontana e con l’ex palazzo comunale, quello che gli onegliesi chiamano ancora oggi Cremlino. Non c’era ancora quello strano prato verde circolare intorno alla fontana, dovrebbe essere un’innovazione -mai compresa- degli anni ’90. Questa immagine per me è quasi iconica (credo per tanti imperiesi) e qualche giorno fa, tornando da una visita lampo nella mia città natia, ho deciso di fermarmi e di portare a casa un’immagine ricordo di Piazza Dante. Ho studiato un po’ e ho scoperto tante cose della fontana che non sapevo e mi piacerebbe tornare a dedicarle qualche foto, qualche dettaglio. È una prossima idea da realizzare.
La Night Glow è un evento collaterale del raduno aerostatico internazionale dell’Epifania ed è forse il più interessante dal punto di vista spettacolare. Credo le immagini riescano a spiegare molto meglio delle parole il significato e la modalità della Night Glow. Quest’anno la scelta musicale per accompagnare l’accensione delle mongolfiere è ricaduta sulla colonna sonora di Stranger Things e quindi ci siamo calati in un atmosfera molto anni ’80. Ovviamente il primo pezzo è stato Running up the hill di Kate Bush e non poteva essere altrimenti.
Anche quest’anno, per la seconda volta, è tornato il Mapping Natalizio a Mondovì Piazza. E’ meno brillante e colorato, si è preferito un tema invernale, delicato, ma l’atmosfera non è cambiata ed è sempre molto immersiva e sofisticata. A differenza dell’anno passato ho fotografato con il Sigma 14mm Art che avendo un’apertura minima di f/1.8 mi ha permesso di recuperare un paio di stop e di tenere basso il numero ISO (quindi meno rumore e maggiore qualità). E’ un grande vantaggio perché per evitare il mosso artistico (le immagini si muovono) è necessario un tempo di almeno 1/15 e purtroppo non è possibile sfruttare l’arma della lunga esposizione.
Piazza Maggiore decide di cambiare e il salotto bello di Mondovì diventa a cuoricini per festeggiare San Valentino, la festa degli innamorati. Musica romantica in sottofondo e la più bella piazza monregalese si trasforma in una lode all’amore e al romanticismo. Chi l’avrebbe mai detto? Io probabilmente no, ma devo ammettere che l’effetto è di quelli importanti, che colpisce. E mi piace l’idea di concludere con una bella e romantica citazione dedicata a San Valentino. Vi aspetto il 14 febbraio. :-)
Ecco come posso definire in una sola frase il cosiddetto amore: è l’illusione di poter congiungere il fenomeno con la realtà.
– Yukio Mishima
Dopo l’inaugurazione di Illuminatale 2021 mi ero ripromesso di tornare a Cuneo, in notturna, per fotografare un po’ meglio le luci natalizie, comunque senza il popolo della vivace notte cuneese. E quindi sfidando ghiaccio, neve, freddo, gelo e sguardi incuriositi dei passanti sono tornato alle undici di sera in piazza Galimberti, soprattutto, e in Corso Nizza. Treppiede, lunghe esposizioni, guanti, cappello e condizioni di luce complicate, ma credo di aver trovato qualche ripresa interessante e non banale. Anche se banale potrebbe essere quasi un obbligo in questo caso. E Buon Natale.
Si è conclusa domenica, dopo un mese di spettacoli, la manifestazione Cuneo Provincia Futura. E anche io concludo con l’ultimo articolo dedicato all’evento promosso da Fondazione CRC e ideato da Alessandro Marrazzo. E credo di essere l’unico, probabilmente insieme al suo creatore, ad aver assistito a tutti le 10 proiezioni in 3D.
Ho scelto di pubblicare solo 7 delle 10 proiezioni perché ritengo siano le migliori dal punto di vista fotografico: purtroppo l’evento forse più imponente, cioè quello di Piazza Galimberti, è molto interessante dal vivo, ma non garantisce un impatto visivo che potesse meritare la pubblicazione. Se dovessi fare una mia personalissima classifica direi che Un mondo sommerso è la proiezione più interessante, ma anche quelle di Piazza Risorgimento ad Alba, di Piazza Europa a Cuneo e della Torre del Belvedere a Mondovì non sono da meno. Complimenti a chi ha ideato questo progetto perché davvero mi ha emozionato non solo dal punto di vista fotografico.
Nel cortile del complesso di Santa Croce un’installazione site-specific ci parla di deforestazione. Una porzione di foresta pluviale ricreata in un caleidoscopico cubo racconta il suo ciclo vitale inserito in una suggestiva scenografia luminosa creata da ledwall, videoproiezioni e luci architetturali. All’interno del cubo è ricreata una scenografia che riproduce un “tassello” di foresta pluviale che lancia il monito di essere ormai solo un piccolo tassello a causa della deforestazione e che la dimensione infinita è affidata solo ad un effetto ottico, vediamo una grande foresta che in realtà non esiste e se ci muoviamo intorno ad essa all’interno del cubo è sempre infinita mentre l’esterno ci ricorda che è solo una piccola porzione. Un racconto realistico, magico, onirico.
Un mondo nuovo è il titolo dell’evento di Cuneo Provincia Futura che viene proiettato (domani per l’ultima volta) sulla facciata di Palazzo Garrone a Bra. Dal punto di vista storico è certamente l’evento più interessante della serie (e l’ultimo che ho seguito) perché racconta le avventure spaziali dell’uomo, da Galileo, passando per Yuri Gagarin e lo Space Shuttle, sino ad arrivare ai progetti per la conquista di Marte. Le immagini e le didascalie si susseguono in ordine cronologico e devo ammettere che ho fatto fatica, da appassionato del genere, a concentrarmi solo sulla fotografia senza seguire la successione degli eventi; peccato solo per la bicicletta che qualche sventurato ha lasciato parcheggiata in bella mostra proprio davanti al colonnato di Palazzo Garrone.
A inizio secolo uno strumento ottico chiamato “Mondo Nuovo” intratteneva le piazze regalando magiche visioni. Oggi a Bra un grande videomapping coinvolge l’intera facciata di Palazzo Garrone e mostra ai nostri occhi la storia di un Nuovo Mondo.
Da Galileo al rover Perseverance: l’attrazione per il pianeta Rosso non si è mai affievolita. Un grande affresco evocativo sulla conquista dello spazio, con la storia delle imprese più importanti realizzate fino a ora e quelle ancora aperte, prima fra tutte la sfida di trasferire la vita dell’uomo su altri pianeti. Tra queste, il programma Artemis, un programma di volo spaziale con equipaggio portato avanti principalmente dalla NASA, da aziende di voli spaziali commerciali statunitensi e da partner internazionali come l’ESA, la JAXA e la Canadian Space Agency (CSA) con l’obiettivo di far sbarcare entro il 2024 “la prima donna e il prossimo uomo” sulla Luna, in particolare nella regione del polo sud lunare. La NASA vede Artemis come il prossimo passo verso l’obiettivo di stabilire una presenza autosufficiente sulla Luna, gettare le basi per costruire un’economia lunare e infine mandare l’uomo su Marte.