Villa dei Tre Laghi -Villa Dora-

POSTED ON 29 Mag 2023 IN Reportage     TAGS: URBEX

La Villa dei Tre Laghi /05

Ho sempre sentito parlare di questa Villa, abbandonata da ormai troppo tempo, con il nome di Villa dei Tre Laghi: forse per gli affreschi, che non sono riuscito a decifrare, più probabilmente per la vicinanza con tre piccoli laghi: lago Sirio, lago Pistono e Lago San Michele. Il vero nome, da quanto sono riuscito a scoprire sul web, dovrebbe essere Villa Dora. La struttura è talmente fatiscente che quasi non permette di datare l’abbandono: sicuramente nel secolo scorso, ma è davvero complicato capire da quanto tempo sia lasciata al suo destino.

La parte più interessante di Villa Dora è sicuramente il secondo piano, quello che può essere definito nobile: il salone principale è meravigliosamente affrescato con 4 dipinti, uno per ogni parete. Tutte le altre stanze del secondo piano sono comunque di ottimo livello: si intuisce, anche se il tempo non perdona, la qualità e l’eleganza in quasi tutti gli ambienti nonostante l’elevato livello di degrado. All’interno non è rimasto più nulla: quel poco che si intuisce dei camini, le decorazioni alle pareti, un lavello. Uscendo dalla proprietà di può visitare anche la piccola cappella, anche lei destinata a collassare su se stessa in breve tempo.

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Delle Maschere

POSTED ON 25 Mag 2023 IN Portrait     TAGS: silver, transfigurative, museum

Delle Maschere

Una principessa da Fiaba

POSTED ON 24 Mag 2023 IN Portrait     TAGS: beauty, flash, 50ne

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Domenica ho avuto il piacere di conoscere Elia Zaharia, principessa di Albania e moglie del Principe Leka II. La principessa, in Italia per presentare al Salone del Libro di Torino il suo La Rosa Bianca -Storia di una Regina-, era ospite a Mondovì nel bellissimo Relais Palazzo Fauzone. Le mie foto sono rubate da dietro le quinte in un set di Lorena Durante: per l’occasione sono stato promosso al rango di assistente (prima ero un semplice e umile portaborse).

Questa è la storia di Geraldine, una bambina dai capelli d’oro che parlava la lingua dei fiori. Aveva un cuore così puro e generoso che, ovunque il suo piede si posasse, germogliavano rose bianche.

Dopo la Pioggia

POSTED ON 23 Mag 2023 IN Details     TAGS: flowers, river, kingoftherings, shittime

Dopo la pioggia

Di Pellizza

POSTED ON 22 Mag 2023 IN Landmark, Details     TAGS: EVENT, silver, museum, transfigurative, wideaperture

Di Pellizza

Dietro l’angolo

POSTED ON 18 Mag 2023 IN Street     TAGS: silver, transfigurative

Dietro l'angolo

Chiesa di San Giacomo

POSTED ON 18 Mag 2023 IN Reportage     TAGS: URBEX, church

Chiesa di San Giacomo /02

Non ho idea dei numeri, ma credo che la quantità di chiese abbandonate in Italia sia elevatissima. Basta alzare lo sguardo e possiamo trovare un edificio religioso distrutto; le piccole cappelle sono la maggioranza, ma ci sono anche chiese di grandi dimensioni nell’elenco dell’abbandono ecclesiastico italiano. È chiaro che si tratta di un fenomeno dovuto soprattutto all’età: con il tempo crolli e cedimenti strutturali possono segnare un patrimonio artistico, perché di patrimonio si tratta, che ha una storia importante alle spalle, secolare, in alcuni casi anche millenaria. La chiesa di San Giacomo di Laccio, frazione di Torriglia in provincia di Genova, ha oltre 500 anni (fu fatta costruire dal Principe Doria per venire incontro alle esigenze delle frazioni) e i segni dell’invecchiamento si vedono tutti. Nel secolo scorso, dal 1930 circa, ha subito un progressivo decadimento e la posizione, poco felice, non ha certo aiutato. Negli ultimi dieci anni si è cercato un recupero con la ricostruzione parziale del tetto, il rifacimento delle coperture e il consolidamento del terreno di fondazione della chiesa: purtroppo questi lavori non sono mai stati terminati. Come riportato sul catalogo generale dei beni culturali l’edificio e il campanile sono oggi in completo abbandono e in gravissimo degrado.

La chiesa di San Giacomo in Laccio risale alla metà del ‘500, quando il Principe Doria la fece costruire per andare incontro alle esigenze delle diverse frazioni che, per la distanza, specie in inverno, non potevano recarsi alla chiesa di Torriglia. Per la costruzione della chiesa furono utilizzati materiali locali, come ancora visibile in facciata a nella parte esterna delle navate laterali. La facciata, a salienti, è suddivisa da lesene in tre parti e sormontata da un frontone triangolare. Rimane leggibile tutt’oggi l’aggiunta in tempi successivi delle navate laterali. La pianta è a tre navate con presbiterio, rialzato rispetto al livello della chiesa, a terminazione semicircolare. Lo stato di conservazione attuale della chiesa non ne consente un’ulteriore descrizione, si sono avviati i lavori di restauro che porteranno alla ricollocazione degli antichi marmi, degli altari e degli apparati decorativi.

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Malinconia

POSTED ON 16 Mag 2023 IN Portrait     TAGS: man, silver, lordoftherings

Malinconia

Ricordare indietro

POSTED ON 15 Mag 2023 IN Landscape     TAGS: sunset, sea

Ricordare indietro

Sono giorni di tristezza, di lacrime, di malinconia, di rimpianti, di risate fuori tempo, di ringraziamenti. Anche di ricordi. Sono tornato indietro nel mio archivio e ho compiuto un salto a ritroso nel passato fra immagini, momenti, storie e amici. Il tempo scorre inesorabile: bambini che sono diventati adulti, adulti che sono diventati anziani e qualche ricordo dolce che porta altre lacrime oppure un sorriso amaro. Oggi, più che mai, ho la sensazione che il mondo mi scorra fra le mani in modo troppo veloce e ingiusto.

Ho scattato questa foto nel 2005, settembre inoltrato e l’estate che volge al termine, la partenza di una gara di pesca al bolentino: una delle grandi passioni di mio padre. Mi ricordo le uscite con il gozzo per andare in mare aperto, magari al mattino presto, oppure di notte, e non soffrivo il mal di mare all’epoca: mi piace dire questione di abitudine. Facendo due rapidi calcoli lui era più giovane di me adesso e mi sembrava un gigante, mentre io oggi, al confronto, mi sento un inutile lillipuziano. Domani si chiude un cerchio e si apre un portone, oppure una voragine: il futuro è da decifrare. Sicuramente nel cuore c’è una ferita grande che farà tanta fatica a rimarginarsi. E quel tempo che scorre inesorabile ci costringe a guardare avanti, ma non ci vieta di ricordare indietro. Che bello quel video in cui, con la tua voce, mi vietavi di registrare e sorridevi: ma per fortuna, quella volta, non ti ho dato ascolto.

Baci sulla fronte che non dimenticherò

POSTED ON 13 Mag 2023 IN NeverSleep     TAGS:

Sul terrazzo /01Sul terrazzo /02

Il cielo è plumbeo, quasi come le mie lacrime. Ho passato gli ultimi anni sapendo che questo momento sarebbe arrivato prima dell’immaginabile, eppure permane una sensazione enorme di incertezza. Di solitudine, di malinconia. Di tempo che scorre inarrestabile.

Perché anche se adesso ho quasi 50 anni mi sento tanto più solo; e penso con una certa malinconia al passato, ai ricordi che rimarranno indelebili nella memoria. Arrivano come tanti flashback, piccoli pezzi di vita che risalgono lungo la spina dorsale e precipitano dal secolo scorso, veloci come potenti lampi di luce vera e intensa. Una voce, un gesto, un momento, una foto, una canzone ascoltata all’infinito in un clamoroso e assurdo soppalco di legno, io e te di fronte.

Non è il momento più brutto perché fa parte di un percorso e lo conosco quel percorso, perché mi rimangono i momenti, i baci sulla fronte di questi giorni, le mani che si stringono perché lo sai, certe piccole memorie che sono sempre presenti. Mi rimarranno tante cose di te, che sei parte di me, perché ci sono una serie di caratteri che porterò sempre come bagaglio genetico e di esperienze. Quante cose che ritornano alla memoria. Hai provato a insegnarmi tutto, tu che sapevi fare tutto, ci sei riuscito quasi niente perché quell’impronta genetica è anche tanto diversa. Ho scattato queste due foto dalla tua stanza di ospedale, senza pretese perché mi andava e voglio metterle qui. Mi hai dato tutto, ci siamo amati a modo nostro, ma in un modo bellissimo, e mi mancherai. Piango ancora un po’ … poi abbracci e silenzio. Ciao papà.

Memento, homo, quia pulvis es, et in pulverem reverteris.

Albergo Residenziale Superga

POSTED ON 12 Mag 2023 IN Reportage     TAGS: URBEX, hotel

Albergo Superga /02

L’albergo Superga si trova vicino a Torino, alle pendici del Colle del quale porta il nome: è abbandonato ormai da oltre vent’anni, ma racconta una storia bellissima di solidarietà e aiuto. Perché prima di diventare Albergo Residenziale è stato un istituto che ospitava giovani in situazione di difficoltà famigliare.

In Italia, dopo la seconda guerra mondiale, migliaia di bambini avevano perso entrambi i genitori, anche l’Arma dei carabinieri si trovò ad affrontare il problema dell’assistenza alle famiglie e soprattutto ai figli dei militari scomparsi. Un gruppo di ufficiali dello Stato Maggiore del Comando Generale, coordinati dal Generale di Divisione Alfredo Ferrari e dal Colonnello Romano dalla Chiesa, all’epoca Capo di Stato Maggiore dell’Arma, decisero di creare un Ente che provvedesse alla realizzazione di istituti per raccogliere subito i giovani in situazioni di particolare difficoltà e, nel contempo, di assicurare a tutti, con assegni di studio da corrispondere alle famiglie, l’opportunità di poter completare l’iter scolastico prescelto. Il Governo, impegnato nella ricostruzione nazionale, non poteva aiutare questa iniziativa così il Comandante Generale dell’epoca, Gen. Fedele de Giorgis, lanciò un appello a tutti i Carabinieri d’Italia perché donassero una giornata della tredicesima mensilità e un piccolo contributo mensile per gli anni futuri. Fu raccolta così in tempi brevissimi la rilevante somma di oltre quaranta milioni di lire, che servì per acquistare un complesso residenziale vicino a Torino, sulle pendici del colle Superga. Il 19 luglio 1949, dopo appena sette mesi dalla nascita dell’ente, fu inaugurato il primo Collegio, affidato ai Padri Salesiani di San Giovanni Bosco, e vi entrarono i primi cento piccoli convittori.

Nel 1965 il complesso venne ristrutturato e la sua gestione passò in mano ai Padri Somaschi. Alla fine dell’anno scolastico 1977/78, anche a causa dell’esiguo numero di ospiti, l’istituto venne riconvertito in Albergo Residenziale per poi chiudere definitivamente nel 2002. Negli anni si sono perse le tracce e la memoria di questo complesso, che nasce nella seconda metà dell’800 come convento dei piccoli Fratelli di Maria: le continue e molteplici trasformazioni hanno cambiato radicalmente la struttura e dell’aspetto originale non rimane più nulla. Un peccato che di una storia così bella e importante rimangano solo una brutta insegna e i muri scrostati di un vecchio albergo abbandonato.

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Tramonto a Monleale

POSTED ON 10 Mag 2023 IN Landscape     TAGS: sunset, vineyard

Tramonto a Monleale

Palazzina di Caccia -Notturno-

POSTED ON 8 Mag 2023 IN Landmark     TAGS: monument, nocturne, longexposure

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Garage Marcon-I

POSTED ON 7 Mag 2023 IN Reportage     TAGS: URBEX, car

Garage Marcon-I /01

La storia delle foto di Garage Marconi è decisamente bizzarra; dopo un primo tentativo a vuoto (troppa gente, non ci siamo fidati) Lorena è tornata ed è riuscita a fotografare la celebre Lancia Fulvia GT (ha anche trovato e messo al suo posto la I mancante). Ho quindi deciso di tentare nuovamente e, giunto sul posto, mi sono imbattuto in due ragazzi molto giovani: abitano proprio di fronte al garage. Ho chiesto informazioni e mi hanno detto che la zona era disabitata da tempo, in vendita, e che loro non mi avrebbero detto nulla. Sono entrato, ho scattato le foto e in pochi minuti sono tornato in strada. I due ragazzi erano ancora lì, ad aspettarmi: “Ma è solo una vecchia Lancia distrutta, perché venite tutti i fotografarla?“. Mi hanno strappato una risata e ho pensato ad una risposta lunga e dettagliata. Ma sono riuscito a dire solo “perché è bellissima“.

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Forza Napoli

POSTED ON 4 Mag 2023 IN Reportage     TAGS: URBEX

Forza Napoli

Plastic Free

POSTED ON 4 Mag 2023 IN Portrait     TAGS: MODEL, nude, project, nature

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