Il podere Belvedere all’alba è un classicissimo della fotografia di landscape in Italia: vengono da tutto il mondo e non di rado capita di trovare decine di fotografi appostati nell’erba alla ricerca dello scatto perfetto. Io non potevo esimermi, sono andato una mattina di maggio e per fortuna ho trovato un solo compagno di avventura, anche poco loquace (doppia fortuna). Avevo la malcelata speranza che dal buio spuntasse un’alba interessante: sfruttando il periodo di fioritura dei papaveri mi ero messo in testa di fotografare il rosso sfuocato in primo piano e il podere sullo sfondo. Polarizzatore circolare, treppiede, pazienza in dosi massicce (sono arrivato al buio alle 5 di mattina, l’ultima foto riporta come orario 6.37), umidità e quasi 200 scatti, ma poco dopo le 6 sono riuscito a trovare la giusta ripresa, comunque molto vicina all’idea che avevo in mente quando la sera prima avevo impostato la sveglia alle 4.30 del mattino.
Ho scattato questa foto con il drone esclusivamente per partecipare (all’ultimo giorno utile) al concorso organizzato dalla Pro Loco di Vicoforte dal titolo VicoFoliage (con chiari ed evidenti riferimenti all’autunno). La giuria composta da Davide Gonella, Elena Fenoglio e Gianpiero Secco ha deciso di dedicarle addirittura una menzione speciale. Ecco la motivazione:
Menzione speciale per questo scatto, forte di una composizione particolare, composta di vuoti e pieni nella zona del bosco e la presenza di una strada sul bordo dell’inquadratura, e ravvivata dall’uso di un viraggio accattivante. Le sensazioni che suscita sono al contempo di una confortante malinconia autunnale e, dall’altra, di un non ben precisato mistero nascosto. La risultante è un’oscillazione impalpabile tra il certo e l’incerto, il rassicurante e l’ignoto, i quali portano inevitabilmente a interrogarsi.
Questa è una foto un po’ diversa dal solito. Non certo per il soggetto (ho già fotografato diverse volte da questa posizione e anche meglio) ma per la scelta tecnica: è la prima foto scattata direttamente in JPG da moltissimo tempo. Ho caricato in camera qualche picture style di Canon e ho deciso di provare l’effetto che hanno sull’immagine finale in JPG. Su Digital Photo Professional, il software di Canon, gli stili vengono applicati anche al RAW, ma possono essere eventualmente rimossi; con Lightroom invece è necessario scattare direttamente in formato JPG (io in realtà scelgo entrambi) per visualizzare l’immagine corretta con il Picture Style. Gli stili sono tantissimi, ne ho scaricati quasi 200: in questo caso ho utilizzato un B&W con filtro verde e contrasto al massimo per enfatizzare le sfumature del cielo.
Mia Galeazza, che sei vita e memoria. Mia Galeazza, che mi fai impazzire ed emozionare, che mi fai tornare bambino, che mi fai ridere, che mi fai riflettere e comprendere. Mia Galeazza, che torni come un sogno nella mia mente, che rinfreschi il cervello e che fai brillare la mia fantasia. Il tuo suono è duro e appassionato, ma è come musica per chi sa ascoltarti. Il tuo odore è forte e inebriante, ma si trasforma in profumo dolcissimo sotto la luna di Agosto. Mia Galeazza, diventi meravigliosa, incantevole e unica al sorgere del sole, sei come una storia infinita che fa terminare i pensieri nel vortice di un’alba sospesa e interminabile. Mia Galeazza, sei tutto quello che posso immaginare, sei il mio posto nel mondo e sei come la passione vera: bellissima da vivere, impossibile da descrivere.