Non avevo mai pubblicato una foto del genere e mai avrei pensavo che un giorno sarei incappato in questo errore. Foto banale e foto da turista. Ma non mi era mai capitato (a memoria) di trovarmi al finestrino di un volo aereo con il tramonto e il tappeto di nuvole. Ho colto l’occasione, estratto la reflex con il grandangolo dallo zaino posizionato sotto il sedile di fronte a me e ho scattato attraverso il finestrino. Nel caso inserire la posizione dello scatto mi risulta particolarmente ostico, diciamo Mar Tirreno al largo di una zona compresa fra Campania e Calabria. Ho incluso un pezzo di ala per dare un’idea di profondità. Prima e ultima volta.
L’ultimo fine settimana, ad Imperia, c’è stata un’importante mareggiata, una di quelle che capitano ogni 10 anni. Praticamente è scomparsa la spiaggia e gli stabilimenti balneari sono stati costretti a mettere in sicurezza le ultime attrezzature rimaste dall’estate. Mi trovavo in città e quindi ho deciso di fare due passi sul lungomare di Oneglia che dalla spianata arriva all’incompiuta. Il rumore del mare era fortissimo e le onde, decisamente alte, superavano le barriere arrivando, in alcuni casi, sulla strada. Purtroppo non sono riuscito a trovare una serie di immagini che potesse soddisfarmi e riuscisse a celebrare l’evento, anche perché nel pomeriggio di domenica il grosso della mareggiata era ormai un ricordo della notte. C’è solo questa foto che vorrei salvare, perché permette di comprendere la forza d’urto delle onde contro il celebre scoglio della Galeazza.
Cercando foto di Beinette nel mio archivio per un giornale locale mi sono imbattuto in qualche vecchia immagine (correva l’anno 2019) scattata con il filtro ND1000. Fra queste ho notato qualcosa che ha attirato la mia attenzione: una foto molto delicata che era meritevole di una piccola rivisitazione in chiave moderna. Mi capita, non di rado, quando giro fra le pagine del mio archivio fotografico. Et voilà, a distanza di oltre quattro anni, ho deciso di pubblicarla: erano ancora i meravigliosi anni reflex.