POSTED ON 18 Apr 2023 IN
Macro
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Questo è il terzo post consecutivo dedicato alla categoria macro+flowers e potrebbe non essere un caso. Diciamo che fra gli obbiettivi del 2023, fra i buoni propositi, rientrava anche la fotografia macro. E quale migliore occasione di un contest fotografico in un vivaio? L’occasione è arrivata domenica scorsa durante la Grande Festa di Primavera organizzata da Roagna Vivai di Cuneo. Non lo conoscevo (non sono un vero praticante dell’arte del giardino), ma devo ammettere che sono rimasto molto sorpreso/colpito dall’eleganza e dall’organizzazione: davvero tutto perfetto, in ordine, bellissimo. Durante la giornata chiunque avesse voluto cimentarsi nell’arte della fotografia (e quella invece la pratico) poteva partecipare al Photo Day, una giornata dedicata a catturare la fugace bellezza della primavera. Se volete anche votare la mia foto (ho scelto il dettaglio di stami e pistillo di un fiore di Ibisco) potete farlo qui e qui.
Non potevo mancare e devo ammettere che
l’assenza di vento è un fattore decisamente importante se si vogliono scattare dettagli molto ravvicinati di fiori e piante. Questo mi ha permesso di scattare con diaframmi chiusi e tempi lunghi per ottenere una
discreta profondità di campo. Per tutto il resto c’è il
focus stacking (ma è un argomento al quale non mi sono ancora avvicinato)(magari in futuro, chissà).
Ho scattato con tutta calma una ventina di immagini utilizzando sempre il meraviglioso (non finisce di stupirmi) Canon RF 100mm Macro: treppiede, slitta, tempi di scatto impegnativi. Sono tutti dettagli, alcuni anche con ingrandimenti di un certo rilievo: non sono ancora un grande conoscitore del mondo macro, anzi, sono un dilettante allo sbaraglio, ma queste sono le prime immagini che mi soddisfano. Adesso cercherò di fare qualcosa di meglio, magari all’aperto.








POSTED ON 17 Apr 2023 IN
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Macro
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POSTED ON 17 Apr 2023 IN
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Reportage
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Sono passati 9 anni dalla mia prima volta a Messer Tulipano, l’incredibile esplosione di fiori e colori che tutti gli anni, nel mese di Aprile, illumina il Castello di Pralormo. Quest’anno la fioritura è semplicemente strepitosa: sono stati piantati oltre 100.000 tulipani di tantissime varietà diverse e si rimane davvero a bocca aperta quando si entra nel parco. Per evitare la massa ho scelto il Venerdì pomeriggio, ma all’arrivo nella strada che porta al Castello sono rimasto sorpreso, e non poco, dalla lunghissima colonna di macchine che cercava parcheggio: ho avuto un sentimento di pietà per le persone costrette a visitare Messer Tulipano nel fine settimana.
Dal 2000 nel parco del castello medievale di Pralormo, nel cuore del Piemonte, la straordinaria fioritura di 100.000 tulipani e narcisi annuncia la primavera: ogni edizione di questo evento botanico ospita un nuovo piantamento, completamente rinnovato nelle varietà e nel progetto-colore.
Prima di partire ho riguardato le mie foto del 2014 e sembra passato un secolo dal punto di vista fotografico. Non solo per il livello delle immagini, che nel 2023 è nettamente superiore, ma proprio per un concetto di approccio allo scatto: come attrezzatura (macro, slitta micrometrica e treppiede) e come preparazione. Ho scelto 28 (+1) foto che comprendono anche 5 immagini macro: ho evitato le panoramiche e mi sono concentrato sul dettaglio e sui colori scattando con il grandangolo e con il nuovo RF 100 Macro. Devo ammettere che quest’ultimo mi ha davvero sorpreso: nitidezza, colori e sfuocato sono davvero micidiali. Sarà difficile toglierlo dallo zaino. :-)







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POSTED ON 30 Giu 2022 IN
Macro
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POSTED ON 19 Mag 2022 IN
Macro
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flowers


Da qualche giorno mi capita di incrociare un bellissimo campo di papaveri. Anticipo la sveglia di 30 minuti, prepara lo zaino e con il grandangolo mi infilo dentro l’erba alta: situazione tragica, in meno di 10 secondi ero completamente bagnato. Ma non mi sono dato per vinto: ho posizionato il cavalletto, mentre l’umidità mi entrava nelle scarpe, ho impostato diaframma e tempo e scelto la posizione migliore.
I papaveri sono meravigliosi, è chiaro, purtroppo complice un sfondo non adeguato (zona industriale), un cielo completamente terso, la foschia e l’eccesso di controluce (avrei dovuto anticipare la sveglia di almeno 60 minuti) non sono riuscito ad ottenere la foto che avrei voluto (e che immaginavo nella mia testa).
Ma ho mille risorse fotografiche e nello zaino avevo inserito, non per caso, anche il 35mm macro. Non sono un grande esperto/estimatore del genere, ma devo ammettere che da qualche tempo la possibilità di dedicarmi anche ai dettagli mi incuriosisce. Non è il primo fiore che pubblico su queste pagine e probabilmente non sarà l’ultimo.
POSTED ON 6 Apr 2021 IN
Macro
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Non sono quello che si può definire un appassionato del genere Macro; questo è praticamente il secondo post originale dedicato a questo tipo di fotografia. Ma in giorni di lockdown in zona rossa ci si arrangia: ho comprato una bellissima serie di tubi di prolunga e ho deciso di cimentarmi nella nobile arte. Per questo ritorno al macro ho scelto un albero di ciliegio nel giardino dei miei suoceri, la primavera è appena iniziata e il nostro è in piena fioritura. Ho utilizzato il 24-105 f/4 impostando il fuoco manuale con diaframma a f/13. In realtà non si tratta di un vero macro che in teoria richiederebbe un rapporto almeno di 1:1 (ripeto, in teoria), nel mio caso utilizzando tubi di prolunga da 36mm e una focale di 105 arrivo all’incirca a 1:3, quindi si parla di fotografia a distanza ravvicinata: vi risparmio calcoli noiosi, ma per ottenere il rapporto di legge avrei dovuto scattare a 35mm. Come anticipato pocanzi non sono un esperto del macro e quindi ci saranno degli errori, ma trovo comunque le foto gradevoli.


POSTED ON 13 Giu 2017 IN
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Macro
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Non sono sicuro che un giorno troverò le capacità per appassionarmi alla fotografia macro. Certamente è un mondo affascinante, ma anche decisamente difficile. Ed io sono un po’ troppo scheggia impazzita, un po’ troppo agitato per questo tipo di pazienza. Ho scattato questa foto poco dopo mezzogiorno, nel parco di un ristorante; avevo con me l’obbiettivo macro quasi per caso. Fotografare una lucertola in pieno sole è un’impresa: si muovono in continuazione ed è quasi impossibile avvicinarsi senza farle scappare. Probabilmente non era abituata alla presenza dell’uomo, ha esitato un attimo e sono riuscito a scattare. Questa posso definirla la mia prima foto macro (1:1). Non credo sarà l’ultima.
POSTED ON 12 Giu 2017 IN
Macro
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flowers

Questa foto è il mio primo esperimento macro con gocce. Ero veramente curioso di capire come potessero riuscire le gocce a catturare i riflessi del fiore, ma alla fine ho capito che con un po’ di pazienza si può riuscire. Due cavalletti, un paio di plamp (una per il fiore, una per il filo d’erba), una slitta micrometrica per la macchinafoto e tanti scatti a diversa distanza per ottenere la foto con la giusta messa a fuoco. Alberto Ghizzi Panizza ha allestito il set, io mi sono divertito a muovere la slitta e ho premuto il pulsante di scatto ben 17 volte. Ho già messo nel carrello della spesa slitta micrometrica, plamp e siringa. Adesso la parte più difficile: riuscire a procurarsi la miracolosa acqua di Parma che permette la perfetta stabilità delle gocce sul filo d’erba. :-)
POSTED ON 11 Giu 2017 IN
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butterfly

E’ appena terminato il workshop di fotografia Macro (e naturalistica) con Alberto Ghizzi Panizza. Decisamente molto interessante: vedere e capire come si realizzano certe immagini sul campo è un’esperienza fondamentale per qualsiasi aspirante fotografo. Soprattutto se il maestro ha capacità e conoscenze di un certo livello come Alberto. La fotografia macro probabilmente non è nelle mie corde: troppa pazienza, troppa meticolosità. Ero convinto che fosse sufficiente utilizzare un obbiettivo adatto (1:1) ed inseguire farfalle, lucertole e lumache (?) in mezzo alla natura; purtroppo non è così. E’ necessario aspettare, costruire, conoscere e magari alzarsi all’alba (ma perché sempre all’alba??). Certo, è anche possibile limitarsi ad inseguire e sperare nel colpo di fortuna: è il caso di questa foto. La farfalla era lì, tranquilla e ferma ad attendere il tramonto. L’abbiamo anche spostata da un filo d’erba ad un fiore (senza sfiorarla) per rendere l’immagine più intrigante. Poi con l’aiuto di Alberto sono riuscito a fotografarla completamente a fuoco, in manuale. Pensavo ci fosse più post-produzione, chissà quali ottiche e tecniche fotografiche. Invece è solo questione di conoscenze, capacità tecniche, fantasia, passione e anche attrezzatura. Forse dopo il workshop di oggi ho qualche conoscenza e una minima percentuale di passione. Mi manca tutto il resto. ;-)