PHOTOSNEVERSLEEP di SAMUELE SILVA - Fotografia Urbex, Ritratto e Reportage

Il tempio del Valadier: la chiesa nella Roccia

POSTED ON 20 Apr 2025 IN Landmark     TAGS: travel, church, postcard

Il tempio del Valadier /02

Il Tempio del Valadier era da anni sulla mia lista personale di luoghi da fotografare. Una di quelle mete che continui a rimandare perché davvero lontana, ma che resta sempre lì, fissa nella testa ogni volta che ti capita di rivederla online. La sua posizione così insolita – una costruzione neoclassica incastrata in una grotta – lo rende perfetto per una sessione fotografica mirata. La giornata non offriva molto dal punto di vista atmosferico: aveva appena smesso di piovere e il cielo era coperto da nuvole compatte, grigio e piatto. Niente luce scenografica, niente riflessi dorati: solo una scena statica da gestire con calma e precisione. Raggiunta Genga, ho affrontato il sentiero che porta al tempio. Servono circa 10-15 minuti per arrivare in cima: c’è un po’ di salita, all’inizio soprattutto, ma il percorso è facile, lastricato e regolare. Semplice, anche con lo zaino fotografico in spalla.

Per gli scatti ho utilizzato esclusivamente il treppiede e il grandangolo. Il soggetto si presta alle foto cartolina, quindi ho lavorato su composizioni pulite e leggibili, sulla qualità, giocando con la simmetria dell’edificio e il contrasto naturale della roccia. La struttura ottagonale in travertino si lascia fotografare con una certa facilità, soprattutto se non si cercano prospettive creative a tutti i costi: il colpo di genio non serve, è già bello così. Sono rimasto al Tempio circa 30 minuti, il tempo giusto per osservare, inquadrare, e scegliere gli scatti più interessanti. Le angolazioni non sono molte e sono quelle che si conoscono. Alla fine ho selezionato cinque foto, tutte dell’esterno. L’interno non aggiunge nulla di rilevante: architettonicamente povero, luce piatta, atmosfera assente. Una rapida occhiata e poi si torna all’esterno.

Il tempio si trova nelle Marche, nel comune di Genga, in provincia di Ancona, all’interno del Parco Naturale della Gola della Rossa e di Frasassi. Fu costruito nel 1828 su iniziativa di papa Leone XII, originario proprio di Genga, che lo pensò come rifugio per chi cercava silenzio e raccoglimento. Il progetto è firmato da Giuseppe Valadier, architetto neoclassico noto per il suo rigore geometrico. Realizzato in travertino chiaro locale, il tempio si incastra con precisione scenografica nella parete rocciosa. Poco distante, la grotta detta rifugio dei peccatori, un tempo usata per ritiri spirituali, oggi fa più la funzione di punto panoramico per la foto da pubblicare sui social.

Il Tempio del Valadier è un soggetto fotografico che funziona se si punta sulla pulizia dell’inquadratura e su un approccio diretto. Non è un luogo che si presta a invenzioni: è particolare, riconoscibile, e chiede solo di essere inquadrato nel modo giusto. Senza fronzoli, senza la pretesa di reinventarlo. È uno di quei posti dove si scatta, si pubblica, si archivia, e si spunta con soddisfazione dalla checklist.

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Tour Eiffel -evening-

POSTED ON 18 Nov 2024 IN Landmark     TAGS: travel, monument, nocturne, postcard

Tour Eiffel -evening- /02Tour Eiffel -evening- /01

Mi piace la Torre Eiffel perché sembra di acciaio e pizzo.
– Natalie Lloyd

Trocadero

POSTED ON 14 Nov 2024 IN Landmark     TAGS: travel, monument, nocturne, postcard

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Sono stato 4 volte a Parigi -se non ho perso il conto- e non ero mai riuscito a fotografare la Tour Eiffel di notte dalla spianata del Trocadero. Non è quella che si può definire una foto eccezionale, è la classica cartolina, ma sinceramente è una di quelle immagini iconiche che volevo conservare nella mia personalissima collezione; mi garbava anche l’idea di pubblicarla su queste pagine. E l’ultima volta che sono tornato nella capitale Francese non ho resistito alla tentazione, anche se sinceramente non mi aspettavo di trovare così tanta concorrenza. Mi sono armato di pazienza e treppiede, e finalmente anche io ho la mia foto ricordo della Tour Eiffel.

Da Posillipo

POSTED ON 23 Ago 2024 IN Landmark, Landscape     TAGS: travel, postcard

Da Posillipo

La vista di Napoli da Posillipo è un grande classico, non tradisce mai. Avrò visto questa immagine centinaia di volte: Via Antonio Gramsci, il porto di Napoli e sullo sfondo il Vesuvio. Per riuscire ad arrivare sul Belvedere di Sant’Antonio, dove si può scattare la celebre foto con la skyline di Napoli, mi sono fatto portare in taxi sino a piazza Sannazaro e poi ho voluto percorrere a piedi le 13 discese. In realtà sono salite (molti ripide), si chiamano discese perché con i mezzi si può solo scendere.

Tanto è vero che queste 13 rampe nascono sotto il desiderio del vicerè Ramiro de Guzman duca di Medina. Proprio perché alla sommità delle rampe trovate il famoso Santuario di Sant’Antonio. E sono state realizzate proprio per i pellegrini che volevano raggiungerlo.

Arrivato in cima, stanchissimo, ho preferito aspettare un orario più consono e ho ucciso il tempo prendendo un aperitivo al bar che si trova al culmine delle 13 discese (dopo una veloce visita al Santuario). Al momento opportuno, mi hanno consigliato di non fare troppo tardi, mi sono piazzato con il cavalletto sulla terrazza del belvedere e ho scattato l’immagine che cercavo (e bramavo). Fa parte di quelle immagini cartolina che nonostante tutto mi piace sempre cercare. È più forte di me.

Iamm ngop ‘e 13 scese.

Cartolina da Positano

POSTED ON 20 Giu 2023 IN Landmark, Landscape     TAGS: travel, postcard

Positano

Ci sono luoghi del mondo in cui non è possibile evitare la foto cartolina. Io soprattutto la voglio, la cerco, la pretendo. E nel caso di Positano non sono davvero riuscito a resistere: ho cercato il punto panoramico preciso, il più famoso e conosciuto, e ho scattato la più classica e più iconica foto della costiera Amalfitana. Non si può resistere, deve far parte del mio archivio.

Piazza Dante di Notte

POSTED ON 11 Apr 2023 IN Landmark     TAGS: nocturne, longexposure, square, postcard

Piazza Dante di Notte

Quando ero ragazzo (tanto tanto tanto tanto tempo fa) collezionavo cartoline. Ne avevo tantissime, da tutto il mondo; sono passati anni, ma ricordo benissimo la prima, quella che aveva iniziato la passione: una cartolina di Piazza Dante di notte, perfettamente simmetrica, con la fontana e con l’ex palazzo comunale, quello che gli onegliesi chiamano ancora oggi Cremlino. Non c’era ancora quello strano prato verde circolare intorno alla fontana, dovrebbe essere un’innovazione -mai compresa- degli anni ’90. Questa immagine per me è quasi iconica (credo per tanti imperiesi) e qualche giorno fa, tornando da una visita lampo nella mia città natia, ho deciso di fermarmi e di portare a casa un’immagine ricordo di Piazza Dante. Ho studiato un po’ e ho scoperto tante cose della fontana che non sapevo e mi piacerebbe tornare a dedicarle qualche foto, qualche dettaglio. È una prossima idea da realizzare.