Sono giorni di tristezza, di lacrime, di malinconia, di rimpianti, di risate fuori tempo, di ringraziamenti. Anche di ricordi. Sono tornato indietro nel mio archivio e ho compiuto un salto a ritroso nel passato fra immagini, momenti, storie e amici. Il tempo scorre inesorabile: bambini che sono diventati adulti, adulti che sono diventati anziani e qualche ricordo dolce che porta altre lacrime oppure un sorriso amaro. Oggi, più che mai, ho la sensazione che il mondo mi scorra fra le mani in modo troppo veloce e ingiusto.
Ho scattato questa foto nel 2005, settembre inoltrato e l’estate che volge al termine, la partenza di una gara di pesca al bolentino: una delle grandi passioni di mio padre. Mi ricordo le uscite con il gozzo per andare in mare aperto, magari al mattino presto, oppure di notte, e non soffrivo il mal di mare all’epoca: mi piace dire questione di abitudine. Facendo due rapidi calcoli lui era più giovane di me adesso e mi sembrava un gigante, mentre io oggi, al confronto, mi sento un inutile lillipuziano. Domani si chiude un cerchio e si apre un portone, oppure una voragine: il futuro è da decifrare. Sicuramente nel cuore c’è una ferita grande che farà tanta fatica a rimarginarsi. E quel tempo che scorre inesorabile ci costringe a guardare avanti, ma non ci vieta di ricordare indietro. Che bello quel video in cui, con la tua voce, mi vietavi di registrare e sorridevi: ma per fortuna, quella volta, non ti ho dato ascolto.
Il vortice di emozioni che proviamo in queste situazioni non si può descrivere a parole. Solo il tempo, che anch’io sento scorrere troppo velocemente, può aiutarci a sopportare quel peso che porteremo sempre dentro di noi. Un abbraccio.
->Camu: Io sono sempre molto distaccato e per certi versi purtroppo anche cinico. Ma è chiaro che queste sono situazioni molto particolari che non tutti hanno la fortuna di affrontare. Perché per tanti motivi è anche una fortuna. Si guarda avanti e si riflette. È molto complicato. Grazie.