![Fjallsjökull /01](https://www.samuelesilva.net/blog/wp-content/uploads/2023/10/fjallsjokull_01.jpg)
Il ghiacciaio assomiglia a una gigantesca onda bianca gelata all’improvviso.
– Stephen O’ Shea
![Fjallsjökull /02](https://www.samuelesilva.net/blog/wp-content/uploads/2023/10/fjallsjokull_02-1200x800.jpg)
![Fjallsjökull /03](https://www.samuelesilva.net/blog/wp-content/uploads/2023/10/fjallsjokull_03-1200x800.jpg)
![Fjallsárlón /03](https://www.samuelesilva.net/blog/wp-content/uploads/2023/10/fjallsarlon_03-1200x800.jpg)
![Fjallsárlón /05](https://www.samuelesilva.net/blog/wp-content/uploads/2023/10/fjallsarlon_05-1200x800.jpg)
Ok, adesso devo utilizzare tre nomi davvero molto complicati: Fjallsárlón, Vatnajökull, Öræfajökull e sinceramente non conosco la pronuncia; con le lingue straniere sono un disastro. Fjallsárlón è un piccolo lago che si trova non lontano dal più conosciuto Jökulsárlón, qui il ghiacciaio Vatnajökull arriva con la sua lingua più meridionale (Fjallsjökull) e si spezza in iceberg. Öræfajökull invece è il nome del vulcano che sovrasta il lago. Abbiamo compiuto una meravigliosa escursione in gommone alla ricerca di foto e foche (ma è un’altra storia): i colori ed il freddo di Agosto sono indelebili nella mia mente.
Se siete nell’idea di un viaggio in Islanda il mio consiglio è di evitare l’escursione nel più famoso Jökulsárlón, ma se possibile preferite il
Fjallsárlón. È decisamente più piccolo, ma molto meno frequentato: le foche sono più tranquille e socievoli e l’escursione più
vivibile.
Ho impiegato diverso tempo per riuscire a trovare la quadratura del cerchio e ottenere un bilanciamento del bianco corretto: in questo tipo di fotografia che comprende ghiaccio, neve, cielo e acqua la macchina fotografica tende ad impazzire e non comprende l’esatta esposizione del bianco. Ho lavorato di memoria, fantasia e vena artistica. Sono 12 foto, ovviamente molto simili fra di loro, ma ho preferito esagerare per dare un’interpretazione completa del lago e del ghiaccio.
![Fjallsárlón /01](https://www.samuelesilva.net/blog/wp-content/uploads/2023/10/fjallsarlon_01-600x400.jpg)
![Fjallsárlón /02](https://www.samuelesilva.net/blog/wp-content/uploads/2023/10/fjallsarlon_02-600x400.jpg)
![Fjallsárlón /04](https://www.samuelesilva.net/blog/wp-content/uploads/2023/10/fjallsarlon_04-600x400.jpg)
![Fjallsárlón /06](https://www.samuelesilva.net/blog/wp-content/uploads/2023/10/fjallsarlon_06-1200x800.jpg)
![Fjallsárlón /07](https://www.samuelesilva.net/blog/wp-content/uploads/2023/10/fjallsarlon_07-1200x800.jpg)
![Fjallsárlón /08](https://www.samuelesilva.net/blog/wp-content/uploads/2023/10/fjallsarlon_08-600x400.jpg)
![Fjallsárlón /09](https://www.samuelesilva.net/blog/wp-content/uploads/2023/10/fjallsarlon_09-600x400.jpg)
![Fjallsárlón /10](https://www.samuelesilva.net/blog/wp-content/uploads/2023/10/fjallsarlon_10-600x400.jpg)
![Fjallsárlón /11](https://www.samuelesilva.net/blog/wp-content/uploads/2023/10/fjallsarlon_11-1200x800.jpg)
![Fjallsárlón /12](https://www.samuelesilva.net/blog/wp-content/uploads/2023/10/fjallsarlon_12-1200x800.jpg)
![Svartifoss -selfie-](https://www.samuelesilva.net/blog/wp-content/uploads/2023/10/svartifoss_selfie.jpg)
Non sono solito esibirmi nella nobile arte del selfie, ma a Svartifoss si sono create tutte le condizioni necessarie: sono arrivato per primo sul posto, ero solo, la mia giacca rossa (sempre con me) contrastava perfettamente con i colori dell’ambiente circostante (nero, azzurro, verde) e avevo la macchina.foto già sul treppiede. È stato quasi automatico: ma giuro, è l’unico selfie islandese. :-)
![Svartifoss /01](https://www.samuelesilva.net/blog/wp-content/uploads/2023/10/svartifoss_01.jpg)
Svartifoss significa cascata nera e deve il suo nome alle meravigliose colonne basaltiche, di origine vulcanica, dal quale si getta. Si trova all’interno del Parco Nazionale Skaftafell e si raggiunge al termine di una semplice camminata (in salita) di circa 30 minuti (a buon passo). Fra le cascate islandesi che ho fotografato è quella al quale si arriva con più difficoltà, questo le permette di essere anche poco frequentata e per chi è allergico alla folla non è una cattiva notizia. Tutti questi fattori le regalano un fascino diverso rispetto alla concorrenza: quando la si scorge fra gli alberi si rimane sorpresi dal contrasto che si crea fra il verde del bosco, l’azzurro del cielo e il nero delle colonne di basalto. Svartifoss mi rimarrà nel cuore anche perché al ritorno ci siamo fermati al chiosco (in chiusura) del parco e sono riuscito ad assaporare una straordinaria zuppa di aragosta: ne sento ancora adesso il sapore; accompagnata, ovviamente, dal tipico Glacier Gin (con tonica)(in dosi abbondanti).
![Svartifoss /03](https://www.samuelesilva.net/blog/wp-content/uploads/2023/10/svartifoss_03-600x400.jpg)
![Svartifoss /04](https://www.samuelesilva.net/blog/wp-content/uploads/2023/10/svartifoss_04-600x400.jpg)
![Svartifoss /05](https://www.samuelesilva.net/blog/wp-content/uploads/2023/10/svartifoss_05-600x400.jpg)
![Svartifoss /02](https://www.samuelesilva.net/blog/wp-content/uploads/2023/10/svartifoss_02-1200x800.jpg)
![Svartifoss /06](https://www.samuelesilva.net/blog/wp-content/uploads/2023/10/svartifoss_06-1200x800.jpg)