Titolo completo dell’opera: La magia di un bacio, sotto la neve, a Piazza. Ho scritto opera in modo un po’ pomposo perché in questi giorni, discutendo di fotografia, sento tanto parlare di artisti e opere, ho quindi deciso di salire anche io sul carro (infatti sui social, caso eccezionale, la foto è firmata).
L’atmosfera è meravigliosa, un ragazzo suona il piano sotto i portici, la neve scende lenta e colorata, le persone guardano in aria come circondate da un’aurea di estasi. Salgo sui gradini della Chiesa della Missione per trovare un punto di vista alternativo e mi accorgo di due ragazzi che, abbracciati, camminano a una ventina di metri da me in mezzo alla neve. Non sono timido e grido ad alta voce: “Ciao, scusa, siete fidanzati? Potete darvi un bacio romantico per una foto?”. Ho dovuto dirgli di smettere altrimenti avrebbero limonato tutta la sera. Nel frattempo passano due signori più anziani e mi gridano, con malcelata ironia: “Dobbiamo baciarci anche noi?”. È un gesto d’amore, perché no?