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Villa Richelmy
Oggi quella che noi possiamo considerare la collina di Torino è la porzione che forma un quadrilatero da San Mauro a Moncalieri, a Chieri, a Baldissero fino a richiudersi a San Mauro. Nei secoli scorsi l'interesse destato dalla produzione di un'eccellente qualità di vino portò il proliferare di filari intorno alle proprietà borghesi che in quel periodo vennero denominate vigne. Non si trattava di vere e proprie aziende come le intendiamo oggi, ma piuttosto di cascine padronali con un appezzamento di terreno coltivato a vite e una cantina per la vinificazione. La storia di Villa Richelmy è intrinseca alle vicende della collina torinese; fu vigna in senso lato, quindi residenza privata per poi diventare sede distaccata del dipartimento universitario di agricoltura. Già Vigna Richelmi, fu cos...
Madonna della Neve (Narbona)
La piccola chiesa di Narbona dedicata alla Madonna della Neve è una specie miracolo. Non sono in grado di spiegare con le parole le emozioni che ho provato quando ho varcato la soglia di questa atmosfera incredibile. Si arriva nel borgo abbandonato dopo una discreta camminata (ma comunque adatta a tutti) di circa un'oretta e quando si percepisce la presenza di Narbona è già tardi: intorno è tutto un cumulo di macerie, di pietre, di rovine, fra le quali si intuisce la presenza di abitazioni e, una volta, di vita umana. Ma dopo qualche passo si scorge la chiesa: è perfettamente intatta e sembra aspettare il mio arrivo. La porta è chiusa con una chiavistello artigianale e tutto sembra chiedere rispetto, ci sono due sedie di legno sotto il porticato ancora in buone condizioni. Quando entro mi ...
ThyssenKrupp 6 dicembre 2007
Entrare nella ThyssenKrupp è stata un'esperienza diversa dalle altre. Raramente, quasi mai, mi capita di sentire paura, ma in questa fabbrica devastata dal ricordo una sensazione di fastidio ha preso il sopravvento: non sono riuscito in nessun modo a fotografare con calma. Un'agitazione strana si è impossessata del mio cervello e ho scattato con un'ansia che non avevo mai provato. La condizione psicologica è stata influenzata, ovviamente, dalle voci che raccontavano di persone poco raccomandabili all'interno e in precedenza io stesso avevo visto un paio di energumeni aggirarsi per capannoni in modo sospetto, ma la tentazione è stata troppo forte e sono dovuto tornare. Nella notte fra il 5 e il 6 dicembre 2007 gli addetti alla linea 5 dello stabilimento di Torino erano in attesa di riavvia...
Discoteca Heaven
La discoteca Heaven è stata una delle mete classiche della movida anni '70 '80 '90 torinese. La struttura è di circa 1700 metri quadrati e si trova sul Colle della Maddalena (non è un segreto da salvaguardare) proprio vicino al Faro della Vittoria. I locali sono ormai devastati, i muri pericolanti e la natura inizia a riprendersi i suoi spazi, l'esterno della discoteca è diventato una foresta di edera. Poche cose si sono salvate dall'incuria: la scritta Heaven è rimasta perfettamente intatta come volesse ricordare a tutti che questo una volta era il paradiso della vita notturna, nel bar fa bella mostra di sè una bottiglia di Disaronno che sembra pronto per essere servito ai clienti del locale.Rispetto ad altre discoteche, che solitamente si trovano isolate lontano dalle città, qui la situa...
La Villa della Meravigliosa Co...
Riuscire a descrivere, con parole, le mie sensazioni durante la visita a Villa Carpeneto è un'impresa che sarebbe degna di un grande scrittore. E io sicuramente non lo sono. Mi limiterò quindi a qualche spiegazione tecnico/tattica. Ho deciso di chiamarla Villa della Meravigliosa Conchiglia perchè la prima volta che ho visto delle foto in rete di questo splendore veniva definita così: guardando le scale dal basso si vede la forma di una conchiglia, è quasi logico. Nei mesi/anni scorsi è stata preda dell'invasione di decine di urbexer italiani ed europei: semplicemente perchè si tratta di magia, trovarsi all'interno di una villa di questa bellezza è qualcosa di magico. Credo che le foto riescano a rendere meglio che le parole la suggestione, le dimensioni, le qualità estetiche e la leggenda ...
Emiliano il filatelista
Emiliano il Filatelista è il nome che ha dato a questo set urbex il fotografo di lingua francese Vincent Michel (si definisce foto-runner) nel febbraio 2018. Sono passati oltre 3 anni e la casa del Filatelista rimane, per il sottoscritto, ancora misteriosa. Ho prelevato queste foto dal deep web e sono leggermente diverse dalle originali di Vincent: manca per esempio il mandolino, manca la raccolta filatelica che dava il nome al reportage, sono spuntate le palline nel biliardo, insomma, qualche passaggio vandalico ci deve essere stato. E questa è davvero una brutta piaga del mondo urbex. Quello che mi incuriosisce, e in parte infastidisce, è che questo misterioso luogo urbex è probabilmente sotto i miei occhi: lo si evince dal giornale La Stella di Mondovì datato 1918 (non male). Anche Don ...
Scatti decisamente originali. Bravissimo!
->Rossana: Grazie, il merito della foto è quasi esclusivamente del Rabadam Team che inventa sempre nuove diavolerie. Io ho solo premuto il pulsante di scatto. :-)