Come inviato molto speciale di Igers.Piemonte e Igers.Cuneo ho presenziato (e fotografato) alla preview del GinItaly che si è tenuta a Mondovì nel week-end dell’Immacolata (6-7-8 Dicembre). Il vero festival, che come indica il nome stesso ha aspirazione di carattere nazionale, si terrà a Mondovì dal 31 maggio al 2 giugno 2025; e l’anteprima di questi giorni ha la funzione di avvicinamento al vero e proprio main event (che sarà assolutamente da non perdere).
Io sono riuscito ad essere presente solo nella giornata di domenica, ma devo ammettere che l’evento è stato più che interessante; ho passato quasi tutto il pomeriggio nelle tre stanze dell’Antico Palazzo di Città: tantissimi curiosi, qualche amico, molti bevitori, un gioco di luci non banale (il blu che caratterizza le immagini è il colore ufficiale del festival e delle bacche di ginepro) e una fotografia fra la street e il dettaglio. Ho provato qualche dito di gin, assaggiato tre Gin Tonic e comprato due bottiglie (!): un agrumato e un secco, ma sono regali di Natale ovviamente.
Sono stato a lungo indeciso se pubblicare queste foto, ma alla fine ha prevalso la ragione e la voglia documentare. Sono immagini che fanno parte di un servizio fotografico per l’Unione Monregalese: io mi dedicai alla Chiesa, mentre Lorena si occupò della Sacrestia appena restaurata e che finalmente, grazie ai contributi delle Fondazioni CRT e CRC e del Ministero per i Beni e le attività culturali, tornava al suo antico splendore.
Il braccio destro stringe la spada, la sinistra trattiene al freno un leone. È l’allegoria della Ragione. Sembrava una facciata semplice, un lavoro di tinteggiatura banale: era una delle ultime ancora da restaurare in piazza Maggiore (parliamo di Mondovì ovviamente). Quando è emerso l’affresco al primo piano, di cui nessuno sospettava l’esistenza, però la situazione è cambiata e sono iniziati i contatti con la Sopraintendenza dei beni culturali per il recupero dell’opera.
Secondo l’architetto Mario Gandolfi, che ha seguito i lavori insieme alla restauratrice Costanza Maria Tribaldeschi della società Almavera di Torino, l’affresco (coperto da quattro centimetri di intonaco) rappresenta un’allegoria della Ragione ed è molto singolare perché è l’unico palazzo della piazza che presenta una figura di questo tipo, mentre nelle altre facciate si trovano stemmi oppure scritte. È possibile ipotizzare che sia stata realizzata nel 1600 in quanto ha uno stile manieristico molto simile a quello che si vede nelle figure della vicina Casa Jacod, in via Vico: questo fa pensare che possa trattarsi anche dello stesso autore.