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Sei nell’anima
POSTED ON 18 Dic 2024 IN Concert     TAGS: rock

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Dopo oltre dieci anni sono tornato ad ammirare Gianna Nannini dal vivo; l’occasione è stata la tappa torinese del Sei nell’Anima Tour, lunedì 16 dicembre all’Inalpi Arena. È stato un concerto decisamente rock, spettacolare, intenso, con una scenografica straordinaria. L’impatto luci in un concerto è parte fondamentale, anche e soprattutto dal punto di vista fotografico, e nel caso del concerto di Gianna Nannini lo spettacolo luminoso è stato a livello di quello sonoro. Avevo un posto in ottima posizione e ho fotografato con il 70-200 muovendomi pochissimo: mi hanno impedito di andare sottopalco per qualche primo piano, ma anche grazie alla qualità dell’ottica (e alla mia altezza) sono comunque riuscito a trovare 40 foto credo interessanti.

Il live, come previsto, si è rivelato di grande impatto. La scenografia è stata curata nei minimi dettagli da Jordan Bavev per Blearred. Sul palco un meraviglioso disegno di luci oltre che decine di catene di ferro che sono scese dal soffitto incorniciando come una gabbia il muro di led che sullo sfondo accompagnava lo show, restituendo le immagini di una regia dinamica e studiata ad hoc per ogni brano in scaletta.

Nonostante la fotografia sono riuscito a godermi totalmente il concerto, Gianna ha cantato tutte le mie canzoni preferite e soprattutto Ragazzo dell’Europa (che è meglio in versione piano e violino), la preferita di mio papà (e posso dire che abbiamo vissuto una sfida per le vie di Torino). Lo show è iniziato con Ottava Vita, un pezzo non troppo conosciuto, ma che ha un incipit straordinario che conosco a memoria (come tutte le canzoni di Gianna) e che mi ha fatto iniziare subito con un brivido. Poi è stato tutto un susseguirsi di emozioni, non esiste una canzone di Gianna Nannini che non abbia un ricordo legato al passato, mi viene in mente Radio Baccano (1993), ascoltata per la prima volta con walkman e cuffiette sulle scale metalliche dell’università a Genova, Sei nell’Anima (2006), che rimarrà per sempre legata all’inizio di una storia triste e felice, oppure I Maschi (1987) che ascoltavo -all’infinito- con mio papà nella nostra mansarda informatica di Imperia. In qualche momento ho faticato a nascondere le lacrime, chissà, magari non è stata l’ultima volta.

Anche se non te l’ho detto
Con te mi sento in mare aperto
Siamo mano nella mano
Su un futuro ancora incerto
Io voglio te
O te o nessuno
E non finire mai, non finire mai
Di farmi ridere
Io voglio te
E passo e chiudo
Io voglio te, voglio te, voglio te
O te o nessuno

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Vai RRouge!
POSTED ON 9 Ago 2024 IN Concert     TAGS: rock

Vai RRouge! /18

Vai RRouge! è un album live del 1987, secondo Rolling Stone Italia è uno dei 100 dischi italiani più belli di sempre. Ci sono particolarmente legato perché è un disco (una musicassetta in realtà) che, a forza di ascoltare nel walkman, ho praticamente consumato (altri tempi); all’epoca avevo 14 anni, internet e la rivoluzione social erano un’ipotesi, come il futuro. Un album che posso definire eccezionale senza paura di smentita, Enrico Ruggeri era un cantante in grande ascesa (il 1987 è l’anno della vittoria al Festival di Sanremo con Morandi e Tozzi) e il meglio doveva ancora arrivare.

Dopo queste premesse è chiaro che non potevo mancare ieri sera al suo concerto al Mov Summer Festival di Mondovì. Enrico è salito sul palco puntuale come un orologio svizzero e ha subito iniziato a cantare i suoi più grandi successi (Ti Avrò e Il portiere di notte sono sempre strepitose) Da tempo sono un po’ a digiuno, ma in quasi tutte le canzoni non ho faticato a decifrare subito la melodia; non pensavo che la mia memoria funzionasse così bene: non ricordo in quale tasca ho messo il tappo dell’obbiettivo, ma riesco perfettamente a ricordare il testo di Polvere.

Solitamente non sono mai molto soddisfatto delle mie foto musicali, ma questa volta ho un’idea diversa. Nonostante il palco fosse semplice e lineare (ma ben illuminato), già osservando lo foto sullo schermo della fotocamera mi sembravano interessanti; il computer non ha fatto altro che confermare la prima impressione e anche la messa a fuoco mi sembra indovinata (credo che in questo tipo di fotografia sia un elemento fondamentale e non discutibile). Volevo a tutti i costi fotografare Ruggeri nella sua classica posa con l’asta del microfono a 45 gradi in diagonale (tipica anni ’80, con i famosi occhiali da sole bianchi) e non mi ha deluso: posizione perfettamente interpretata e fotografata. Sono 26 foto un po’ monodirezionali (fra il pubblico non avevo possibilità di spostarmi), ma credo di essere riuscito a dare una bella interpretazione del concerto.

Aria un po’ viziata, quella finestra andrebbe spalancata
Tela rovinata, e la cornice tutta consumata
Polvere, troppi ricordi, è meglio esser sordi

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Psychodrama Alice Cooper tribute band
POSTED ON 18 Giu 2023 IN Concert     TAGS: rock, coverband

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Venerdì sera mi sono presentato all’evento (American Day) organizzato dalla F.O.A.M. (friends of american machine) a Vicoforte (di fronte al celebre santuario) per fotografare la Psychodrama Alice Cooper tribute band. Non avevo molto tempo (circa 20 minuti), ma fortunatamente la timidezza dei presenti (in pochi si sono presentati sotto il palco) mi ha permesso di muovermi agevolmente per scegliere le inquadrature migliori. Loro sono molto, ma molto, bravi: non posso (preferisco) giudicare il discorso prettamente musicale (non ho competenze adeguate), ma dal punto di vista stilistico, scenico ed organizzativo sono ad altissimo livello. Nella mia giovinezza ho avuto un periodo molto rock/heavy e ascoltavo, tra gli altri, anche Alice Cooper, ma ricordavo solo un pezzo fra quelli che ho ascoltato giovedì sera: devo tornare un po’ al passato. :-)

E ho pubblicato anche una foto del batterista, che di solito il batterista non se lo incula nessuno!!

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Airborn @ Born To Fly 2022
POSTED ON 12 Nov 2022 IN Concert     TAGS: rock

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A fine estate sono stato trascinato in un piccolo paese di provincia ad assistere/fotografare (che nel mio caso sono due verbi che viaggiano sempre in coppia) un festival di musica rock. Airborn protagonisti di casa al -Power Metal Festival- Born to Fly 2022, metallo decisamente pesante avrebbe detto un mio carissimo amico: per intenderci di quelli che devi stare tutto il tempo con i tappi nelle orecchie, l’unico problema è che essendo stato trascinato all’ultimo secondo non avevo con me i tappi per le orecchie. Ho scattato per quanto ho resistito, poi sono dovuto scappare per salvaguardare i miei timpani. Come sempre in questi casi ho utilizzato lo zoom 70-200 f/2.8 a tutta apertura, ISO decisamente alti (1600-3200) e illuminazione scadente, ma qualcosa di interessante è uscito fuori. E mai come in questo caso posso dire che il rumore non si vede ma si sente. Fortissimo.

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The GuestZ
POSTED ON 9 Dic 2020 IN Concert

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Sono passati 14 anni dal quel 9 dicembre 2006. Me l’ha ricordato l’amico Jonna con un topic su Facebook. Quel giorno ero a Roma a fotografare l’esordio dei The GuestZ, serata assurda al Linux Club. Le immagini dell’epoca sono terribili, scattate con il 28-135 F/4-5.6 e sono foto che adesso rifarei in modo totalmente diverso: il locale era buio, praticamente nero, e scattai tutta la sera con il flash on camera. Roba da pazzi. E poi il formato verticale, penso sia stata l’ultima volta della mia vita (adesso esagero). Ma è un ricordo fantastico nonostante la pochezza tecnica e di attrezzatura. Grazie Jonna, Aloha!

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La leggenda cominciò esattamente 14 anni fa!
Testimoni dell’evento: Samuele che immortalò le nostre facce quasi sbarbatelle con degli scatti magnifici!
Anche la Toscana aveva la sua delegazione con Rosa Facino (aka Viperonzi) e la Cavoli appena maggiorenne si affacciava sul mondo degli adulti.
L’età media di 27,6 anni della band (il nostro drummer Mattia ci faceva sentire ancora più giovani), anche se io e il MimmoGod Domenico eravamo già trentenni e pure conviventi!
Montagne di aneddoti, episodi imbarazzanti, cose che forse un giorno si potranno raccontare.
Il tutto gelosamente custodito e amministrato dal nostro Deus ex machina Roberto.
Abbiamo resistito a matrimoni, prole, coronavirus e con l’ingresso del nuovo drummer Armando, che si è integrato perfettamente con la nostra visione hard rock, siamo riusciti anche a pubblicare un disco intero dopo il primo clamoroso Ep del 2008.
Oggi probabilmente, rispetto a 10 anni fa, “contamo come er due de coppe quanno regna bastoni”, ma tutto quello che abbiamo fatto, lo abbiamo fatto da soli e soprattutto non abbiamo cacciato un centesimo per suonare nelle situazioni più o meno prestigiose.
Gli unici aiuti sono stati quelli dei fans e degli amici, che hanno creduto in noi e si sono divertiti a suonare con noi come il Pollastri e produrre con noi il nostro pugno di canzoni Christian e Danilo! ❤️
La leggenda continua e continuerà!
Up The GuestZ! 🎼

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Sabato sera sono andato, come promesso al mio amico Jonna, al LinuxClub a vedere i “The GuestZ”. Vedere, ascoltare e ovviamente fotografare. A loro piace il “ROCK N ROLL FRACICO!!” e si ispirano a “All the GOOD hard rock, from AC/DC to ZZ Top; pork meat & castles wine”. Belli potenti; Jonna poi non è cambiato. E’ passato più di un anno dalla prima e ultima volta. Ma lui è sempre molto ALOAH!”
Boomdabash @ Wake Up
POSTED ON 16 Set 2019 IN Concert     TAGS: rock

Boomdabash #17Boomdabash #11

La settimana appena trascorsa è stata davvero strana. E’ iniziata domenica mattina con un evento tragico per qualsiasi fotografo: mi è caduta la macchina fotografica (mentre era sul treppiede) e si è frantumato lo schermo (che in quel momento era aperto e larghissimo). Colpa mia, molto self-control, una serie minima di improperi, ma fortunatamente la macchina non ha subito ulteriori traumi: in poche parole funziona, ma non posso visualizzare le immagini e il menù. Domani parte per l’assistenza. Ho quindi preso momentaneamente in prestito una fantastica Canon EOS 77D (che mi ha sorpreso per la qualità delle immagini nonostante sia APS-C), che ho affiancato per due giorni alla mia macchina senza schermo. Nel mentre mi sono giocato una notturna con la luna piena, un matrimonio, un battesimo e per finire due concerti. Giusto per non farmi mancare nulla. Il primo di questi concerti è quello che vedete in queste immagini: i Salentini Boomdabash live al Wake Up di Mondovì. Bellissimo spettacolo, musica ad altissimo livello (anche sonoro), grande pubblico, luci fantastiche e hit estive. E un po’ di sano orgoglio terrone: perchè loro sono orgogliosi di esserlo e amano la loro meravigliosa terra. E dopo esserci stato un paio d’anni fa non posso certo dargli torto.

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Ti aspetterò
Perché sei tu che porti il sole
E non c’è niente al mondo
Di migliore di te
Nemmeno vincere un milione

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Boomdabash #13Boomdabash #14