Psychodrama Alice Cooper tribute band

POSTED ON 18 Giu 2023 IN Concert     TAGS: rock, coverband

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Venerdì sera mi sono presentato all’evento (American Day) organizzato dalla F.O.A.M. (friends of american machine) a Vicoforte (di fronte al celebre santuario) per fotografare la Psychodrama Alice Cooper tribute band. Non avevo molto tempo (circa 20 minuti), ma fortunatamente la timidezza dei presenti (in pochi si sono presentati sotto il palco) mi ha permesso di muovermi agevolmente per scegliere le inquadrature migliori. Loro sono molto, ma molto, bravi: non posso (preferisco) giudicare il discorso prettamente musicale (non ho competenze adeguate), ma dal punto di vista stilistico, scenico ed organizzativo sono ad altissimo livello. Nella mia giovinezza ho avuto un periodo molto rock/heavy e ascoltavo, tra gli altri, anche Alice Cooper, ma ricordavo solo un pezzo fra quelli che ho ascoltato giovedì sera: devo tornare un po’ al passato. :-)

E ho pubblicato anche una foto del batterista, che di solito il batterista non se lo incula nessuno!!

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Airborn @ Born To Fly 2022

POSTED ON 12 Nov 2022 IN Concert     TAGS: rock

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A fine estate sono stato trascinato in un piccolo paese di provincia ad assistere/fotografare (che nel mio caso sono due verbi che viaggiano sempre in coppia) un festival di musica rock. Airborn protagonisti di casa al -Power Metal Festival- Born to Fly 2022, metallo decisamente pesante avrebbe detto un mio carissimo amico: per intenderci di quelli che devi stare tutto il tempo con i tappi nelle orecchie, l’unico problema è che essendo stato trascinato all’ultimo secondo non avevo con me i tappi per le orecchie. Ho scattato per quanto ho resistito, poi sono dovuto scappare per salvaguardare i miei timpani. Come sempre in questi casi ho utilizzato lo zoom 70-200 f/2.8 a tutta apertura, ISO decisamente alti (1600-3200) e illuminazione scadente, ma qualcosa di interessante è uscito fuori. E mai come in questo caso posso dire che il rumore non si vede ma si sente. Fortissimo.

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The GuestZ

POSTED ON 9 Dic 2020 IN Concert     TAGS: rock

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The Guestz /01

Sono passati 14 anni dal quel 9 dicembre 2006. Me l’ha ricordato l’amico Jonna con un topic su Facebook. Quel giorno ero a Roma a fotografare l’esordio dei The GuestZ, serata assurda al Linux Club. Le immagini dell’epoca sono terribili, scattate con il 28-135 F/4-5.6 e sono foto che adesso rifarei in modo totalmente diverso: il locale era buio, praticamente nero, e scattai tutta la sera con il flash on camera. Roba da pazzi. E poi il formato verticale, penso sia stata l’ultima volta della mia vita (adesso esagero). Ma è un ricordo fantastico nonostante la pochezza tecnica e di attrezzatura. Grazie Jonna, Aloha!

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La leggenda cominciò esattamente 14 anni fa!
Testimoni dell’evento: Samuele che immortalò le nostre facce quasi sbarbatelle con degli scatti magnifici!
Anche la Toscana aveva la sua delegazione con Rosa Facino (aka Viperonzi) e la Cavoli appena maggiorenne si affacciava sul mondo degli adulti.
L’età media di 27,6 anni della band (il nostro drummer Mattia ci faceva sentire ancora più giovani), anche se io e il MimmoGod Domenico eravamo già trentenni e pure conviventi!
Montagne di aneddoti, episodi imbarazzanti, cose che forse un giorno si potranno raccontare.
Il tutto gelosamente custodito e amministrato dal nostro Deus ex machina Roberto.
Abbiamo resistito a matrimoni, prole, coronavirus e con l’ingresso del nuovo drummer Armando, che si è integrato perfettamente con la nostra visione hard rock, siamo riusciti anche a pubblicare un disco intero dopo il primo clamoroso Ep del 2008.
Oggi probabilmente, rispetto a 10 anni fa, “contamo come er due de coppe quanno regna bastoni”, ma tutto quello che abbiamo fatto, lo abbiamo fatto da soli e soprattutto non abbiamo cacciato un centesimo per suonare nelle situazioni più o meno prestigiose.
Gli unici aiuti sono stati quelli dei fans e degli amici, che hanno creduto in noi e si sono divertiti a suonare con noi come il Pollastri e produrre con noi il nostro pugno di canzoni Christian e Danilo! ❤️
La leggenda continua e continuerà!
Up The GuestZ! 🎼

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Sabato sera sono andato, come promesso al mio amico Jonna, al LinuxClub a vedere i “The GuestZ”. Vedere, ascoltare e ovviamente fotografare. A loro piace il “ROCK N ROLL FRACICO!!” e si ispirano a “All the GOOD hard rock, from AC/DC to ZZ Top; pork meat & castles wine”. Belli potenti; Jonna poi non è cambiato. E’ passato più di un anno dalla prima e ultima volta. Ma lui è sempre molto ALOAH!”

Boomdabash @ Wake Up

POSTED ON 16 Set 2019 IN Concert     TAGS: rock

Boomdabash #17Boomdabash #11

La settimana appena trascorsa è stata davvero strana. E’ iniziata domenica mattina con un evento tragico per qualsiasi fotografo: mi è caduta la macchina fotografica (mentre era sul treppiede) e si è frantumato lo schermo (che in quel momento era aperto e larghissimo). Colpa mia, molto self-control, una serie minima di improperi, ma fortunatamente la macchina non ha subito ulteriori traumi: in poche parole funziona, ma non posso visualizzare le immagini e il menù. Domani parte per l’assistenza. Ho quindi preso momentaneamente in prestito una fantastica Canon EOS 77D (che mi ha sorpreso per la qualità delle immagini nonostante sia APS-C), che ho affiancato per due giorni alla mia macchina senza schermo. Nel mentre mi sono giocato una notturna con la luna piena, un matrimonio, un battesimo e per finire due concerti. Giusto per non farmi mancare nulla. Il primo di questi concerti è quello che vedete in queste immagini: i Salentini Boomdabash live al Wake Up di Mondovì. Bellissimo spettacolo, musica ad altissimo livello (anche sonoro), grande pubblico, luci fantastiche e hit estive. E un po’ di sano orgoglio terrone: perchè loro sono orgogliosi di esserlo e amano la loro meravigliosa terra. E dopo esserci stato un paio d’anni fa non posso certo dargli torto.

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Ti aspetterò
Perché sei tu che porti il sole
E non c’è niente al mondo
Di migliore di te
Nemmeno vincere un milione

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Subsonica @ Wake Up

POSTED ON 8 Set 2019 IN Concert     TAGS: rock

Subsonica #04

Avevo già fotografato i Subsonica a Mondovì (nel 2015), ma l’occasione di tornare ad ascoltarli durante il Wake UP era ghiotta e non me la sono lasciata sfuggire. Il palco dell’evento è qualcosa di pazzesco, stupendo e gigantesco: il più grande mai installato a Mondovì e per gli abitanti della zona è qualcosa da celebrare. Il primo freddo di fine estate è appena arrivato, c’è tantissima gente e anche Samuel indossa una felpa per ripararsi dalla temperature rigide del settembre monregalese. Quest’anno l’evento non è più al coperto come gli anni scorsi e guardando il cielo di questi giorni è un po’ un azzardo. I Subsonica si presentano con il loro classico sound, le canzoni più celebri (al sottoscritto Lazzaro piace un botto) e con un manifesto politico (della durata di qualche minuto) di chiara matrice comunista (da pronunciare con la voce e il tono di Fantozzi: “Scusi Sire, ma non mi vorrà mica dire che lei, scusi il termine sa: COMUNISTA”) che il pubblico apprezza solo in parte. Io, per esempio, l’ho apprezzato. E’ stata una toccata e fuga, sono arrivato a metà concerto, ho scattato per 4 canzoni (circa 300 foto) e sono scappato; questa è, ovviamente, una selezione delle migliori.

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Marco Ligabue @ Le Baladin

POSTED ON 21 Apr 2017 IN Concert     TAGS: Rock, wideaperture, lordoftherings

Ligabue #01

Da qualche tempo seguo e ascolto Marco Ligabue, fratello del più celebre Luciano. Ho iniziato per via della sua curiosa passione granata, si perché inspiegabilmente è anche lui tifoso del Toro, ma devo ammettere che le sue capacità artistiche e canore sono di rilievo; trovo alcuni suoi pezzi davvero molto belli. E mercoledì scorso era ospite del Baladin a Piozzo (dietro l’angolo) e proprio non potevo mancare; ovviamente con la maglia del Toro. Il concerto è stato bellissimo: lui non è soltanto un cantante di livello, ma è anche un ottimo attore e sa intrattenere il pubblico passando dal serio al comico con una facilità impressionante. Ho scattato quasi 300 foto alternando focali diverse, è davvero un piacere fotografare in un locale come le Baladin: spazi ristretti, luci di qualità, artisti vicinissimi al pubblico e possibilità di muoversi senza intralciare. Un sogno. A questo punto, dopo tutto questo parlare, vi consiglio di ascoltare Il mistero del DNA, il suo ultimo disco. ;-)

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Ho capito almeno questo
che dentro a un cuore onesto
per la gioia c’è più posto
e che negli occhi tutto ci sta
ma è da te che dipenderà
ci sta pure l’universo.

Window shop for love

POSTED ON 8 Ago 2016 IN Concert     TAGS: rock, wideaperture

Window Shop for love #01

Ho scattato queste foto al Nuvolari Libera Tribù il 19 luglio scorso. I Window Shop for Love sono un gruppo Alternative Rock di Saluzzo e scrivono i loro pezzi quasi esclusivamente in inglese. Durante il concerto hanno presentato diversi brani in italiano, i primi del loro repertorio: una svolta direi significativa. Le foto sono ritoccate molto poco, un po’ di crop e un filtro predefinito di Lightroom per tranquillizzare i colori che mi sembravano troppo sparati: praticamente un sedativo.

Siamo in quattro e veniamo dalla provincia di Cuneo. Dopo una serie di demo, concerti, scioglimenti e riunioni, a marzo 2014 è uscito, via Edison Box, “Mute Radio”, primo Ep ufficiale della band. Il disco, promosso con un’intensa attività live in Italia e Francia, ha permesso al gruppo di suonare sullo stesso palco di: Ministri, Umberto Negri (CCCP), Cristiano Godano (Marlene Kuntz)-Onorato e Fast Animals & Slow Kids. Nove mesi esatti dopo, la band ha pubblicato il suo Ep “francese”: June. Registrato ad Embrun, Francia, in presa diretta presso il Vulcain Studio, contiene un inedito e due tracce acustiche. Al momento il gruppo è al lavoro sui nuovi brani, scritti e cantati per la prima volta in italiano.

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Levante @ CAP10100

POSTED ON 2 Mag 2016 IN Concert     TAGS: rock, wideaperture

Levante #01

E’ passato ormai un mese dal concerto di Levante al CAP10100 di Torino. E finalmente trovo lo spazio ed il tempo per pubblicare qualcosa. Spettacolo di grande livello: Levante, oltre ad essere una bravissima cantante, riesce anche a dialogare con il pubblico, ad essere simpatica e divertente. E’ questo è un plus importante per un cantautore, è quel qualcosa in più che può fare la differenza. Riuscire a fotografare in modo alternativo ed interessante un concerto di questo tipo non è semplice, soprattutto quando il tempo è poco ed è pure tiranno. Ho scelto di pubblicare tre foto (ne ho salvate 99 e cestinate circa 300) e casualmente (ma non troppo) sono tutte con la chitarra, ma d’altronde Levante non si separa quasi mai dal suo strumento. Ho provato, per la prima volta in carriera, a sfruttare la modalità ISO automatici, ma non mi ha convinto del tutto; credo che continuerò ad utilizzare il mio occhio e ad impostare manualmente tempi e sensibilità. Ovviamente il tuttaapertura non si tocca. ;-)

Levante #02Levante #03

Corre l’anno 2013, in mano alcolici e niente più / Che vita di merda / Ma che cosa c’entra il bon ton? Ho riso per forza, ho rischiato di dormirti addosso / Stronzo, tanti auguri ma non ti conosco.
A, e, i, o, u, y, se ora parte il trenino mi butto al binario / Guarda là, c’è uno in mutande e papillon / Dov’è il proprietario di casa / L’imbarazzo è palese ma sono cortese

Levante [Noise]

POSTED ON 2 Mag 2016 IN Concert     TAGS: rock, silver, wideaperture

Levante [Noise]

Qualche giorno fa mi è capitato sotto gli occhi un articolo che prendeva di mira, in modo dissacrante e sarcastico, i fotografi alle prime armi che, dopo un corso di fotografia e qualche like, pretendono di insegnare e organizzano workshop. Niente di nuovo sotto il sole, ma un passaggio l’ho trovato oltremodo interessante (e divertente): era una critica molto forte a chi demonizza il rumore. Mi è piaciuto molto perché in alcuni frangenti (e nell’articolo si parlava chiaramente di concerti) trovo che il rumore sia quasi necessario, poetico, intrigante. E questa immagine che ho scattato al concerto di Levante (fra pochissimo le altre) chiarisce in modo inequivocabile questo concetto: la grana (che ho addirittura aggiunto in fase di post-produzione, nonostante abbia scattato a 1600 iso) è parte integrante della foto, la completa, la rende migliore. E più interessante, quasi vintage direi.

[…] Hai fotografato 3 concerti ignorando le luci cool, flashando come un ossesso perché al corso base da 80 euro (con due uscite didattiche) ti hanno detto che il rumore fa schifo. […]

Andrea Mirò @ CAP10100

POSTED ON 23 Mar 2016 IN Concert     TAGS: rock, wideaperture

Andrea Mirò #01

Poco prima dell’esibizione dei Perturbazione al CAP10100 è salita sul palco Andrea Mirò. Io la ricordavo al Festival di Sanremo in coppia con Enrico Ruggeri nel celebre ‘Nessuno tocchi Caino’ e non l’ho trovata molto cambiata: stessa grinta, stessa eleganza. Fotografare un cantautore, che si esibisce sul palco accompagnato solo dalla chitarra, non è facile, si rischia di cadere nella monotonia; se aggiungo che volevo risparmiare scatti ed energie per i Perturbazione ecco che diventa difficile inventare qualcosa di valido (fotograficamente parlando). Ho preferito ascoltare ed è una cosa che non faccio quasi mai. Ma non sono riuscito a resistere a questi particolari fasci di luce, e una trentina di scatti (questi i tre migliori) mi sono visto costretto a farli. L’immagine in bianconero è catturata con il 50mm f/1.2 a tutta apertura (ed infatti il fuoco non è proprio perfetto) con il tempo di 1/500 (priorità di diaframmi). Interessante ed inusuale.

Andrea Mirò #02Andrea Mirò #03

Perturbazione @ CAP10100

POSTED ON 22 Mar 2016 IN Concert     TAGS: rock, wideaperture

Perturbazione #12

Venerdì 11 Marzo ho fatto un salto al CAP10100 di Torino per assistere/fotografare il concerto dei Perturbazione. Il CAP10100 è un locale fantastico, ideale per la musica dal vivo, in Corso Moncalieri. Per me che non sono torinese potrei tranquillamente dire che si trova in centro (ma potrei ottenere una buona quantità di insulti per questa affermazione). Per chi vuole fotografare musica dal vivo è praticamente perfetto: il palco è enorme e molto facile da raggiungere; il pubblico non si accalca in quanto lo spazio è ampio e si può assistere al concerto da qualsiasi posizione, anche dal bancone del bar. Io sono riuscito a muovermi molto liberamente e ho potuto fotografare da quasi tutte le postazioni senza disturbare nessuno. Se a tutto questo aggiungiamo un ottimo impianto luci (non ho mai dovuto superare gli 800 ISO per ottenere immagini chiare) abbiamo raggiunto il massimo livello. Per chi fotografa non è importante ma mi hanno detto (io non ho grande orecchio) che anche l’acustica è ottima. Ho scattato anche con il 50 F/1.2 e direi che si tratta della prima ed ultima volta che lavoro con questo obbiettivo durante un concerto: la tentazione di usarlo sempre a tutta apertura è fortissima ma riuscire ad ottenere foto nitide è praticamente impossibile. In realtà conoscevo i rischi ma ho voluto provare lo stesso: non avevo fretta e ho potuto sperimentare. Non mi dilungo sulla descrizione del gruppo e del concerto (a me è piaciuto molto), mi limito a riportare uno stralcio da Quotidiano Piemontese. In totale ho scattato 1232 foto, sono un maniaco dello scatto e devo ammettere che mi piace usare la raffica per trovare la luce (che varia velocemente) e l’espressione perfette. In fase di controllo ho ridotto il totale delle foto a 98 e di queste ne ho scelte 18. E sono quelle che vedete qui.

Perturbazione #05Perturbazione #06

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Kill the DJ @ XXXXXXXX

POSTED ON 22 Gen 2016 IN Concert     TAGS: rock

Kill the DJ /01

I Kill the DJ sono una cover band, eseguono solo ed esclusivamente pezzi dei GreenDay. Ieri sera hanno suonato in un locale vicino a Beinette e ho deciso di fare un salto; da diverso tempo non fotografavo musica dal vivo e adoro i GreenDay. Ottimi motivi per sconfiggere la mia pigrizia ed il richiamo dell’accoppiata divano+TV. Il locale è un discopub/pizzeria molto grande ed il pubblico, nonostante gli sforzi del gruppo, ha preferito continuare a mangiare la pizza, l’atmosfera era un po’ freddina per un concerto rock; compreso il sottoscritto le persone interessate alla musica non erano più di venti. Anche le luci (molto forti in sala e colorate rosso/verde/blu sul gruppo) non hanno aiutato a creare l’atmosfera giusta. Ho scattato sempre con il 70/200 impostando a tutta apertura, 1/125 e 3200 iso. La Canon 6D ha un’ottima resistenza al rumore e nonostante questo ho comunque aumentato il disturbo in post-produzione: adoro la grana spessa, il contrasto e il clarity, anche esasperato, nelle immagini di musica rock live. Purtroppo non sono riuscito a scattare come e quanto avrei voluto (le immagini sono tutte scattate dalla stessa posizione): dopo pochi minuti sono stato invitato dalla ‘direzione‘ ad interrompere la mia attività: non era consentito fotografare (immagino fossero banditi anche gli smartphone). Ed è per questo che il nome del locale non compare nel titolo del post. La prima volta, in vita mia, che mi capita. E forse anche che lo sento dire. Ho fotografato ancora un paio di minuti e sono andato via. Non credo tornerò e non mi perdo niente.

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Lizziweil in concerto

POSTED ON 7 Dic 2015 IN Concert

Lizziweil #02 in concerto

Ieri sera ho assistito (e ovviamente fotografato) ad un concerto davvero particolare. In primis per la location: una chiesa sconsacrata, la chiesa di San Rocco, a Frabosa Soprana; che non è proprio dietro l’angolo. Luci non da concerto, ma da conferenza, molto asettiche, con fondale sovraesposto rispetto agli artisti. Poi faceva un freddo pazzesco. E infine il genere musicale: viene definito dalla cantante cantautoriale-rock, ma la definizione non rende nemmeno lontanamente l’idea della particolarità dei suoni e della voce. I suoni: chitarra, flauto e violoncello. E la voce di Laura Lizziweil che cattura e trasforma l’atmosfera in qualcosa di incredibilmente etereo (è la prima definizione che mi è venuta in mente appena ascoltato il primo pezzo); anche se i testi poi in realtà sono molto poco eterei e decisamente più caustici. Ho scattato con il 70-200 ed il monopiede (prima volta in vita mia), 3200 gradi Kelvin e 3200 ISO. In manuale, quasi sempre a 1/80 e f/2.8. E nonostante la poca varietà nella scelta del pose (non è che sul palco ci si possa muovere molto con un violoncello) e delle luci devo ammettere che, malgrado il fotografo, qualche scatto interessante è uscito fuori.

Lizziweil #04  in concertoLizziweil #01  in concertoLizziweil #03 in concerto

Subsonica Backlight Caos

POSTED ON 24 Giu 2015 IN Concert

Subsonica @ Mondovisioni #05

Samuel

POSTED ON 16 Giu 2015 IN Concert

Samuel

Subsonica @ Mondovisioni 2015

POSTED ON 16 Giu 2015 IN Concert

Subsonica @ Mondovisioni #04

Quest’anno Collisioni si sposta (una piccola parte) a Mondovì e diventa, come per incanto, Mondovisioni. Il gioco di parole risulta automatico e stucchevole (a Mondovì è tutto un mondoqualcosa) ma tant’è: tocca accontentarci della poca fantasia del marketing nostrano. In programma ci sono, fra gli altri, i Subsonica; che giocano quasi in casa visto le loro origini torinesi. E io non posso mancare (ma potevo facilmente evitare, come ho fatto, Francesco Renga). L’ambiente è più ampio rispetto a Barolo, decisamente più ampio: questo facilità i movimenti ed il parcheggio ma l’atmosfera è tanto meno affascinante. Il palco è bellissimo: la mongolfiera con la scritta Mondovisioni, Mondovì è capitale italiana del volo aerostatico, è in grande evidenza e cattura l’attenzione. I Subsonica, guidati da un Samuel frizzante ed in grande spolvero, suonano due ore di grandissima musica: i loro pezzi più conosciuti (Lazzaro, Nuova Ossessione, Discolabirinto) e i brani di ‘Una nave in una foresta’, l’ultimo album. Ho scattato 756 foto (mischiato fra il pubblico). Ne ho scelte 6, ma queste quattro rappresentano al meglio il concerto. Vietato pogare.

Subsonica @ Mondovisioni #01Subsonica @ Mondovisioni #02Subsonica @ Mondovisioni #03

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