Come faceva freddo
Come faceva freddo
Lui mi guardava
Come faceva freddo
– Nada
Ho scattato queste foto di Veronica (anche quella pubblicata sabato) durante un workshop di ritratto che avevamo organizzato con MondovìPhoto a margine dell’ennesima edizione del concorso nazionale. All’epoca ero in un periodo molto difficile dal punto di vista -tempo a disposizione- e quindi avevo relegato le foto in soffitta. In quest’ultimo periodo invece amo viaggiare con la macchina del tempo e sto ripercorrendo a ritroso alcune tappe fotografiche della mia voluminosa carriera. E queste foto credo possano meritare un po’ di spazio su queste pagine anche se, avendo partecipato marginalmente all’evento, Veronica non guarda mai nella mia direzione.
Talvolta mi capita di fare un salto indietro nel tempo, è uno dei grandi meriti della fotografia. E trafficando nel mio archivio ho recuperato questi due ritratti risalenti al PhotoShow milanese del 2013. Sono fotografie scattate con il mitico 135 F/2 (spero vivamente che la Canon faccia presto una versione RF) a tuttaapertura. E niente, mi piacevano questo sorriso enigmatico e questo gioco di colori.
Il ricordo di una certa immagine non è che il rimpianto di un certo istante.
– Marcel Proust
Ho un senso di ammirazione incredibile per queste persone che offrono abbracci gratis in strada. Cercano, a modo loro, di cambiare il mondo. In non ci riuscirei mai, sarei impacciato e al limite del ridicolo. Domenica scorsa ho visto questo ragazzo in via dei Mercanti a Milano: ho chiesto se potevo scattargli una foto, mi ha risposto di si, e dopo lo scatto ha voluto regalarmi un abbraccio. Si chiama Nicola, The Hugger su instagram e regala abbracci in giro per il mondo: se lo incontrate sapete cosa fare.
Spread your humanity, hug your people!
Together we stand, divided we fall.
Qualche tempo fa ho assistito ad una interessante discussione di fotografia street e di persone riconoscibili. La legge è chiara: questa non è una foto pubblicabile e, se proprio vogliamo essere precisi, forse non avrei potuto nemmeno scattarla. La discussione verteva su quanto fosse etico e corretto fotografare le persone per strada e poi, addirittura, pubblicare su internet (oppure in un libro) queste foto. Io sono dell’idea che non ci sia niente di sbagliato nel fotografare in pubblico e talvolta sia quasi poetico: riprendere gli esseri umani nella loro positiva quotidianità è decisamente interessante, quasi un servizio alla vita. Ho intitolato questa foto Shining (è SOOC, senza ritocco) perchè le persone ritratte sono davvero splendenti e mi piacerebbe regalare questa immagine ai legittimi proprietari. Se li conoscete, sapete come fare. E’ Milano, piazza Gae Aulenti.
Barcellona è una città che pullula di artisti di strada (si, sono stato a Barcellona). La Rambla poi è il regno incontrastato delle statue, cioè artisti completamente truccati che rimangono immobili sino a quando una persona non regala loro una monetina; e allora si muovono e si mettono a disposizione per una fotografia. E fra le tante io sono rimasto colpito da questa ragazza completamente gialla che rimaneva in equilibrio (era infatti l’equilibrista) sopra una bicicletta, perfettamente immobile. Ho versato l’obolo e ho cercato di trovare qualcosa di leggermente diverso dalla solita foto ricordo: ho sfruttato la quinta proposta da un passante e ho scattato dal basso verso l’alto a tuttaapertura per isolare dalla sfondo il giallo.
Domenica scorsa ho partecipato a un evento fotografico a Palazzo Lajolo, a Piossasco, in provincia di Torino. Location che definire spettacolare è forse riduttivo; una vera e propria reggia e da qui il nome dell’evento: Scatti Reali. Non è certo il tipo di fotografia che preferisco, anzi, tantissima gente (fotografi, modelle, truccatrici, pettinatrici, assistenti, semplici curiosi), confusione, poca possibilità di interagire e scegliere. Ho deciso quindi di scattare con il 135 f/2 (una lama) per non imporre le mie scelte e potermi muovere più liberamente. Devo ammettere però che, nonostante le premesse, alla fine mi sono anche divertito e qualche scatto interessante (forse non Reale) è uscito fuori: ho incontrato amici, nuovi amici, e fotografato modelle di altissimo livello. Qualcosa si era già intuito nei giorni scorsi, concludo la sfilata con le ultime 5 foto. Grazie a chi ha organizzato l’evento e alle cinque modelle qui ritratte: Aurora, Serena, Giulia, Giada e Erika.
Green is the prime color of the world, and that from which its loveliness arises.
– Pedro Calderón de la Barca