


Voglio concludere la serie dedicata ai girasoli di Farigliano con tre immagini scattate, a mano libera, con il 100mm RF Macro e il flash anulare della Godox MF-R76. Ho iniziato da pochissimo a fotografare il macro con l’illuminazione artificiale, ma devo ammettere che il questo flash della Godox è un piccolo gioiello: avevo sempre e solo utilizzato la luce naturale per questo genere di fotografia, ma l’utilizzo di un flash permette di scattare con diaframma chiuso (e quindi maggiore profondità di campo) e congela il movimento permettendo di scattare con tempi decisamente rapidi. Inoltre il Godox MF-R76 ha un anello luminoso suddiviso in due parti (destra e sinistra) che sono regolabili indipendentemente l’una dall’altra e utilizza la stessa batteria del V860III: questo permette di avere una riserva praticamente inesauribile di energia. Non sono mai stato un appassionato del Macro, ma deve ammettere che in quest’ultimo periodo, e dopo l’acquisto dell’attrezzatura adatta, mi sto appassionando al genere: osservare in modo ravvicinato la natura apre una prospettiva difficilmente riscontrabile in altri generi fotografici. Osservare (ammirare) i dettagli e i minuscoli particolari che non si possono notare dal vivo è davvero qualcosa di magico e sorprendente. Adesso vorrei provare ad avvicinarmi ulteriormente.




Domenica ho avuto il piacere di conoscere Elia Zaharia, principessa di Albania e moglie del Principe Leka II. La principessa, in Italia per presentare al Salone del Libro di Torino il suo La Rosa Bianca -Storia di una Regina-, era ospite a Mondovì nel bellissimo Relais Palazzo Fauzone. Le mie foto sono rubate da dietro le quinte in un set di Lorena Durante: per l’occasione sono stato promosso al rango di assistente (prima ero un semplice e umile portaborse).
Questa è la storia di Geraldine, una bambina dai capelli d’oro che parlava la lingua dei fiori. Aveva un cuore così puro e generoso che, ovunque il suo piede si posasse, germogliavano rose bianche.


L’idea è nata nel giro di 24/48 ore: fotografare, in uno stand appositamente attrezzato, tutti i cosplayer presenti al Mondovì Comics and Games. Con Lorena abbiamo allestito il nostro gazebo con un telo nero e un flash da studio. Purtroppo non ho scelto al meglio le impostazioni, le dimensioni erano davvero ridotte e per rendere lo sfondo davvero nero ho dovuto chiudere in modo eccessivo le ombre perdendo dettaglio. Per le prossime occasioni servirà ragionare meglio su spazi, distanze al quadrato e diaframmi. Abbiamo scattato quasi 70 cosplayer (cifra indicativa), ma ne pubblico solo un numero limitato per non diventare noioso. Fra questi ho riconosciuto Silente di Harry Potter, lo Stregatto, Anya di Spy Family (ma sono stato aiutato: è mia figlia), Capitan Harlock, Doctor Strange, Max di Stranger Things e chiaramente Minecraft. Per gli altri mi toccherà chiedere l’aiuto da casa.
Piccola chiosa finale: non mi aspettavo un successo di tale portata, è stato semplicemente sorprendente. Mondovì ha risposto alla grande, e complice il bel tempo, erano presenti visitatori da tutto il Nord Italia. Comprese Imperia e Sanremo. E’ già in cantiere l’edizione 2024.










