contatore gratis
La tradizione del Bal Do Sabre
POSTED ON 11 Ago 2024 IN Reportage, Performing Arts     TAGS: EVENT, tradition

Bal do Sabre /30

Negli ultimi 18 anni la Strada Statale 28 del Col di Nava è diventata, per il sottoscritto, una sorta di via di fuga. Dalla Riviera dei Fiori a Beinette passando per Mondovì, varcando il confine Liguria-Piemonte: non ho mai pensato di contare quante volte, ma credo che 1000 possa essere un numero molto vicino alla realtà. In questo mio continuo viaggiare fra le province di Cuneo e Imperia devo giocoforza passare da Bagnasco e non è possibile fare a meno di notare il gigantesco affresco che si può osservare all’inizio del centro abitato: Bagnasco, il Paese del Bal Do Sabre. Non ho mai cercato di scoprire cosa fosse, mi segnavo mentalmente questa informazione in un cassetto della memoria, ma poi finiva lì. Qualche anno fa ho conosciuto un abitante del piccolo centro cebano, ho chiesto, e sono finalmente riuscito a soddisfare la mia curiosità.

Si tratta di una danza armata, eseguita dal gruppo folcloristico Bal do Sabre composto da 27 elementi in costume: 12 Danzatori muniti di sciabola, 5 Tamburini (1 rullante e 4 muti), 4 Mori (1 palo con la treccia), 2 Guardie, oltre ad Araldo, Giullare, Condannato e Portabandiera. La storia si tramanda nei secoli ed è stata ripresa dal gruppo, dopo un lungo periodo di pausa, nel 1968.

Il 21 luglio scorso in occasione di Bagnasco a Colori il gruppo è tornato ad esibirsi e non potevo mancare. Ho preso contatti con il sindaco e con il presidente dell’associazione Bal do Sabre e sono andato in paese diverse ore prima dell’inizio della manifestazione. Ho aspettato, ho assistito alla preparazione, fotografato il momento della vestizione con gli abiti tipici, osservato le prove e accompagnato il gruppo durante l’esibizione. Ho scattato quasi 500 foto e ho preparato un reportage di 99 immagini che sono la storia di quello che ho visto. Non è un racconto cronologico in senso stretto, ho preferito dividere in due parti distinte: la prima parte che descrive il momento più importante, cioè la danza in piazza, una seconda parte che invece parla dei preparativi e dell’attesa. Non è un portfolio e nemmeno un vero reportage (troppe foto): è semplicemente il mio personale regalo a Bagnasco e alla tradizione del Bal do Sabre. E spero sia un dono gradito.

18 Febbraio 1968. Il “Bal do Sabre” si esibisce a Garessio dopo tanti anni di inattività. Un gruppo di giovani, animato da passione ed entusiasmo, allestisce la tradizionale danza, grazie all’aiuto di Anziani Maestri che ancora ne ricordano i passi e le scene. E’ l’inizio di un percorso che vedrà il Bal do Sabre partecipare ad importanti manifestazioni a livello nazionale e, dal 1988 in poi, a molteplici Incontri Internazionali di Folclore in numerose città europee.

Bal do Sabre /29Bal do Sabre /39

Bal do Sabre /40Bal do Sabre /41Bal do Sabre /42

Bal do Sabre /43Bal do Sabre /44

Bal do Sabre /45Bal do Sabre /46Bal do Sabre /47

» CONTINUA A LEGGERE «

One Eyed Jacks
POSTED ON 9 Lug 2024 IN Performing Arts     TAGS: EVENT, circus

One Eyed Jacked /05

Una delle prove più difficili per un fotografo è riuscire a riprendere un soggetto in movimento al buio. E’ la classica situazione che fa arrossire la celebre frase il mezzo non conta (ottima frase da utilizzare quando hai a disposizione il mezzo migliore). In questa tipologia di immagini il mezzo conta, eccome. E fra sabato e domenica è arrivata la prova provata, anche se ho scoperto che talvolta anche il mezzo non è sufficiente ed è necessario salire di livello (anche per il fotografo). Descrivo la scena: piazza Maggiore a Mondovì, bellissima location per un evento circense. Notte fonda, luci praticamente inesistenti, anzi dannose (in controluce). In cielo un ragazza volteggia a velocità folle sul Trapezio Ballant. One Eyed Jacks è il luogo senza tempo dove due surreali personaggi si incontrano.

In questa dimensione metafisica accadono cose inusuali e a volte insensate. La regola del gioco è: cambiare le regole.Siete davvero sicuri che un pavimento non possa essere anche un soffitto? Fino a che punto si può giocare con la forza di gravità? E se la realtà fosse solo un’idea?

Descrivere lo spettacolo non è un’impresa facile: una prima parte che potrei definire di cabaret dove i due personaggi giocano con numeri circensi ed una seconda parte aerea, volante, che costringe il pubblico a guardare con il naso all’insù. Io ho fotografato, con tanta difficoltà, solo la seconda parte (la prima non è interessante dal punto di vista fotografico). Fortunatamente nel caso gli artisti hanno ripetuto in orario più adatto, in quella che potremmo definire ora blu: non semplice ugualmente, ma in condizioni di luce possibili. Per riuscire a fermare il movimento della trapezista durante la prima esibizione sarebbe servito un tempo di almeno 1/640 e con l’oscurità, e senza luci, avrei dovuto alzare davvero troppo gli iso. Quindi fermandomi al mio limite psicologico (e fisico del mezzo) di 6400 è stato quasi impossibile ottenere foto decenti (troppo scure oppure troppo mosse). Il giorno successivo invece la situazione è nettamente migliorata e sono riuscito a fotografare in manuale a 1/500 (sempre 6400 iso). L’altra importante difficoltà (mica sono finite) era ovviamente la messa a fuoco: movimento rapido, buio, salti e volteggi. A tutta apertura f/2.8 con la ricerca automatica del fuoco (il mezzo non conta) e l’inseguimento del soggetto (AI SERVO) credo di poter affermare che il 90% delle foto sono a fuoco sullo sfondo. Quindi perdonatemi se in alcune il punto di fuoco non è proprio preciso: quelle mosse e fuori fuoco le pubblico in versione piccola come fanno i fotografi di livello. :-)

One Eyed Jacked /09One Eyed Jacked /11

One Eyed Jacked /12One Eyed Jacked /13One Eyed Jacked /14

One Eyed Jacked /02One Eyed Jacked /03 » CONTINUA A LEGGERE «

Monet on Ice
POSTED ON 28 Mar 2024 IN Sport, Performing Arts     TAGS: EVENT

Monet on Ice /19

Dopo Van Gogh (2021) e Klimt (2022) venerdì 12 Gennaio al Palavela di Torino è stata la volta di Claude Monet diventare protagonista con le sue opere della nuova produzione internazionale di Show on Ice, realizzata da Dimensione Eventi con la collaborazione dell’Associazione Culturale Dreams.

Una prima mondiale straordinaria, esclusiva per l’Italia, ancora ospite dell’impianto Olimpico del Palavela di Torino. Al centro della scena il video mapping che utilizza la pista come una tavolozza per disegnare i quadri dell’artista che ha fatto scoprire al mondo l’impressionismo: il ghiaccio diventa acqua vibrante nello “Stagno delle Ninfee”, si infiamma di un rosso vivo ne “I Papaveri”, si tinge dei colori dell’alba ne “Impressione, levare del sole” (il quadro manifesto dell’impressionismo).

In pista, sulle tele disegnate da Monet, si sono alternati campioni internazionali di pattinaggio, atleti fantastici provenienti da tutto il mondo che hanno sorpreso il pubblico con evoluzioni al limite della fisica e delle possibilità umane: Keegan Messing, da Anchorage (Alaska), due volte campione Grand Prix, campione nazionale canadese, Polina Edmunds, da Santa Clara (California), campionessa Four Continents e Usa Classic, Michail Shaidorov, dal Kazakistan, medaglia di bronzo della Coppa di Cina 2023, due volte tra i migliori del Four Continents e tre volte campione nazionale. Tra i protagonisti sui pattini anche la coppia italiana composta da Elisabetta Leccardi e Mattia della Torre, già nel 2022 in Klimt on Ice (il loro Tango ha estasiato il pubblico), la lettone Angelina Kucvalska, la svizzera Yasmine Kimiko Yamada, il francese Clement Pinel, conosciuto in tutto il mondo per il suo super flip, il salto mortale all’indietro con il quale ha raccolto il boato e l’applauso del pubblico.

Il sottofondo musicale è stato eseguito dalla Montecarlo Orchestra composta dalle musiciste Andrea Csury, Herics Csenge, Greta Eszer e Teodora Feher, dirette dal compositore e violinista di fama mondiale Edvin Marton (noto come il violinista dei pattinatori sul ghiaccio) che ha curato le musiche e gli arrangiamenti dello spettacolo e si è esibito in un assolo di violino al centro della pista (sul quale è arrivato con qualche difficoltà e problemi di equilibrio). Il maestro ungherese ha deliziato il pubblico con il suono inconfondibile del suo Stradivari, costruito a Cremona nel 1697 e utilizzato dal grande Nicolò Paganini 200 anni fa. Il violino è di proprietà di una banca Svizzera e Marton ha ottenuto il privilegio di utilizzarlo per tutta la vita durante una competizione mondiale che l’ha visto prevalere su altri 350 violinisti. L’esecuzione dell’Inverno di Vivaldi con la pioggia che bagnava la pista del Palavela è stata qualcosa di meraviglioso e unico.

Fra le novità dell’edizione 2024 la presenza di Sabino Gaita, tenore stabile al Teatro Regio di Torino dove si esibisce da oltre vent’anni, che ha coinvolto il pubblico sulle note della Turandot di Puccini.

Non è semplice raccontare, anche con l’aiuto delle immagini, la bellezza e le emozioni che si provano quando si ha l’onore di assistere ad uno spettacolo di questo livello, di questa meraviglia. I colori e la musica si fondono in uno scenario unico e regalano un palcoscenico, che possiamo definire al limite dell’immaginazione, ad atleti e artisti unici al mondo. Negli occhi e nel cuore rimane la sensazione di essere al cospetto di un evento che rimarrà impresso nella nostra memoria per lungo tempo. Grazie di questa magia.

Monet on Ice /01Monet on Ice /02Monet on Ice /03

Monet on Ice /04Monet on Ice /36

Monet on Ice /06Monet on Ice /07Monet on Ice /08

Monet on Ice /40Monet on Ice /47

Monet on Ice /12

» CONTINUA A LEGGERE «

Carlevè ‘d Mondvì 2024
POSTED ON 27 Feb 2024 IN Performing Arts, Reportage     TAGS: EVENT, carnival

Carlevè 2024 /12

Il Carlevè è tornato in grande stile: un nuovo presidente, nuove energie, tanti carri, una sfilata di altissimo livello, gruppi decisamente numerosi e un carro di Mondovì finalmente degno di questo nome. Io purtroppo non stavo bene (mali di stagione) e quindi mi sono un po’ risparmiato, niente foto generaliste, niente ritratti, niente copertura totale dell’evento: non ho molto tempo a disposizione e ho quindi deciso di dedicare un numero ridotto di energie alla post-produzione delle immagini. Ho creato un piccolo portfolio, un reportage di 12 foto che serve ad illustrare quello che personalmente ho vissuto come carnevale. Mi sono concesso solo una piccola divagazione: il momento in cui i ragazzi delle Teste matte di Villafalletto hanno lanciato in cielo i palloncini dedicati ai cugini Casale, scomparsi in un tragico incidente stradale, con questo pensiero: “Marty e Met: ci avete insegnato tutto tranne che a vivere senza di voi“. Perché ho percepito forte la loro commozione, ho sentito l’emozione e mi sembrava giusto dedicare una foto a quel momento.

Carlevè 2024 /01Carlevè 2024 /02Carlevè 2024 /03

Carlevè 2024 /04Carlevè 2024 /05

Carlevè 2024 /06Carlevè 2024 /08Carlevè 2024 /09

Carlevè 2024 /07

Carlevè 2024 /10Carlevè 2024 /11

Fuochi della “sira o’ tri”
POSTED ON 17 Feb 2024 IN Performing Arts     TAGS: EVENT, travel, fireworks

fuochisantagata

Uno dei momenti più importanti della Festa di Sant’Agata si presenta la sera del 3 febbraio con i tradizionali fuochi della Sira o’ Tri. Sono proprio i fuochi d’artificio a segnare l’inizio della festa, secondo la tradizione a loro è dato il compito di svegliare la Santa Patrona, che riposa nella sua cammaredda che verrà lasciata dalla Santa esclusivamente per gli imminenti festeggiamenti.

Per evitare la ressa e la confusione abbiamo deciso di fotografare lo spettacolo dal molo lungo di Catania per ottenere il panorama della città dal mare e la cupola della Cattedrale di Sant’Agata sullo sfondo. Tutto abbastanza corretto non fosse che, per motivi non dipendenti dalla nostra volontà, il sindaco di Catania avesse deciso, da qualche giorno a essere onesti, di spostare l’orario di inizio dei giochi pirotecnici alle 21.45 anziché alle 20.30, come solitamente programmato. Quindi ci siamo ritrovati ad aspettare all’umido e al freddo del molo lungo per oltre un’ora, e non è stata un’esperienza piacevole. Inoltre la visione della cupola è stata quasi completamente azzerata dal fumo che dopo pochissimo ha coperto il cielo di piazza del Duomo. Fra la serie di immagini molto simili che ho catturato quella sera ho scelto di pubblicare un solo scatto, il mio preferito: il rosso intenso di questi fuochi d’artificio rende l’atmosfera molto intensa.
Le ‘Ntuppatedde
POSTED ON 14 Feb 2024 IN Performing Arts, Reportage     TAGS: EVENT, travel, silver

Le Ntuppatedde /01

Uno sparo di luce, una ventata di aria bianca, una sorpresa inaspettata. Le ‘Ntuppatedde mi sono arrivate incontro senza essere attese e mi hanno colto alla sprovvista: non sapevo della loro per(e)sistenza, ma per un colpo molto fortunato le ho viste arrivare -in esclusiva- nel silenzio e nel vuoto. Poi hanno iniziato a correre senza motivo, hanno varcato il confine del mercato del pesce e sono tornate dopo qualche minuto per ballare allegre e senza senso apparente nella confusione generale di piazza del Duomo.

Il diritto di ntuppatedda era, fino alla fine dell’Ottocento, la possibilità per le donne di qualsiasi condizione sociale, di andare liberamente in giro per la città, ammiccando e pretendendo doni e omaggi dagli uomini, durante i festeggiamenti agatini. In un tempo in cui la donna era totalmente assoggettata all’uomo, padre o marito che fosse, le ‘ntuppatedde andavano in giro comunque celate da un manto nero che lasciava scoperto un occhio soltanto.

La rinascita delle Ntuppatedde avviene nel 2013 quando la storica tradizione è stata ripresa, anche se in termini molto diversi e decisamente più moderni, dall’artista e performer Elena Rosa e le donne vestite di bianco, e con il viso coperto, sono tornate in città, danzando per le vie del centro di Catania con un fiore rosso in mano, simboleggiante la loro rinascita e la loro libertà.

Il termine ‘Ntuppatedde deriva dal siciliano tuppa che indica la membrana che chiude il guscio delle chiocciole, evocando l’idea di qualcosa che si nasconde, di celato e protetto alla vista di tutti.

Le Ntuppatedde /02Le Ntuppatedde /03Le Ntuppatedde /04

Le Ntuppatedde /07Le Ntuppatedde /08

Le Ntuppatedde /06Le Ntuppatedde /10Le Ntuppatedde /13

Le Ntuppatedde /05Le Ntuppatedde /09

Le Ntuppatedde /16Le Ntuppatedde /17Le Ntuppatedde /18

Le Ntuppatedde /14Le Ntuppatedde /15

Le Ntuppatedde /19Le Ntuppatedde /20Le Ntuppatedde /21

Le Ntuppatedde /11Le Ntuppatedde /12

Le Ntuppatedde /22