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Sliding Ropes
POSTED ON 19 Mag 2017 IN Performing Arts     TAGS: theater, silver, wideaperture

Sliding Ropes #02

Anche quest’anno MondovìPhoto ha avuto l’onore (e l’onere) di fotografare la rappresentazione teatrale studentesca organizzata dalla compagnia Servi di Scena al teatro Baretti di Mondovì. Ho scoperto che tutti gli anni viene scelto un oggetto per complicare la vita degli attori (e degli autori): quest’anno due corde verticali al centro del palco (se non ho capito male lo scorso anno era un baule). Il tutto per dare un filo conduttore alle varie scuole che provano a cimentarsi nel gioco del teatro. Io sono stato selezionato per fotografare i giovani dei licei e dell’alberghiero; giovani perché ancora iscritti nei primi tre anni di scuola: titolo dell’opera: Sliding Ropes. Teatro dell’assurdo e ci ho capito davvero poco; ma questa sarebbe un’altra storia. E’ stato molto divertente (come sempre) fotografare nel backstage: i ragazzi sono davvero molto disponibili, si divertono e non sono per nulla a disagio nonostante la macchina fotografica. Mi sono sentito decisamente trasparente. Il discorso si è complicato durante la rappresentazione vera e propria: luci molto basse e complicate, attori, vestiti completamente di nero, in movimento continuo; in questo caso devo ammettere che poter contare su un obbiettivo molto luminoso ha semplificato il mio compito. Ho salvato 287 foto, sui social ne ho pubblicate 31, sul sito invece diminuisco ancora: solo 15, quasi equamente divise fra dietro le quinte e rappresentazione. Ho scelto di pubblicare esclusivamente in bianco e nero in quanto i colori, brutti, avrebbe solo distolto e spostato l’attenzione. Trovo bellissima la foto di copertina; chi si loda si imbroda dicevano. Pazienza, per questa volta.

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#TEATRO Un grande soddisfazione #tuttiinscena8:
– 2500 spettatori in sala tra gli spettacoli del mattino e della sera;
– 110 attori in scena,
– una sempre più consolidata collaborazione con il C.F.P. Cebano-Monregalese per il trucco e parrucco dei giovani attori
– esperimenti fotografici molto apprezzati e riusciti con il gruppo di Mondoviphoto

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Gli Spaventapasseri di Castellar
POSTED ON 8 Mag 2017 IN Performing Arts, Reportage     TAGS: EVENT

Spaventapasseri #02

Questo non è un post di fotografia. E’ più simile a qualcosa di informazione turistica, sarebbe un articolo interessante per un blog di viaggi. Si, perché ho passato una splendida domenica a Castellar, in provincia di Cuneo, a poca distanza dalla signorile Saluzzo. Questo piccolo paese di quasi 300 abitanti ha una caratteristica particolare: dal 1995 è il paese degli spaventapasseri. E nelle prime settimane di maggio (quest’anno dal 7 al 14) si celebra la festa di questi personaggi buffi e stravaganti: sono tantissimi ed arrivano da tutto il Piemonte. Non ho avuto modo di contarli (è impossibile, sono nascosti ovunque), ma sono davvero un numero spropositato. E poi si scopre un borgo davvero bellissimo: il percorso che si snoda fra queste che possiamo definire sentinelle dei campi è un anello che culmina con l’arrivo al castello che domina il paese. Assolutamente da visitare. In questi giorni Castellar si anima di manifestazioni ed eventi, giochi e musica, ma i veri padroni incontrasti della scena sono i bambini di tutte le età (anche più grandicelli): corrono per le vie del paese senza sosta con esclamazioni di sorpresa ed entusiasmo ad ogni ciciu (termine piemontese per indicare pupazzo) avvistato. E la fantasia in questi casi non conosce davvero limiti: ho visto spaventapasseri costruiti con in tutti i modi, quasi sempre, come vuole la tradizione, con materiali di recupero. L’esposizione continua sino a domenica prossima, c’è anche (non poteva mancare) un concorso fotografico ed è tutto assolutamente gratuito. Ho scattato qualche foto (al solito) quasi sempre a tuttaapertura (al solito): ho scelto i miei esemplari preferiti. Diciamo i più fotogenici. ;-)

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Galà di Musical
POSTED ON 9 Gen 2017 IN Performing Arts     TAGS: theater, wideaperture

Recital #085

Questo foto risalgono al luglio 2014, fotograficamente parlando circa un secolo fa. Erano nel cassetto delle foto da controllare e finalmente sono riuscito; mi dispiaceva lasciarle nel limbo del ‘forse potrei‘. In realtà avevo già pubblicato una foto, ma non aveva nessuna attinenza con l’evento. Si tratta dell’annuale rassegna Roccaforte in Danza, lo spettacolo è una recital di Musical celebri messo in scena dagli allievi della prestigiosa accademia di Parma ‘Professione Musica e Danza’. Lo spettacolo è stato divertente, ben recitato e mai noioso: ricordo di essermi divertito tantissimo a fotografare. Non ero molto lontano dal palco, ma ho comunque scattato quasi sempre con il 70-200 utilizzato (ovviamente) a tutta apertura. L’unica foto scattata con il 24-70 è la scena disco tratta da ‘La febbre del sabato sera’. Devo ammettere che fotografare il teatro dà sempre grandi soddisfazione (ma ci vuole qualcosa di decisamente luminoso).

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Roccaforte in Danza è una rassegna che offre ai propri ospiti danzatori giornate di studio e approfondimento nella danza accademica, ma anche una piacevole vacanza di svago in luoghi pieni di tranquillità e relax nel verde della Valle Ellero.
Cadute dalle nuvole
POSTED ON 18 Set 2016 IN Performing Arts     TAGS: silver, wideaperture

Cadute dalle nuvole #01Cadute dalle nuvole #02

Impasse è il nuovo spettacolo di Cadute dalle nuvole, al secolo Simona Gallo e Rachele Rabbino. Io non sono un esperto del settore ma, da profano, lo definirei uno spettacolo circense. Le due ragazze riescono a tenere il pubblico con il fiato sospeso (e con lo sguardo all’insù) per quasi 40 minuti utilizzando le tecniche del trapezio doppio, del cerchio e delle corde multiple, il tutto condito con danza e musica d’atmosfera. E per il sottoscritto che non è mai riuscito a salire nemmeno sulla pertica (ma al quadro svedese ero sotto zero) è qualcosa al limite della magia bianca. Emozionanti e bravissime. Ma parliamo anche un po’ di fotografia, siamo qui per questo no? Le condizioni di luce erano al limite delle potenzialità del sensore (e umane): buio completo e soggetti in continuo movimento, sfondo grigio cemento. Si fa presto a dire che la macchina non conta ma oggi, senza un’attrezzatura decente, non avrei cavato un ragno dal buco. Ho scattato fra 3200 e 6400 ISO (benedetto sia il sensore della 6D), ovviamente a tutta apertura. Ho scelto la conversione in silver perchè quando le immagini sono rumorose credo che la resa monocromatica sia nettamente superiore: il rumore lascia sempre un’aurea particolare, di vissuto, di sofferenza, di bianco antico. E credo che per questa tipologia di foto possa calzare a pennello. Inoltre i colori intorno non erano proprio straordinari (un capannone industriale) e nella conversione non si è perso niente di importante. E più guardo le foto e più non capiscono come riescano a non cadere dalle nuvole. Mah…

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…Abbiamo toccato con i piedi per terra un giorno d’inverno quando, mangiando la solita minestra, abbiamo capito che in realtà, per Cadere Dalle Nuvole, bisogna stare a testa in giù…

L’ispettore Javert
POSTED ON 1 Giu 2016 IN Performing Arts     TAGS: theater, wideaperture

L'Ispettore Javert

“L’onestà, la sincerità, l’ingenuità, la convinzione, l’idea del dovere, se si deformano possono diventare vergognose, ma anche vergognose restano grandi. Sono virtù che hanno un vizio: l’errore”.

I Miserabili
POSTED ON 1 Giu 2016 IN Performing Arts     TAGS: theater, wideaperture

I Miserabili #01

Lunedì 23 maggio l’Accademia Teatrale Giovanni Toselli e la scuola di teatro di Cuneo hanno messo in scena l’immortale capolavoro di Victor Hugo: I miserabili. Ed il sottoscritto è stato invitato a fotografare lo spettacolo. E’ sempre interessante visitare il dietro le quinte di un evento teatrale: il trucco, gli ultimi preparativi, la tensione, il ripasso finale delle battute, l’incitamento prima di salire sul palco, la concentrazione. Ogni attore vive a modo suo l’attesa e riuscire a capire lo stato d’animo di ognuno di loro permette di comprendere al meglio le emozioni che si scatenano durante la recitazione. Lo spettacolo è stato molto bello, nonostante fossi impegnato a scattare mi sono scoperto a seguire le vicende del forzato Jean Valjean e a ridere per le buffe espressioni dell’ispettore Javert (che mi ha ricordato un po’ Zenigata). Il momento clou è stato l’inizio dello spettacolo: mi sono posizionato nel corridoio centrale in attesa che gli attori salissero sul palco. Ma sorpresa delle sorprese (nessuno aveva pensato di avvisarmi) gli attori sono arrivati alle mie spalle e a luci incredibilmente accese: per evitare di intralciare mi sono fatto piccolo piccolo con il mio zaino grande grande e con il 70-200 montato in macchina. Penso che tutto il pubblico mi abbia guardato con aria di disapprovazione e disappunto. Poco male, sono un fotografo: disappunto e disapprovazione sono il mio pane quotidiano. Ho scattato circa 400 foto sempre a tuttaapertura come piace a me. E queste sono le 17 che preferisco e che rappresentano un po’ tutto quanto messo in scena dalla regista Claudia Giordanengo, che ha rielaborato l’opera di Victor Hugo in modo magistrale. Aggiungo i miei personalissimi complimenti a Luigi Cando (Jean Valjean), ad Angelo Marasco (Javert) e a Giorgia Fantino (Cosette): davvero bravissimi.

I Miserabili #05I Miserabili #06

I Miserabili #03I Miserabili #02I Miserabili #04

I Miserabili #07I Miserabili #08I Miserabili #09I Miserabili #10

Se un gruppo di “mendicanti” decide di raccontare una storia senz’altro la vicenda è interessante, se poi una storia simile è già stata scritta da un genio della letteratura qual è Victor Hugo il fatto può diventare curioso e intrigante.

La parabola di Jean Valjean, il buon forzato vittima di una società crudele con i deboli e vile con i potenti, il suo incontro con ogni tipo di umanità, ci permettono di usare anche la tecnica del gioco, di lavorare, come scuola di teatro, sui caratteri, passando dalla lievità poetica alla narrazione più cupa.

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