Flavio Oreglio

POSTED ON 30 Apr 2014 IN Performing Arts

Flavio Oreglio #01

Flavio Oreglio (celebre per le sue poesie catartiche a Zelig) è stato protagonista, giovedì 24 Aprile, della festa della liberazione in piazza Virginio a Cuneo. Lo spettacolo è stato divertente ed il cabarettista lombardo è riuscito a passare, sempre con eleganza, da momenti divertenti e battute sarcastiche a momenti di riflessione e memoria; lo show si è concluso con una bellissima versione di ‘Bella Ciao‘ cantata con l’accompagnamento di tutto il pubblico presente. Qualche nota tecnica. Le luci erano quelle giuste e potevo muovermi liberamente sotto il palco: praticamente la perfezione. Tutte le foto sono scattate con il 70-200, a massima apertura (F/2.8), 800 ISO e senza alcun tipo di post-produzione (solo Crop 4/3).

Flavio Oreglio #02Flavio Oreglio #03Flavio Oreglio #04

Hysterica

POSTED ON 27 Feb 2014 IN Performing Arts     TAGS: carnival, tradition

Hysterica #02

Per la prima volta in vita mia ho partecipato (si, diciamo partecipato) al Carnevale di Viareggio. E ho visto qualcosa che nemmeno immaginavo, uno spettacolo probabilmente unico del suo genere (no, non sto parlando di PDBZone). Fra i tanti carri di prima categoria in gara (quelli più grandi) sono rimasto colpito da Hysteria; non tanto per la bellezza del carro (sono tutti molto belli) ma per lo spettacolo messo in scena dalle maschere. Non riesco a quantificare il numero di persone ma comunque tante, veramente tante: metà vestite come matti isterici, l’altra metà come infermiere molto particolari. E fra i pazzi isterici una ragazza (incredibile ma vero) ha colpito la mia attenzione: non tanto per le qualità estetica (comunque notevoli) ma per la capacità di immedesimarsi completamente nel ruolo. Sembrava davvero fuori di testa. Ho seguito Hysteria per diversi minuti e lei ha continuato a recitare (ma recitava?) la sua parte per tutto il tempo, come in trance. Ho scattato tutte le foto a 200mm con la massima apertura di diaframma (f/2.8) per ridurre il più possibile la profondità di campo ed estraniare (mai termine fu più adatto) lo sfondo. Credo rendano molto bene l’idea.

L’Italia ha indubbiamente fatto tilt; così mentre le scatole magiche nelle case degli italiani continuano a trasmettere il cortocircuito fra dibattito politico e situazione reale del Paese, al Paese non rimane che sottoporsi ad una intensa seduta psicoanalitica parascientifica alla ricerca di una soluzione definitiva. Ma fra interpretazione dei sogni, ricostruzioni miracolose, pillole, trasmissioni elettromagnetiche e trasfusioni di pensiero, fra scienza e paranormale, l’unica cosa certa sarà che a questo Carnevale ci si divertirà da… matti.

Hysterica #01Hysterica #03

Jack Skeletron

POSTED ON 24 Giu 2013 IN Performing Arts     TAGS: cosplay

Da tempo desideravo fotografare un cosplayer. L’idea di assistere a Lucca Comics mi ha sfiorato più volte ma in realtà la mia idea era preparare uno shooting studiato e non un reportage. L’occasione è capitata quando mi sono imbattuto (quasi per caso) nel sito di Roberta Wendy Savio, una bravissima e preparatissima cosplayer che abita a poca distanza dal sottoscritto. Il contatto è stato praticamente immediato e ci siamo trovati subito sulla stessa lunghezza d’onda ‘fotografica’. La nostra collaborazione è iniziata forse con una ‘maschera’ poco femminile ma sicuramente di alto impatto: Jack Skeletron. Abbiamo scattato al tramonto, in un bosco, con pochissima luce, praticamente sempre a tutta apertura: ho lavorato molto le foto in post-produzione utilizzando un contrasto forte e cercando di donare alle immagine un tono dark e di teatralità. L’impresa mi sembra riuscita e devo ammettere di essere decisamente soddisfatto. Ed è una cosa che ultimamente mi capita di rado. Buon segno. :)

Jack Skeletron #04Jack Skeletron #05Jack Skeletron #06

It’s Midnight

POSTED ON 22 Giu 2013 IN Performing Arts     TAGS: cosplay

It's Midnight

Jack Skeletron [Cover]

POSTED ON 19 Giu 2013 IN Performing Arts     TAGS: cosplay

Jack Skeletron #01

In queste righe solitamente scrivo qualche ‘facezia‘ che possa descrivere la foto, magari un info tecnica, la descrizione del soggetto e talvolta le coordinate GPS. Ma questa volta no. E’ tardissimo, sono stanco, domani mi aspetta una giornata impegnativa (anche e soprattutto dal punto di vista fotografico). E quindi vi lascio nel dubbio e al video di Jack Skeletron; ma dopotutto questa é soltanto la COVER. Per il momento tocca accontentarsi. Dimenticavo di dire che per l’occasione ho anche creato una nuova categoria: ‘Performing Arts‘. :)

Whisper

POSTED ON 7 Dic 2012 IN Performing Arts, Portrait

Isabel #12

Say you’re here and it’s all over now
Speaking to the atmosphere
No one’s here and I fall into myself
This truth drive me
Into madness
I know I can stop the pain
If I will it all away

Don’t turn away
(Don’t give in to the pain)
Don’t try to hide
(Though they’re screaming your name)
Don’t close your eyes
(God knows what lies behind them)
Don’t turn out the light
(Never sleep never die)

Isabel #18Isabel #19Isabel #20

Fallen angels at my feet
Whispered voices at my ear
Death before my eyes
Lying next to me I fear

She beckons me
Shall I give in
Upon my end shall I begin
Forsaking all I’ve fallen for
I rise to meet my end

Artisti di Strada

POSTED ON 13 Apr 2010 IN Performing Arts, Street     TAGS: streetartist

Centre Pompidou /01Centre Pompidou /02

Parigi è una città stupenda per tantissimi motivi, ma il suo fascino è da ricercare soprattutto nell’atmosfera che si respira nelle sue piazze, nei suoi vicoli, nei suoi boulevard. Tutte le volte che torno nella capitale francese rimango ammaliato dal Centre Pompidou, un luogo moderno ma affascinante, giovane e, nonostante l’aspetto futuristico, anche un po’ bohemienne. Ci sono tantissimi artisti di strada e ho scelto di ricordarne due con una prospettiva un po’ sgranata, retrò, parigina se vogliamo. Non senza aver lasciato prima un’offerta, chiaro.

Teatro della Tosse ad Apricale

POSTED ON 13 Ago 2007 IN Performing Arts     TAGS: theater, silver

Teatro della Tosse #07Teatro della Tosse #04

Note di Notte ovvero Poeti Vs. Cantautori è il titolo dello spettacolo che il Teatro della Tosse presenta in questi giorni (sino al 15) ad Apricale. Da vedere, l’emozione è davvero unica. Tutto lo show (questa è l’unica definizione che mi viene in mente per descriverlo) è itinerante come tradizione. E’ difficile spiegare il concetto di itinerante: il pubblico viene diviso in gruppi e vagando per le vie del borgo (Apricale è un paese meraviglioso) assiste a otto diversi spettacoli teatrali in cui ognuno degli attori interpreta una scena diversa, sempre a stretto contatto con il pubblico, spesso e volentieri “nel” pubblico. E’ emozionante, loro sono davvero bravi, Vanni Valenza e Enrico Campanati quasi mostruosi nella loro bravura. Apricale e il Teatro della Tosse sono ormai una combinazione storica dell’Estate rivierasca; un classico che torna sempre più intenso e bello ogni anno. Se siete in zona seguite il mio consiglio: da vedere!

I versi di poesie e canzoni che tutti ricordano, che abbiamo recitato o canticchiato innumerevoli volte – magari senza conoscerne l’autore – si alternano ad altri versi che hanno il sapore di una piacevole scoperta… Dal 5 al 15 Agosto nel borgo di Apricale in scena Note di notte ovvero Poeti vs cantautori, uno spettacolo che è un percorso attraverso diverse atmosfere, tante quante i protagonisti del mondo della poesia e della musica d’autore che vengono messi in scena. Un percorso insolito per la Tosse che spesso rivolge il proprio sguardo a storie del passato: qui protagonista è il 900. Gli interpreti di Note di notte saranno aiutati dalla magia degli spazi di Apricale – che sembrano pensati per lo sviluppo dellazione teatrale “itinerante”. Otto stazioni, alcune delle quali ispirate al surrealismo di René Magritte e Salvador Dalì, a contrasto con l’architettura medievale dei due borghi, introducono gli spettatori ad un collage di parole e note del ‘900.

Teatro della Tosse #01Teatro della Tosse #02Teatro della Tosse #03

Teatro della Tosse #05Teatro della Tosse #06

Omicidio – La verità

POSTED ON 1 Nov 2006 IN Performing Arts

Omicidio  #05

Tutto finto, eh! Nessun omicidio ad Imperia, niente assassini a piede libero. No panico. Ho semplicemente partecipato, prima volta in vita mia, alla realizzazione di un film/documentario dedicato alla robotica e diretto dal mio amico/regista Manuel Stefanolo. Ho scattato qualche immagine durante le riprese e ho interpretato il ruolo di fotografo della scientifica: una specie di Nick Stokes, ma un tantino più bello e dannato. Prossimamente su questi schermi.

Omicidio  #06Omicidio  #07Omicidio  #08

Omicidio

POSTED ON 1 Nov 2006 IN Performing Arts

Omicidio #01

Non pensavo di dover fotografare, un giorno, una scena del genere. Mi ci sono trovato dentro e non ho capito ancora come e perché. Pero è capitato e quando ho avuto l’occasione di scattare qualche foto non ho perso tempo. Ho avuto il dubbio se pubblicarle oppure no, ma alla fine la voglia di “notizia” ha prevalso. A Imperia è difficile imbattersi in episodi del genere, quasi impossibile; eppure questa mattina è successo. E’ quando vivi da vicino situazioni come questa che ti accorgi quanto possa essere cattivo e crudele il mondo, a volte anche beffardo. Domani mattina, dopo aver letto i giornali, tornerò sull’argomento pubblicando qualche foto inedita.

Omicidio  #02Omicidio #03Omicidio #04

Un posto luminoso chiamato giorno

POSTED ON 26 Giu 2006 IN Performing Arts     TAGS: theater, silver

Un posto luminoso chiamato giorno #05

Sabato 3 giugno, dopo aver festeggiato il compleanno del maestro Luzzati, ho fatto un salto al Piccolo Teatro della Corte di Genova. Avevo promesso a Mariagrazia che sarei andato a fotografare il loro saggio di fine anno e amo mantenere le promesse. In programma c’era “Un posto luminoso chiamato giorno” di Tony Kushner; una commedia ambientata a Berlino poco prima della seconda guerra mondiale con aperti riferimenti a Reagan e agli anni 80. Una commedia difficile, complicata, anche complessa da capire per gli spettatori. La situazione fotografica era il massimo della difficoltà: proibito fotografare. Mi sono dovuto lecchinare il regista dello spettacolo Massimo Mesciulam ma sono riuscito ad ottenere la possibilità di scattare senza flash da posizione defilata. Considerando le dimensioni del Piccolo Teatro della Corte (veramente molto piccolo) e la luminosità, quasi zero, della scena ho fatto un piccolo miracolo. Ho dovuto scattare quasi esclusivamente a 1600-3200 ISO, ovviamente a mano libera, con lo zoom 100-300; un’impresa. Qualcosa comunque sono riuscito a portare a casa. Devo ammettere che i giovani attori sono stati davvero bravi: la commedia di Tony Kushner non è per niente facile e l’interpretazione dei personaggi tremendamente importante alla comprensione della storia.

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Un posto luminoso chiamato giorno #03Un posto luminoso chiamato giorno #06Un posto luminoso chiamato giorno #08

Un posto luminoso chiamato giorno #01Un posto luminoso chiamato giorno #02

Scritto da Tony Kushner nel 1985, A bright room called day (Un posto luminoso chiamato giorno) tratta dell’impotenza degli esseri umani di fronte a quella “banalità del male” che si perpetua nella Storia sempre con le stesse dinamiche dirompenti. Una pièce dalla sensibilità fortemente moderna, con un linguaggio fluido e brillante, che oscilla tra i toni della sit-com e il monologo shakespeariano, con risvolti inevitabilmente tragicomici quanto drammatici. Uno spettacolo intriso di suggestioni brechtiane, dalla vibrante forza civile, che ci costringe a rivolgere un pensiero ai meccanismi del potere, nelle sue piccole e grandi manifestazioni, e a ridefinire la nostra identità in senso umano, prima che sociale e politico.

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