Lei è Makima, uno dei personaggi del Manga Chainsaw Man: è una storia complicatissima e per certi aspetti anche assurda. Non sono un esperto, ma sono riuscito a decifrare il cosplay grazie a Google Lens. Makima è uno dei cavalieri dell’apocalisse e non è un personaggio molto simpatico. Per contraltare muore male e viene mangiata dal suo acerrimo nemico. Bene.
Esperta cacciatrice di Diavoli dall’aspetto attraente. Fredda, manipolatrice e calcolatrice, ha un particolare ascendente su pressoché ogni essere vivente, umano o diavolo, che la circondi e usa tale ascendente per raggiungere i propri scopi. Il suo potere consiste nel controllare le persone anche a grande distanza e se necessario, ucciderle sacrificando delle vittime tramite un rituale sconosciuto, nonché nel controllare la mente degli altri esseri umani e diavoli, ottenendo da loro tutto ciò che desidera semplicemente ordinandoglielo. Makima ama molto i cani, specialmente Karma.
.
L’idea è nata nel giro di 24/48 ore: fotografare, in uno stand appositamente attrezzato, tutti i cosplayer presenti al Mondovì Comics and Games. Con Lorena abbiamo allestito il nostro gazebo con un telo nero e un flash da studio. Purtroppo non ho scelto al meglio le impostazioni, le dimensioni erano davvero ridotte e per rendere lo sfondo davvero nero ho dovuto chiudere in modo eccessivo le ombre perdendo dettaglio. Per le prossime occasioni servirà ragionare meglio su spazi, distanze al quadrato e diaframmi. Abbiamo scattato quasi 70 cosplayer (cifra indicativa), ma ne pubblico solo un numero limitato per non diventare noioso. Fra questi ho riconosciuto Silente di Harry Potter, lo Stregatto, Anya di Spy Family (ma sono stato aiutato: è mia figlia), Capitan Harlock, Doctor Strange, Max di Stranger Things e chiaramente Minecraft. Per gli altri mi toccherà chiedere l’aiuto da casa.
Piccola chiosa finale: non mi aspettavo un successo di tale portata, è stato semplicemente sorprendente. Mondovì ha risposto alla grande, e complice il bel tempo, erano presenti visitatori da tutto il Nord Italia. Comprese Imperia e Sanremo. E’ già in cantiere l’edizione 2024.
È da almeno 10 anni che mi riprometto di andare a Lucca Comics e quest’anno, grazie alle insistenze di mia figlia Alice, ho deciso di fare la pazzia. Un’intera giornata a girare dentro le mura della meravigliosa città Toscana alla ricerca di fotografia. Non sono un vero appassionato di fumetti, videogiochi e manga (il core della manifestazione) e la mia idea di partenza è stata quella di fotografare i famosi cosplayers che animano l’evento: e non sono rimasto deluso, anzi, pensavo meno. Le mura di Lucca e il centro della città sono presi d’assalto da centinaia di personaggi straordinari: fra le decine di maschere quasi normali spiccano costumi incredibili per passione, fantasia, estetica. Inizialmente non avevo ben chiaro il tipo di reportage che mi sarebbe piaciuto realizzare, ma con il passare dei minuti ho capito che non avrei avuto molta scelta e mi sono dedicato al ritratto; anche perché i personaggi in costume sono lì quasi esclusivamente per essere fotografati.
Da un punto di vista tecnico è chiaro che l’ideale sarebbe avere uno zoom, direi 24-70, magari f/2.8; ma io ho quasi esclusivamente fotografato con il
medio tele da ritratto, utilizzato sempre con un diaframma molto aperto. È normale che questo possa portare a difficoltà di inquadratura (lo spazio è quasi sempre minimo), di messa a fuoco (i cosplayer tendono a muoversi) e qualche
foto da cestinare (sigh): ma si viene ripagati con uno sfuocato eccezionale e nervoso (come piace a me). E nelle foto si nota il bokeh molto particolare del
Canon RF 85mm F/1.2.
È veloce ed immediato passare da fumetti conosciuti (Uomo Ragno, Joker, Alice nel paese delle meraviglie) a Manga e Anime per veri cultori del genere, per trovarsi immersi dentro serie TV note e meno note (Stranger Things su tutti), tuffarsi in un videogame e infine scoprire personaggi mai sentiti (da me che sono ignorante, Alice conosceva tutti e mi spiegava nei dettagli). Ci sono tanti cosplayers che ho trovato bellissimi, ma se devo citare un paio di personaggi posso dire che Gundam, che ho pubblicato ieri, e la versione di Stregatto e Cappellaio Matto, che ho scelto come copertina, meritano davvero una menzione particolare. E ho già segnato sul calendario l’edizione del prossimo anno. :-)
» CONTINUA A LEGGERE «