POSTED ON 6 Nov 2021 IN
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Ha appena finito di piovere, fra brutto, fa freddo e nel giorno di festa sono a casa che mi diverto con la post. E davanti a me sberluccica questo piccolo Minolta MD Rokkor 50mm f/2 di fine anni ’70 che sembra fatto apposta per i dettagli. Il modello per l’occasione diventa il melograno, solo estetico, che ho piantato sette anni fa: i frutti sono prossimi alla caduta e le foglie, ormai ingiallite dall’autunno, a breve termineranno la loro vita sul terreno. I tubi di prolunga sono eccessivi e troppo dettagliati, quindi mi limito a un macro per finta scattando a mano libera con il focus peaking della EOS R. C’è ancora un percé.
POSTED ON 6 Apr 2021 IN
Macro
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Non sono quello che si può definire un appassionato del genere Macro; questo è praticamente il secondo post originale dedicato a questo tipo di fotografia. Ma in giorni di lockdown in zona rossa ci si arrangia: ho comprato una bellissima serie di tubi di prolunga e ho deciso di cimentarmi nella nobile arte. Per questo ritorno al macro ho scelto un albero di ciliegio nel giardino dei miei suoceri, la primavera è appena iniziata e il nostro è in piena fioritura. Ho utilizzato il 24-105 f/4 impostando il fuoco manuale con diaframma a f/13. In realtà non si tratta di un vero macro che in teoria richiederebbe un rapporto almeno di 1:1 (ripeto, in teoria), nel mio caso utilizzando tubi di prolunga da 36mm e una focale di 105 arrivo all’incirca a 1:3, quindi si parla di fotografia a distanza ravvicinata: vi risparmio calcoli noiosi, ma per ottenere il rapporto di legge avrei dovuto scattare a 35mm. Come anticipato pocanzi non sono un esperto del macro e quindi ci saranno degli errori, ma trovo comunque le foto gradevoli.
POSTED ON 14 Feb 2021 IN
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Per una volta faccio del giornalismo in tempo reale e riesco a pubblicare la foto di un evento praticamente al volo (nel vero senso della parola). Perchè? Semplicemente perchè l’evento, cioè il volo in mongolfiera di una Due Cavalli, si è sviluppato a Beinette e sono riuscito ad immortalare l’evento seduto comodamente nel giardino di casa. In timing perfetto, e quasi senza volerlo, mi sono ritrovato con il drone in aria proprio nel momento del decollo: è stato un po’ come guardare la televisione, anche se alzando gli occhi dallo schermo avrei anche potuto intravedere la sagoma gialla della mongolfiera in volo. Bellissimo.
POSTED ON 8 Feb 2021 IN
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Com’è, com’è, com’è
Che c’era posto pure
E per le favole
E un vetro che riluccica
Sembrava l’America
E chi l’ha vista mai
E zitta, e zitta poi
La nevicata del ’56
– Mia Martini
POSTED ON 24 Gen 2021 IN
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POSTED ON 17 Gen 2021 IN
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POSTED ON 17 Gen 2021 IN
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POSTED ON 5 Gen 2021 IN
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Le ferrovie sono qualcosa di sorprendentemente silenzioso, quando non ci passa sopra il treno.
– Haruki Murakami
L’ultimo dell’anno ho deciso per una passeggiata in paese, poco prima del tramonto. Volevo provare il Mir-1B 37 F/2.8 e sono uscito per andare a trovare una vecchia parente. Ho scattato un po’ di street cercando di districarmi con il fuoco manuale e la scarsità di luce, un’impresa, ma devo ammettere che il piccolo moscovita (59×56 per 185 grammi di vetro e acciaio) mi ha sorpreso positivamente. Ha tutti i difetti degli obbiettivi economici d’oltre cortina del secolo scorso, quindi poca nitidezza a tuttaapertura e bordi pastosi a qualsiasi diaframma; inoltre il trattamento delle lenti è quasi inesistente e il rischio di flare e riflessi strani è sempre in agguato soprattutto in presenza di controluce (anche minimo). L’ho distrutto in meno di quattro righe, ma nonostante i problemi di progettazione devo ammettere che le foto sono interessanti e mostrano una certa poesia. Questa è l’ultima che ho scattato poco prima di rientrare, in post ho aumentato la nitidezza e dato un tocco di color grading: non credo mi andrò ad avventurare in stampe di dimensioni enormi, ma la trovo una foto davvero gradevole e con un’atmosfera sovietica tipica del 1958. D’altronde il freddo era molto simile e in principio era la neve.
POSTED ON 27 Dic 2020 IN
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A Beinette, i ragazzi della parrocchia hanno creato, per Natale, una sorta di cammino magico fra le cappelle del paese. Il percorso fra i presepi è tempestato di stelle dorate di cartone e per i più piccoli il gioco è riuscire a contare quante più stelle possibile. Per l’occasione ho tirato fuori il mio Carl Zeiss Jena Tessar 50mm f/2.8 e sono andato con Alice alla ricerca delle stelle; durante le feste mi torna sempre in mente il vintage. Il Tessar è uno schema ottico sviluppato dalla Carl Zeiss, brevettato nel lontano 1902 su progetto del celebre Paul Rudolph, e poi largamente usato come obiettivo anche in tempi moderni: l’ottica in mio possesso è stata prodotta fra il 1984 e il 1990 in Germania Est. La caratteristica più riconoscibile di questa lente è il celebre bokeh a bolle di sapone, abbastanza visibile nella prima foto; la nitidezza a tuttaapertura non è straordinaria, ma nonostante gli anni e il progetto ottico datato è comunque divertente tornare (per qualche scatto) a fotografare completamente in manuale; sulle mirrorless elettroniche il focus peaking aiuta molto nella messa a fuoco (soprattutto ad ampie aperture) e il gioco risulta davvero semplice. E niente, la scimmia vintage non accenna a lasciarmi in pace. :-)
POSTED ON 2 Dic 2020 IN
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Questa notte è scesa la prima neve della stagione, prevista e decisamente copiosa, e ieri sera è scattata la fatidica frase: “Duman s’ausuma cun ‘la fiòca“. Un grande classico. Continua a nevicare, anche questa mattina, e ho deciso di sperimentare il drone con la neve. Non ero sicuro che riuscisse a volare invece non ha fatto una piega: pochi minuti per non rischiare, il tempo di due panoramiche del paesello e poi il rientro, bagnato come un pulcino, alla base.
Santa Bibian-a, quaranta dì e na sman-a.
– Detto popolare
Per il sottoscritto è stata un’estate un po’ particolare. Ho lasciato da parte la vita mondana e la fotografia (e il photoblog di conseguenza) e mi sono dedicato allo sport. Il lockdown deve avermi lasciato qualche strascico nel cervello e ho iniziato a correre, correre, correre. Ho la fortuna di avere dietro casa una serie incredibile di spazi verdi, di campagna: e respirare l’aria di queste zone è linfa vitale. E’ c’è uno scorcio del quale mi sono innamorato e tutte le volte mi ripromettevo di venire a bloccare l’attimo. E alla fine (dell’estate) ci sono riuscito. E quello che considero My Place: è dietro casa e mi sembra di correre in paradiso.
Tutto è imperfetto, non c’è tramonto così bello da non poterlo essere di più.
– Fernando Pessoa
POSTED ON 15 Mag 2019 IN
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Questa è la prima foto che ho scattato con un filtro ND1000, definito anche Big Stopper. Non è quel si può definire una foto eccezionale, è uno ius primae, giusto per ricordare Fotodialoghi e la tradizione della prima volta, ma voglio comunque pubblicarla per ricordare il momento e memorizzare un po’ di cose. Ho utilizzato l’holder della NiSi, il polarizzatore circolare (versione standard sempre NiSi) e il filtro a lastra 100×100 della Haida; la foto è ripresa con un’esposizione di 75 secondi (il filtro ND1000 toglie 10 stop) a f/16. Sono felice possessore di due filtri ND Haida: un 6 stop (ND64) che da adesso in poi verrà definito Little Stopper e di un 10 stop (ND1000) che verrà definito Big Stopper (sono le definizioni della Lee). E prometto che dalle prossime foto Neutral Density mostrerò qualcosa di meglio. :)