
Finalmente è caduto, dopo oltre un mese di attesa il nostro traballante ha deciso di sfidare la gravità. E da questo pomeriggio siamo senza un dente, ma il sostituto è già pronto a subentrare. Ho colto l’occasione per uno Ius Primae Fotis con il nuovo (si fa per dire) Minolta MD Rokkor 50mm f/1.7. Ovviamente tutta apertura e ISO a 1600 per mettere l’ottica (e il sottoscritto) alle strette. Messa a fuoco complicata e non proprio precisa. Effetto vintage assicurato (anche e soprattutto in post). E questa notte aspettiamo il passaggio di Raton Perez, il nostro topolino del dente.






Oggi pomeriggio ho concluso un acquisto compulsivo. Un amico vendeva un gigante russo, un catadiottrico, il celebre Zenit MC 3M-5CA 500mm f/8 con attacco a vite M42. Non ho resistito alla tentazione: non avevo mai utilizzato un 500mm e tantomeno catadiottrico. Ovviamente fuoco manuale, diaframma fisso a F/8, ma molto leggero e piccolo: 620 grammi per 140 millimetri di lunghezza (davvero poco per il tipo di focale). Questa è la prima foto che ho scattato, ovviamente in casa e al buio: un classico Ius Primae Fotis. E’ il lampadario della mia cucina, virato al tricolore con l’aiuto di Alexa, da circa 5 metri di distanza.

A Beinette, i ragazzi della parrocchia hanno creato, per Natale, una sorta di cammino magico fra le cappelle del paese. Il percorso fra i presepi è tempestato di stelle dorate di cartone e per i più piccoli il gioco è riuscire a contare quante più stelle possibile. Per l’occasione ho tirato fuori il mio Carl Zeiss Jena Tessar 50mm f/2.8 e sono andato con Alice alla ricerca delle stelle; durante le feste mi torna sempre in mente il vintage. Il Tessar è uno schema ottico sviluppato dalla Carl Zeiss, brevettato nel lontano 1902 su progetto del celebre Paul Rudolph, e poi largamente usato come obiettivo anche in tempi moderni: l’ottica in mio possesso è stata prodotta fra il 1984 e il 1990 in Germania Est. La caratteristica più riconoscibile di questa lente è il celebre bokeh a bolle di sapone, abbastanza visibile nella prima foto; la nitidezza a tuttaapertura non è straordinaria, ma nonostante gli anni e il progetto ottico datato è comunque divertente tornare (per qualche scatto) a fotografare completamente in manuale; sulle mirrorless elettroniche il focus peaking aiuta molto nella messa a fuoco (soprattutto ad ampie aperture) e il gioco risulta davvero semplice. E niente, la scimmia vintage non accenna a lasciarmi in pace. :-)






Sono passati oltre tre anni dalla mia ultima cronosfida e oggi pomeriggio è scattata la voglia e la possibilità di riprovarci. Mi sono ritrovato con circa mezz’ora di tempo al Belvedere di Mondovì: con me avevo una nuovissima e fiammante Canon EOS R (si, ho fatto il grande salto) e un nitidissimo Sigma 50 F/1.4 ART (ma questo è solo un prestito). In pochissimo tempo sono riuscito a tirare fuori 11 foto degne di attenzione (mai l’avrei detto) e non è stato semplice scegliere le mie tre preferite. Il gioco consiste anche nell’essere costretti a selezionare in modo deciso solo le migliori. Devo ammettere che, nonostante qualche problema con il mirino elettronico, la nuova mirrorless fullframe di casa Canon inizia ad avvicinarsi alle mie esigenze. Ci vorrà tempo, ma il feeling è scattato in modo veloce e produttivo. Ma torniamo alla cronosfida: and the winner is…
RULES:
Choose camera, lens and location.
Have a few minutes walk around and then no more than 15 minutes to shoot 3 good pictures.
It’s a lot of fun, a challenge against yourself and the clock.
added rule #1 – shoot as much as you like, just keep the best three.
added rule #2 – if you don’t take 3 good pictures, the challenge is lost.

