Così come spaventano, le vite sconosciute sono le sole alla quali possiamo chiedere la verità.
– Davide Grittani – La bambina dagli occhi d’oliva (Arkadia Editore, collana SideKar)
In questi giorni si parla tantissimo di Didattica A Distanza. La scuola italiana funziona a singhiozzo da ormai un anno e il Covid sembra non mollare la presa. Domani a Cuneo ci sarà una manifestazione nazionale per ribadire che la Scuola dev’essere a Scuola. TorniAMO a Scuola è lo slogan che accomunerà tutte le piazze d’Italia. Alice riesce a controllare emotivamente (almeno così sembra) gli ultimi avvenimenti, ma è chiaro che la DAD, soprattutto in quelle che io chiamo ancora elementari, non può ottenere i medesimi risultati della didattica in presenza. Sebbene lo sforzo delle maestre nel seguire la classe online sia encomiabile, le ore a disposizione sono molte meno, la gestione delle lezioni è più complessa e i bambini di questa età tendono a distrarsi. In casa cerchiamo di ultimare i compiti con Alice, ma lavorando tutta la settimana l’impresa è impegnativa. Noi siamo fortunati, viviamo in un piccolo paese con i nonni che riescono a darci una mano. Certo, non sono più giovanissimi, anzi, molto anziani e decrepiti, e non hanno una grandissima conoscenza della tecnologia moderna, ma nonostante le difficoltà sono fondamentali e senza il loro aiuto non saremmo mai riusciti a gestire la situa (come dicono i giovani). Senza dimenticare che, sino a quando non saremo tutti vaccinati, gli anziani, i nonni, sono le persone più a rischio e forse, non dico nulla di nuovo, sarebbe meglio evitare il contatto con i nipoti. Sinceramente non ho idea di cosa possa riservare il prossimo futuro, il mondo è cambiato e non so quando e come i nostri figli torneranno a frequentare le lezioni dal vivo. Ma sono certo che la scuola, intesa anche come luogo fisico di aggregazione, sia fondamentale per la crescita personale dei nostri ragazzi e costringerli a casa possa essere davvero deleterio per il loro futuro. TorniAMO a Scuola.
Finalmente è caduto, dopo oltre un mese di attesa il nostro traballante ha deciso di sfidare la gravità. E da questo pomeriggio siamo senza un dente, ma il sostituto è già pronto a subentrare. Ho colto l’occasione per uno Ius Primae Fotis con il nuovo (si fa per dire) Minolta MD Rokkor 50mm f/1.7. Ovviamente tutta apertura e ISO a 1600 per mettere l’ottica (e il sottoscritto) alle strette. Messa a fuoco complicata e non proprio precisa. Effetto vintage assicurato (anche e soprattutto in post). E questa notte aspettiamo il passaggio di Raton Perez, il nostro topolino del dente.