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La casa del pilota decorato
POSTED ON 9 Feb 2025 IN Reportage     TAGS: URBEX

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La Casa del Pilota Decorato vive nel ricordo del coraggio, quello del pilota che, morto per un incidente nel 1940, aveva ricevuto due medaglie d’argento al valor militare. La casa è immersa nel silenzio, l’unico rumore che interrompe la quiete è il mio respiro e il leggero scricchiolio dei pavimenti sotto i miei passi. Non ho ancora iniziato a fotografare, fuori dalla finestra vedo passare un ciclista, ma è concentrato sulla strada e non si accorge del sottoscritto. Il luogo ha un’atmosfera sospesa, quasi irreale, come se il tempo si fosse fermato. Qui, un eroe di guerra ha lasciato tracce indelebili, e con lui, la sua famiglia ha continuato a vivere nel ricordo, per tanti anni, dopo la sua morte.

La sala è la stanza più bella e importante: mi colpisce subito l’imponenza del quadro che rappresenta Gesù Cristo, appoggiato su una poltrona consunta. Probabilmente è stato appeso a lungo in passato, ma il tempo e l’abbandono hanno trasformato anche quest’immagine sacra in qualcosa di più simile a un vecchio ricordo: qualche esploratore l’avrà appoggiato lì per dargli importanza. Accanto al quadro, una bicicletta malandata giace in un angolo, come se la vita di qualcuno si fosse fermata proprio lì. Dall’altra parte delle stanza, un vecchio televisore sembra essere rimasto fermo in un’epoca che non c’è più. Un quadro con una foto del giovane pilota è appoggiato vicino a una macchina da cucire Wertheim. Accanto a questi oggetti, una carrozzina da neonato fa pensare a una vita che è andata avanti, nonostante la tragedia e la perdita.

Salgo le scale e noto un poster davvero strano: è una Porsche Martini Racing, in gara a Digione (il sodalizio Martini Racing e Porsche è iniziato nel 1971 per terminare nel 1980). La presenza di un simile pezzo di quasi modernità in una casa che conserva la memoria di un uomo decorato per il suo valore militare sembra un curioso contrasto, ma anche un segno che la vita, nonostante tutto, andava avanti. A metà delle scale c’è un bagno, e sopra la porta un piccolo spazio dove sono stati sistemati alcuni libri. Sembrano appartenere a una sorta di piccola biblioteca, un angolo di conoscenza e cultura che oserei definire alquanto bizzarro.

Proseguo nell’esplorazione al piano di sopra e arrivo nelle camere da letto, il disordine è totale, ma l’atmosfera religiosa della casa si fa, se possibile, ancora più tangibile. Appesa al muro c’è una foto di Papa Paolo VI, a testimonianza della forte devozione di questa famiglia. Un madonna di Lourdes (un grande classico sempre presente) è appoggiata su una mobile, a poca distanza dall’immagine del sacro cuore di Gesù, dal soffitto spuntano lampadari dal design singolare, oggetti che appartengono a un’altra epoca. Le stanze trasudano un’aria di sacralità e rispetto, ma anche di solitudine, come se il passato non avesse mai davvero abbandonato questo luogo.

La Casa del Pilota Decorato era un monumento alla memoria, ogni angolo è impregnato di storia, di emozioni e di ricordi che raccontano non solo la vita di un eroe, ma anche quella di una famiglia che ha vissuto il lutto, la memoria e il sacrificio per decenni. Nonostante l’abbandono e la polvere che ricopre ogni superficie, la casa mantiene viva la memoria del pilota e della sua famiglia, una testimonianza di coraggio, amore e devozione che spero non sarà mai dimenticata.

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La chiesa nuova di San Michele
POSTED ON 8 Feb 2025 IN Reportage     TAGS: URBEX, church

Chiesa Nuova di San Michele /01

Questa piccola chiesa, che si trova poco distante da Firenze, viene definita Chiesa Nuova di San Michele. In realtà la chiesa vecchia, già esistente nel 1243, è in condizioni migliori in quanto è stata recentemente ristrutturata e conserva al suo interno un celebre affresco con una grande scena raffigurante il Giudizio Universale tra la Madonna e San Giovanni Battista, opera di un ignoto artista dei primi del XV secolo. La nuova chiesa fu costruita identica a poche centinaia di metri, ma nel tempo ha perso la sua funzione religiosa ed è caduta nel dimenticatoio.

La chiesa nuova di San Michele è collocata, con ogni probabilità, sulla cosiddetta linea di San Michele che parte dal santuario di Skellig Michael in Irlanda e arriva al monastero del monte Carmelo in Israele, e lungo la quale si trovano tutti i principali edifici religiosi dedicati all’Arcangelo, come la suggestiva Mont Saint-Michel francese e la Sacra di San Michele a Torino.

Questa cappella in avanzato stato di decomposizione fa parte della categoria scoperchiate: come la più conosciuta Abbazia di San Galgano oppure come la Chiesa della Santissima Trinità di Fubine. Ci si arriva tramite un impervio sentiero sterrato e la si scorge, nascosta, attraverso la vegetazione. È molto pericolosa, il rischio crollo è reale, direi imminente: ho provato a salire anche nella parte superiore, uno scatto veloce senza treppiede e di corsa giù per le scale per evitare il pericolo. Il consiglio è quello di essere cauti e di ammirare il cielo dal centro della navata principale.

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Look at Me! (20 anni dopo)
POSTED ON 6 Feb 2025 IN Portrait     TAGS: selfie, mirror, withcamera

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E’ incredibile solo pensarlo. Ma sono passati 20 anni dal mio primo post, era il 6 febbraio 2005. Un selfie, in treno. Uno specchio. Non è cambiato molto, eppure è cambiato tutto (ho anche meno capelli). Mi capita sovente di guardare indietro, ma amo anche guardare avanti. Sempre con la macchina foto. Auguri, vent’anni sembrano tanti, ma in realtà sono pochissimi.

Quiet Exit
POSTED ON 6 Feb 2025 IN Landscape     TAGS: sunset, clouds

Quiet exit

L’ansia è ormai svanita, non c’è fretta, solo il piacere di essere qui, in questo momento. Il mondo intorno a me è avvolto in una quiete perfetta, le nuvole rendono il panorama magnifico, il cielo diventa sempre più scuro, ma non c’è inquietudine, solo una pace che si fa strada dentro di me, portando con sé un senso di serenità assoluta. Cammino lentamente su un sentiero che attraversa un ampio prato verde, rivolgo lo sguardo ad Ovest per ammirare il sole che lentamente scende all’orizzonte e si nasconde in uno spazio di nuvole. Il momento è bellissimo.

Leoni Rampanti
POSTED ON 5 Feb 2025 IN Reportage     TAGS: URBEX

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Nascosta tra la vegetazione, questa villa abbandonata si staglia come un castello dimenticato. La torre merlata domina il paesaggio, mentre l’interno, quasi completamente devastato, racconta un passato che non c’è più. Appena varcata la soglia di ingresso si nota subito un vecchio frigorifero arrugginito, una delle rarissime tracce di modernità dell’edificio. Appoggiata sulla sua superficie una vecchia bambola con i capelli rosa, sporca e polverosa, sembra essere rimasta ancorata ad un mondo che non esiste più. Il suo sguardo rivolto verso l’infinito è inquietante ed è un biglietto da visita per nulla piacevole, quasi sconcertante nella sua vacuità.

Nonostante l’evidente stato di degrado, una parte della vita mantiene ancora un’immutata bellezza. La scalinata blu cobalto, una delle poche meraviglie intatte, sembra sfidare il tempo. Sono rimasto immobile ad ammirare il clamoroso contrasto del blu che si mescola sapientemente con il dorato dei leoni rampanti. È un’ultima traccia di maestosità, qui senza dubbio si celebrava la grandiosità di una vita aristocratica, elegante e potente.

Devo ammettere che queste foto mi lasciano molto insoddisfatto. La Villa dei Leoni Rampanti è quasi magica nella sua decadenza, ma non sono riuscito a raccontarla come avrei voluto. La luce troppo forte di quel pomeriggio d’autunno mi ha sorpreso e non sono riuscito a bilanciare le ombre e le luci in modo ottimale. Molte immagini sono deludenti, era necessario esporre molto di più verso sinistra, almeno 2 stop, ma gli errori, sempre se siamo in grado di coglierli e comprenderli, possono diventare una lezione per il futuro. Ho aspettato quasi 3 anni prima di convincermi a pubblicare, ma nel frattempo ho imparato molto da quelle maledette finestre.

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Out of Time -sunset-
POSTED ON 4 Feb 2025 IN Landscape     TAGS: sunset

Out of Time -sunset-

Dawn comes slowly but dusk is rapid.
– Alice Toklas