Doveva essere un altro scatto del set sensualità, e invece è diventato… tutt’altro. Probabilmente colpa mia, anzi, sicuramente. Durante lo shooting, nel mio solito (patetico) tentativo di essere simpatico, ho detto qualcosa di strano, di bizzarro. Non ricordo esattamente cosa: una battuta, forse una richiesta un po’ ambigua, insomma, uno di quei momenti in cui la comunicazione tra fotografo e modella diventa… creativa (diciamo così).
Il terzo set del workshop con Antonio Crisà ci ha portato in un territorio ancora diverso (e per certi versi inesplorato): la sensualità. Un’emozione più complessa da raccontare, se possiamo definirla emozione, delicata da gestire, ma proprio per questo stimolante. E, almeno per me, anche il set più divertente dell’intera giornata: probabilmente proprio per il tema affrontato, che ha tirato fuori anche qualche battuta in più del solito (specialmente quando ho chiesto a Chiara di sbottonare leggermente la camicetta). Questa volta siamo tornati alla luce flash, ma con una direzione più frontale, pensata per valorizzare i tratti del viso e dare uniformità alla scena. Lo sfondo era da studio fotografico, sui toni del marrone, caldo e avvolgente, e come elemento di scena abbiamo usato una sedia dallo schienale alto, gentilmente prestata dalla cremeria Antico Borgo di Mondovì (grazie Mattia). Un tocco vintage che ha reso la scena ancora più intrigante.
Il risultato? Una serie di immagini dove la sensualità emerge con grazia, senza forzature, una sensualità che qualcuno ha definito delicata. Il merito è tutto di Chiara, che ha saputo interpretare questo set con una maturità impressionante. E un po’ anche della sedia, dai…
Il secondo set del workshop di ritratto emozionale con Antonio Crisà era dedicato a un’emozione molto diversa dalla prima: l’allegria. Per entrare in questo nuovo stato d’animo, abbiamo cambiato completamente stile. Chiara ha indossato un giubbotto di pelle nero e degli occhiali da sole, in pieno stile “Fonzie” di Happy Days. Anche lo sfondo è stato modificato: abbiamo scelto una parete beige, più calda e neutra, perfetta per accompagnare il nuovo mood.
Devo ammettere però che forse questo è il set che mi ha convinto di meno. Lavorare con la luce continua, almeno per me, è stato meno divertente e meno appagante rispetto al flash. Anche se, per certi versi, decisamente più facile.