Dopo un anno di assenza quest’anno sono tornato ad Imperia in occasione delle Vele D’Epoca: le cosiddette signore del mare. Per l’occasione, insieme ad alcuni amici, abbiamo deciso di noleggiare un gommone, cioè un mezzo veloce, ma al tempo stesso maneggevole, che permette di avvicinarsi molto al soggetto. Partiamo dal presupposto che le regate di ieri (giovedì) sono state annullate per maltempo e il mare nella notte fra giovedì è venerdì non prometteva nulla di buono. Ma lo spettacolo deve continuare e con un ritardo ci circa un’ora la direzione di gara (non so se sia la definizione corretta, prendetela per buona) ha deciso di far partire la regata.
Arrivati in porto sembrava che avessimo fatto il bagno vestiti, la mia maglietta era totalmente intrisa di acqua. Fortunatamente la protezione in plastica ha funzionato in modo perfetto: sia lo zaino che la macchina fotografica (sul quale avevo montato il 70-200) non hanno riportato alcun problema. Con buona dose di furbizia (e un briciolo di esperienza) avevo telo mare, un cambio e scarpe asciutte in macchina e non ho sofferto più di tanto. Appena arrivato a casa ho pulito tutta l’attrezzatura, in modo quasi maniacale, con un panno umido per togliere qualsiasi residuo di sale, perché l’acqua di mare è una nemica terribile per qualsiasi attrezzatura elettronica (e non solo). Nonostante il vento, l’acqua ovunque, le secchiate in faccia e la poca qualità delle immagini, è stata comunque un’esperienza divertente, siamo riusciti a ridere tutto il tempo delle nostre disavventure: anche perché nulla è andato distrutto/allagato.
L’ultimo fine settimana, ad Imperia, c’è stata un’importante mareggiata, una di quelle che capitano ogni 10 anni. Praticamente è scomparsa la spiaggia e gli stabilimenti balneari sono stati costretti a mettere in sicurezza le ultime attrezzature rimaste dall’estate. Mi trovavo in città e quindi ho deciso di fare due passi sul lungomare di Oneglia che dalla spianata arriva all’incompiuta. Il rumore del mare era fortissimo e le onde, decisamente alte, superavano le barriere arrivando, in alcuni casi, sulla strada. Purtroppo non sono riuscito a trovare una serie di immagini che potesse soddisfarmi e riuscisse a celebrare l’evento, anche perché nel pomeriggio di domenica il grosso della mareggiata era ormai un ricordo della notte. C’è solo questa foto che vorrei salvare, perché permette di comprendere la forza d’urto delle onde contro il celebre scoglio della Galeazza.