Cefalù è stata come un pugno nello stomaco, un pugno che non ti aspetti e che ti arriva di sorpresa lasciandoti stordito. Mi aspettavo il solito paese di mare, una spiaggia, tanta gente, negozi di souvenir. Non mi ero informato prima di arrivare e sulle prime le mie aspettative non sono state disattese: sabbia, caldo, traffico. Poi mi sono infilato, quasi per errore, nel centro storico. E la bellezza è esplosa in tutta la sua potenza: sono passato sull’esterno, sul mare. E sono rimasto incredulo davanti alla bellezza selvaggia di Cefalù; tutto il centro storico è di un livello incredibile e ogni strada, ogni angolo, lascia senza parole. Ho scelto una sola foto: il Bastione di Capo Marchiafava. Si tatta di una piccola piazza a forma poligonale rivolta verso il mare, un vecchio elemento difensivo, un baluardo del XVII secolo recentemente restaurato e dal quale si può ammirare tutta la bellezza della costa di Cefalù. Mi sono sistemato sui gradini della chiesa dell’Itria (che si affaccia sul bastione) e ho fotografato con il 14mm (nessun taglio) aspettando che la piazza fosse vuota. E non sono riuscito a rendere nemmeno in minima parte l’atmosfera pazzesca di questo luogo.
V come vulcano
E mille altre cose
Come la volontà di camminare vicino al fuoco
E capire se è vero questo cuore che pulsa
– Francesca Michielin
Pietra Lunga è una spina vulcanica presente nella zona meridionale dell’isola di Lipari, presso lo stretto tra quest’ultima e Vulcano, nelle Isole Eolie. Si affianca alla sua inseparabile compagna: Pietra Menalda, che nella foto è nascosta. Sono chiamati Faraglioni di Lipari. E’ una cartolina ripresa dal traghetto che da Messina mi portava a Lipari (e ritorno); una foto turistica, molto semplice, banale. Però nonostante le difficoltà di scatto (orario, posizione, rollio) ha il suo perchè. Almeno credo.
La Playa de Papagayo a Lanzarote è considerata una delle 10 spiagge più belle del mondo. Meravigliosa ed affascinante, la vista dall’alto è qualcosa di mozzafiato, ma la posizione in classifica mi sembra davvero eccessiva. Si raggiunge attraverso una luuuunga strada sterrata (pedaggio 3 euro) ed è leggermente (eufemistico) ventosa. Ci sono arrivato a metà mattinata, con il sole altissimo nel cielo, un vento pazzesco e pochissime opportunità fotografiche. Data la mia idiosincrasia alla vita di spiaggia ho colto l’occasione per un giro nei dintorni; le foto sono noiose, ma avevo il piacere di lasciare un ricordo di Papagayo Beach su queste pagine. Piccola vanità. Ho utilizzato un filtro di cross-processing nel tentativo di rendere i colori più interessanti, tentativo riuscito solo parzialmente.
El Golfo è un piccolo paesino sulla costa Ovest dell’isola di Lanzarote; ai limiti del parco nazionale del Timanfaya e poco più a Nord del punto panoramico di Los Hervideros. Ci si arriva dopo aver percorso una stradina meravigliosa che costeggia il mare, un ambiente vulcanico davvero suggestivo. A El Golfo si trova anche il lago Verde (che non sono riuscito a fotografare decentemente): un piccolo stagno di acqua clamorosamente verde per la presenza di organismi vegetali che vi vivono in sospensione, dichiarato riserva naturale e al quale non è possibile avvicinarsi. El Golfo è un piccolo villaggio turistico a ridosso della spiaggia: 10 case, 12 ristoranti, un parco giochi, 5 bar e niente altro. Ad Aprile è quasi deserto. Ho provato a raccontare con le immagini la bellezza di questo mare difficile e, per certi versi, selvaggio. Ho esaperato, anche troppo, contrasti e colori per rendere al meglio l’atmosfera che si respirava in quel momento. Un esperimento.
Sono passato nei pressi del cimitero Monumentale di Milano quasi per caso, ero curioso, e sono entrato. Mai avrei immaginato di trovare qualcosa di così meraviglioso. Imponente. Il gusto in alcuni settori è un po’ pesante e di dubbia interpretazione, ma il risultato è un insieme di stili e visioni davvero particolare. Ho trovato, lungo la strada principale, questo interessante obelisco (non chiedetemi il significato e nemmeno cosa possa rappresentare); direi un po’ esagerato come monumento funebre (ma d’altronde gli egiziani hanno costruito le piramidi), al tempo stesso però assolutamente fotografabile. Ho messo il superwideangle e mi sono abbassato il più possibile per riuscire a cogliere il senso di innalzamento al cielo. E spero di esserci riuscito.