POSTED ON 2 Feb 2019 IN
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snow
Ieri è stata la giornata della tanto attesa Big Snow. Che poi tanto BIG non è stata: diciamo che qui siamo abituati anche a qualcosa di più importante. Ma intanto la Granda si è dipinta di bianco ed è diventata ancora più bella (se possibile). Accanto ai soliti disagi nasce uno spettacolo della natura che credo sia ineguagliabile: le prime ore dopo la nevicata sono sempre affascinanti. Questa mattina mi sono svegliato poco prima dell’alba e ho fatto un passo verso Cuneo per ammirare il risveglio della città sotto la neve; il cielo era sereno con tendenza al peggioramento (e infatti oggi pomeriggio ha nevicato nuovamente), l’aria frizzante, giravano ancora i mezzi spalaneve e le strade erano, in alcuni punti, difficoltose. Ho fatto un giro fra Piazza Galimberti, Via Roma, Corso Nizza e sul Viale degli Angeli, che qui chiamano semplicemente il viale. I commercianti iniziavano a spalare i marciapiedi (io ho dato ieri sera), qualche studente, cani che portavano a spasso i padroni e la vita che riprendeva come se nulla fosse successo. A Roma avrebbero detto: “Big Snow, nun te temo!“.
To appreciate the beauty of a snowflake it is necessary to stand out in the cold.
– Aristotele
POSTED ON 2 Feb 2019 IN
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Deep beneath the cover of another perfect wonder
Where it’s so white as snow
Privately divided by a world so undecided
And there’s nowhere to go
In between the cover of another perfect wonder
– Red Hot Chili Peppers
POSTED ON 24 Gen 2019 IN
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Da ieri pomeriggio, finalmente, nevica. Tanto desiderata e tanto agognata: la fioca è arrivata. E prima di andare a dormire ho deciso di provare un paio di scatti nel mio giardino: il melograno innevato è clamorosamente fotogenico. Due lunghe esposizioni su cavalletto proprio davanti alla porta di casa; davvero pochi minuti perchè in pigiama fa freddo. La prima semplicissima, 5 secondi a f/8. Nella seconda, per esaltare ed evidenziare i fiocchi di neve, ho aggiunto un colpo di flash sulla seconda tendina. Non è certo un panorama mozzafiato, semplicemente un piccolo ricordo e un esercizio di stile. Benvenuta neve, qui ti aspettavamo con ansia. Anche troppa.
Neve, insegnami tu come cadere
Nelle notti che bruciano
A nascondere ogni mio passo sbagliato
POSTED ON 6 Apr 2018 IN
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POSTED ON 19 Mar 2018 IN
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Fra i partecipanti alla massacrante Inferno Run di ieri mattina a Prato Nevoso spiccava il nome di Marina Graziani, Ex Velina di Striscia la Notizia per tre anni, dal 1997 al 1999. Lei è un’appassionata di corsa e già la sera precedente si era presentata alla partenza della Sunset Running (anche questa in mezzo alla neve). Nonostante fosse circondata da curiosi e fotografi sono comunque riuscito a scattarle una foto prima della partenza della sua batteria. Doveroso. :-)
POSTED ON 19 Mar 2018 IN
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Fotografare la Inferno Run è stata un’impresa davvero ardua che ha messo a dura prova le mie capacità di resistenza agli agenti atmosferici. Il motto della manifestazione è Run like hell, ma dopo questa mattina mi sento di aggiungere anche Photograph like hell. Sono arrivato a Prato Nevoso dopo un viaggio difficile sotto la fioca, giunto alla partenza la situazione non presagiva niente di buono: neve forte, ghiacchiata, insistente, fastidiosa. E tanta musica rock di ottimo livello. Il maltempo non ha però fermato la macchina organizzativa e tantomeno gli atleti giunti numerosi nonostante le previsioni. Mi sono sistemato lungo il percorso e ho cercato di fotografare più ostacoli possibili: il filo spinato, il salto nella neve fresca, le corde con la campanella, i salti. E devo ammettere che nonostante il freddo e la fatica (ho percorso diversi tratti di corsa con scarpe da montagna e zaino) mi sono davvero divertito. La neve che scendeva dal cielo ha aggiunto quel pizzico di clima da tregenda che in una corsa di questo tipo può fare la differenza. Anche a livello di immagini. Fotografare nella neve in queste condizioni è difficile e l’esposimetro tende ad impazzire: si va a sensazione ed esperienza. Ho controllato che il tempo fosse sempre di almeno 1/400 (per evitare il mosso) e ho sovraesposto di uno stop per evitare che gli atleti rimanessero troppo sottoesposti (con le logiche conseguenze in fase di post). Ho salvato 320 foto (non sono poche) e queste sono le mie 24 preferite, la copertina è solo didascalica.
Devo ringraziare la mia attrezzatura: il LowePro Flipside Trek BP 450 AW ha retto alla grandissima e nonostante due ore di neve incessante è arrivato a casa appena umido proteggendo il mio corredo fotografico al meglio. E anche la tropicalizzazione di mamma Canon ha fatto il suo sporco dovere: nonostante la macchina e l’obbiettivo fossero bagnati, e non poco, è bastato un colpo di straccio e tutto è tornato perfetto. Incredibile.
POSTED ON 2 Dic 2017 IN
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snow
Questo è un vecchio post che scrissi nel mio primo anno cuneese. Correva l’anno 2009. La fioca era una bellissima novità. Questa notte ha nevicato tanto e quando ho riletto il mio vecchio articolo ho deciso di uscire sotto la neve per trovare una foto adatta al testo. Ho girato 30 minuti senza combinare molto, poi quando stavo tornando a casa, deluso e congelato, ho visto questa signora che con ombrello, stivali e pala da neve camminava proprio davanti al mio cancello. Perfetta. Un colpo di flash per esaltare i fiocchi di neve et voilà. Foto trovata: proprio l’idea che cercavo.
Ad Imperia la neve è sempre un evento straordinario. Crea confusione e allarme. Ad Imperia la neve arriva sempre in notturna (di giorno la temperatura non scende mai sotto lo zero) e, per noi bambini, significava la chiusura delle scuole il mattino successivo. Ed era grande festa. Mi ricordo che una volta avevo ammirato la neve scendere quasi tutta la notte, poi al mattino mi ero alzato per costruire il pupazzo di neve (beata ingenuità) ma con grande sorpresa, e delusione, della neve nemmeno l’ombra; erano bastati i primi raggi di sole per sciogliere completamente il manto bianco. Nei giorni scorsi pochi centimetri di neve hanno mandato in tilt le grandi città del Nord (anche Imperia tanto per dire): incidenti, scuole chiuse, traffico impazzito, lamentele, crisi isteriche. Ma Cuneo è diversa. Cuneo ha un senso tutto particolare per la neve. E’ una festa e tutti sono preparati all’evento. La città cambia di colore ma non cambiano le abitudini dei Cuneesi; il traffico scorre lento ma non isterico, tutte le macchine sono fornite di gomme da neve, i mezzi antineve sono sempre pronti e si sentono nell’aria un’euforia e una tranquillità straordinari. I locali sono aperti, i negozi sono aperti e le scuole non si sognano nemmeno di chiudere. Tutto scorre come al solito, forse più lentamente, la neve rallenta e distende i nervi quasi come fosse un tranquillizzante naturale. Io non avevo mai vissuto la neve in città (non così tanta comunque) e mi sono adeguato al ritmo della Granda: gomme da neve montate, raschietto, antigelo, tranquillità. Sono uscito per andare a cena fuori: per l’occasione mi sono portato la classica pala da neve e sono stato costretto ad utilizzarla per liberare la macchina. Mi sono anche divertito: guidare sulla neve alle due di notte con le strade ancora bianche (e deserte) è stata un’esperienza elettrizzante. Guardare le immagini in televisione e ridere dei Milanesi e dei loro problemi con la neve mi ha fatto sentire davvero superiore. Perché NOI Cuneesi abbiamo la neve nel DNA!! :-D
POSTED ON 25 Gen 2017 IN
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Ho scattato questa foto alla fine del 2012, a Limone Piemonte. E’ la celebre Terrazza Pancani. L’avevo pubblicata senza troppa convinzione su Instagram un paio di anni fa e ottenne un certo consenso (per quanto possano contare i like e le condivisioni sui social network). Iera sera l’ho ritrovata lì e mi è sembrato giusto pubblicarla su queste pagine. Ho applicato un filtro, quasi per gioco, come se fossi su Instagram. Forse l’ho rovinata, l’ho resa eccessiva e prepotente per certi versi. Stucchevole. Pazienza, il mondo della fotografia non si perde nulla di interessante.
POSTED ON 21 Dic 2016 IN
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E finalmente è arrivata la neve. Da quando abito in Piemonte è forse il primo bianco Natale; la neve porta una quantità incredibile di fattori negativi (soprattutto per la vita di tutti i giorni) ma è bella, terribilmente bella. Crea un’atmosfera magica, da fiaba: tutto diventa più silenzioso e ovattato. Il massimo poi è la neve di notte: riuscire a percepirla per poi ammirarla attraverso i vetri della finestra (al caldo ovviamente), riuscire quasi a sentirne il rumore. Meglio ancora se il giorno dopo puoi dormire. Da qualche tempo ho puntato questo piccolo spazio nei pressi di Carrù: ho colto l’occasione della prima nevicata stagionale per capire come potesse essere completamente bianco; per vedere l’effetto che fa. E l’effetto mi piace tanto. Ci tornerò. Magari con il sole.
POSTED ON 31 Mar 2016 IN
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Per il sottoscritto l’anno solare si divide in due grandi stagioni: estate ed inverno. Non ci sono più le mezze stagioni. L’estate (detta anche stagione calda) inizia il primo Aprile e termina il 28 settembre. La stagione invernale (detta anche stagione fredda) parte il 29 settembre (mi sono svegliato e… l’inverno intorno a me) e finisce il 31 marzo. Oggi quindi è un giorno importante: basta freddo, basta temperature polari. Si inizia a respirare, niente più giacca pesante. E cosa c’è di meglio di una bella immagine invernale per concludere il periodo ‘polare’? Ho scattato questa foto pochi giorni fa, all’alba. Ho allungato la strada, già da qualche giorno volevo passare in regione Cavanero: avevo intuito che la nevicata avrebbe prodotto spunti fotografici interessanti. E l’albero solitario nella neve ha sempre il suo fascino. E’ una foto semplice, lineare. Ma è proprio quello che cercavo per dire addio all’inverno.
POSTED ON 16 Mar 2016 IN
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Ho pubblicato pochi giorni fa una foto molto simile: una strada e la neve tutta intorno. Ma quella era una foto vecchia, questa invece è fresca di giornata. Oggi mi sono alzato un po’ prima del solito: le previsioni davano neve e avevo paura di rimanere bloccato. In realtà nevicava si, ma non ancora in modo deciso. Ho colto l’occasione della sveglia presto per scattare qualche foto; ho scelto una strada secondaria per evitare il traffico, ho aspettato di trovare un panorama interessante, ho fermato la macchina e sono sceso per fotografare. Nel silenzio. Nevicava già forte, una neve ghiacciata: ho dovuto quindi accellerare i tempi scegliendo ISO mediamente alti per evitare il mosso. Ho scattato a 1/20 senza stabilizzatore, ma ho la mano ferma. :) A mente fredda avrei dovuto aprire maggiormente il diaframma, in questo modo però si vede però il movimento dei fiocchi nel cielo, che non guasta. Non ha ancora smesso di nevicare.
POSTED ON 11 Mar 2016 IN
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E poi ti ritrovi sulla strada, in mezzo al nulla più assoluto. Il cielo è grigio, fa un freddo cane e nevica. Nevica tantissimo. Non sai dove stai andando e non sai dove devi andare. Metti la freccia anche se non c’è nessuno, fermi la macchina sul lato destro della strada, spegni il motore e osservi la situazione: l’asfalto si sta velocemente colorando di bianco e la neve non smette di scendere dal cielo. Con un gesto lento prendi lo smartphone, sullo schermo c’è ancora il navigatore: evidentemente non è passato molto tempo dall’ultima verifica. Cerchi di comprendere la tua posizione: non sei troppo distante da Carrù, ma in queste condizioni risulta davvero difficile muoversi. Ma chi te l’ha fatto fare? Certo, non sbagliare l’uscita dell’autostrada ti avrebbe risparmiato tempo e fatica. Prendi la bottiglietta di plastica, hai sete. Sposti la mano sinistra sul tasto dedicato e fai scendere lentamente il finestrino. Il silenzio è clamoroso, quasi irreale. Pensi che ieri sera eri ancora a Milano con un misto di nostalgia e stupore. E’ tutto bianco. Provi a mettere fuori il naso ma la temperatura esterna ti sconsiglia l’operazione. Sei sorpreso dalla tua stupidità. Pensavi forse di essere ai Caraibi? La neve inizia ad entrare nell’abitacolo e si appoggia sulla parte interna della portiera. Premi il pulsante e fai alzare velocemente il vetro. Sei al sicuro adesso. Decidi di ripartire, fai girare la chiavetta e senti il rumore del motore. Ti senti quasi sollevato da quel rumore. Istintivamente metti la freccia e contemporaneamente scuoti la testa. Togli molto lentamente il piede dalla frizione, la macchina si muove piano. C’è ancora più neve sulla strada.
Una storia
inventata, un momento di lucidità estrema. Un
gioco collegato ad una fotografia, una mia fotografia: un modo come un altro di immaginare la realtà, di immedesimarsi in situazioni non troppo lontane dalla vita quotidiana di ognuno di noi.
POSTED ON 1 Mar 2016 IN
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POSTED ON 19 Feb 2015 IN
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Oggi l’atmosfera qui è qualcosa di fantastico. Il cielo si confonde con la neve. È un po’ triste e malinconico ma davvero affascinante.
POSTED ON 15 Mar 2014 IN
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POSTED ON 6 Dic 2013 IN
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