Strane Storie sulla spiaggia

POSTED ON 13 Mag 2016 IN Beach     TAGS: clouds, sea, sky

Strane storie sulla spiaggia

Devo ammettere che trovare il titolo a questa foto non è stato facile. Ho fatto un po’ fatica. Un titolo più pertinente potrebbe essere: strano gruppo di persone che parlano sulla spiaggia, in inverno, sedute su un tronco d’albero. E avrebbe anche un senso, anche perché è proprio quello che si vede nella foto. Però sarebbe davvero troppo lungo e il titolo non deve essere la descrizione dettagliata dell’immagine. Non sempre comunque. Ho scattato questa foto sulla spiaggia di Spotorno, era il primo pomeriggio di un sabato di gennaio e mentre camminavo sulla passeggiata ho notato questo situazione un po’ particolare, decisamente fotografica. Ho fatto finta di niente e fischiettando sono sceso sulla spiaggia; ho cercato di non farmi notare (con discreti risultati) e ho scattato alzando leggermente gli ISO per evitare un tempo troppo lento. Mi piace molto e, se non fosse scattata in spiaggia, potrebbe essere una foto davvero molto street. Posso definirla una foto beach. :)

One against the sea

POSTED ON 13 Mag 2016 IN Landscape     TAGS: clouds, sea, winter

One against the sea

Il giallo è il colore con il quale evidenzio le foto interessanti in Lightroom. Sono tutte foto che hanno potenzialità, magari da sviluppare, e che un giorno non troppo lontano potranno entrare a far parte di questa collezione. Attualmente la categoria ‘Yellow’ consta di 209 foto e sono troppe, devo ridurre. Questa è una foto prelevata direttamente dall’inverno 2015, la spiaggia è quella di Spotorno. Mi ricordo il freddo, il vento; pioveva a tratti. Questo strano palo piantato nella sabbia è stato il mio modello per diversi minuti: ho scattato 14 foto prima di riuscire a trovare l’angolazione giusta. E questa linea dell’orizzonte quasi centrale è il risultato finale. Ma io adoro la linea dell’orizzonte centrale.

Green between the lines

POSTED ON 6 Mar 2016 IN Landscape     TAGS: lighthouse, sea, clouds

Green between the lines

Devo ammettere che il faro del molo lungo di Oneglia esercita sul sottoscritto una forte attrazione. Ma più probabilmente è l’idea stessa del faro, l’idea dell’ultimo baluardo, dell’ancora di salvezza ad emanare quell’aura che da sempre affascina l’uomo. Questa foto risale a quasi due anni fa (20 Aprile 2014), l’avevo segnata in viola (nel mio processo Lightroom il colore Viola indica una foto meritevole di attenzione) per inserirla in queste pagine, ma poi altre cose hanno preso il sopravvento. E non mi ricordavo un cielo così cupo ed arrogante; ricordo però molto bene il freddo ed il vento gelido, clima insolito per un pomeriggio di fine aprile ad Imperia. Di questa foto mi piacciono molto le linee diagonali che vanno ad incrociarsi in direzioni opposte: le estremità del cielo nuvoloso e le linee geometriche del molo. Ed il verde del faro (leggermente saturato) a risaltare nella battaglia.

Redwalker in Mondello

POSTED ON 27 Dic 2015 IN Beach     TAGS: clouds, sea, sky

Redwalker in Mondello

Se dovessi scegliere una foto preferita della mia vacanza in Sicilia non avrei esitazioni. E’ questa. Domenica mattina. Nella notte un violento acquazzone aveva creato seri problemi a tutta la costa Nord della Sicilia, Palermo compresa. Siamo arrivati a Mondello relativamente presto, le strade erano allagate e la circolazione difficoltosa. Pioveva a tratti, anche con una certa violenza, ma il sole iniziava a spuntare in mezzo alle nuvole. Ad un tratto noto questo ragazzo camminare sulla spiaggia allagata; ho cercato parcheggio (cosa che a Palermo scoprirò non essere poi così importante), sono sceso velocemente dalla macchina e ho inseguito quel giubbotto rosso (perfetto in questo tipo di fotografia) che correva sulla spiaggia con i suoi cani. Il momento era meraviglioso: il vento abbastanza forte, pioveva ad intermittenza, l’acqua della tempesta notturna aveva coperto quasi completamente la sabbia e sulla spiaggia non c’era anima viva. Solo Dario (scoprirò dopo il suo nome) e i suoi bellissimi cani. Ho scelto di posizionare la linea dell’orizzonte in centro perché l’immagine è divisa in tre parti: il cielo, il mare e la spiaggia allagata. Questo è il mio prototipo di foto perfetta: ci sono un mare bellissimo, le nuvole, la spiaggia sabbiosa, una persona ed è minimale. Avessi voluto costruirla probabilmente non sarei riuscito altrettanto bene.

Riserva dello Zingaro in pittura

POSTED ON 26 Dic 2015 IN Landscape     TAGS: silver, sea, clouds

Zingaro #10Zingaro #11

Ancora due foto della Riserva dello Zingaro. Le ultime due. Probabilmente le mie preferite. La prima è un bianconero molto contrastato che ho scattato dalla spiaggia; la seconda è l’ultima foto della giornata con il treppiede all’uscita dalla riserva. Mi piacciono per i colori e per i non colori (arrivati dal foto-ritocco) che rendono le due immagini decisamente suggestive e, scusate l’esagerazione, anche un po’ poetiche, quasi pittoriche. Ascoltavo qualche giorno fa un’intervista a Gianni Berengo Gardin e in punto preciso critica questa tipologia di foto (riporto più sotto le sue parole) che lui definisce fotografia d’arte. Per l’anno prossimo spero di mettere un po’ da parte questa tipologia di fotografia ‘inutile‘ per dedicarmi maggiormente alla fotografia di documentazione, di reportage.

Io non sono un artista. Non ci tengo assolutamente a passare per artista. Oggi i giovani fanno le cosiddette fotografia d’arte che a me non interessano perché copiano quello che hanno fatto i pittori con 50-100 anni di ritardo. A me interessa la foto di documentazione perché il vero DNA della fotografia è la documentazione. (Gianni Berengo Gardin)

Riserva dello Zingaro

POSTED ON 21 Dic 2015 IN Landscape     TAGS: travel, sea, clouds

Zingaro #01

Ho avuto la fortuna (ma non solo fortuna) di visitare la Riserva dello Zingaro in una bellissima giornata di inizio Ottobre. Il sole era caldissimo, il mare calmo e azzurro, pochissima gente (in Estate credo sia un massacro); siamo anche riusciti a fare il bagno e per il sottoscritto è un evento raro anche ad Agosto. La Riserva naturale orientata dello Zingaro si trova in provincia di Trapani, nei comuni di San Vito lo Capo e Castellammare del Golfo ed è qualcosa di incantevole.

Riporto da Wikipedia: “Nel 1976 erano già iniziati i lavori per la costruzione della litoranea Scopello-San Vito Lo Capo, ma in seguito ad una serie di iniziative del mondo ambientalista, culminate in una partecipatissima marcia di protesta che ebbe luogo il 18 maggio 1980, l’Azienda Regionale Foreste Demaniali della Regione Siciliana si impegnò ad espropriare l’area dello Zingaro riconosciuta di grande interesse ambientale. Con la legge regionale 98/1981, venne ufficialmente istituita la riserva, la prima riserva naturale della Sicilia, affidata in gestione all’Azienda Regionale Foreste Demaniali”. Io credo che mai protesta fu piú giusta.

Si tratta di 7000 metri di strada costiera a picco sul mare in un parco assolutamente incontaminato di 1700 ettari. L’entrata è a pagamento e, se non ricordo male, costa 5 euro. Ben spesi e probabilmente, esempio raro, anche ben utilizzati per permettere alla riserva di continuare a vivere ed esistere. Ho scattato davvero tantissime foto usando quasi sempre il 16-35, treppiede e polarizzatore. Dal punto di vista fotografico la riserva è una scoperta, ad ogni angolo si possono trovare spunti interessanti e per gli amanti della fotografia di landscape è un paradiso. Ho scelto 11 foto (9+2) che credo rendano bene l’idea di cosa ci si possa aspettare visitando la Riserva dello Zingaro.

Zingaro #02Zingaro #03Zingaro #04

Zingaro #05Zingaro #06

Zingaro #07Zingaro #08Zingaro #09

Scala dei Turchi

POSTED ON 6 Nov 2015 IN Landmark, Landscape

Scala dei Turchi #01

La Scala dei Turchi è una scogliera a picco sul mare nei pressi di Porto Empedocle. E’ molto particolare: è costituita di marna, una roccia sedimentaria di natura calcarea e argillosa, con un caratteristico colore bianco puro. E’ bellissima. Ci sono passato quasi per caso una mattina post-temporalesca: ne sono rimasto affascinato. Per arrivarci bisogna scendere per una lunga scalinata e poi percorrere un tratto di spiaggia; quel giorno abbiamo dovuto anche camminare sulle acque per evitare di soccombere all’alta marea. Dal punto di vista fotografico è una meraviglia, sia da lontano che da dentro. Ho avuto la fortuna di trovare un cielo molto scenografico che mi ha aiutato non poco: il sole del mattino filtrava attraverso le nuvole creando una luce ed un’atmosfera pazzesche. Le poche persone presenti (era un giorno infrasettimanale di inizio ottobre) si guardavano intorno come estasiate. Ho scattato sempre a f/8 tranne nella quarta foto nel quale ho scelto una combinazione inusuale per una foto di panorama: ho aperto il diaframma al massimo (f/2.8) mettendo a fuoco il primo piano e lasciando il bianco della Scala dei Turchi sfuocato. E’ una scelta ampiamente criticabile ma al sottoscritto piace. Se passate dalle parti di Agrigento non dimenticate di fare un salto: non ve ne pentirete.

Scala dei Turchi #02Scala dei Turchi #03Scala dei Turchi #04

Isola di Bergeggi

POSTED ON 13 Mar 2015 IN Landscape     TAGS: clouds, sea, winter, HDR

Isola di Bergeggi

L’isola di Bergeggi è un piccolo scoglio situato di fronte all’omonimo paese in provincia di Savona. E’ davvero molto complicato riuscire a fotografarla in quanto la posizione migliore non offre possibilità di parcheggio e per trovare una visione perfetta dell’isola è necessario scavalcare un guard-rail ed avventurarsi in mezzo agli scogli (e la zona è sempre molto ventosa). Ma io, come solo sanno fare i grandi fotografi, non ho desistito e con la macchina in divieto di sosta, rischiando vita ed attrezzatura, mi sono posizionato tra le rocce a sbalzo sul mare, con treppiede e filtri, in posizione perfettamente frontale rispetto all’isola. Ho scattato cinque foto con il 16-35, a cinque differenti impostazioni di luminosità (f/8). Questa immagine, ottenuta con PhotoMatix, è il risultato finale; la somma delle cinque foto. Mi vergogno un po’, ma devo dirlo: si, è un volgare accadierre (HDR).

Sunset in Sanremo

POSTED ON 1 Gen 2015 IN Landscape

Sunset in Sanremo

La prima foto dell’anno è quasi sempre scattata il primo dell’anno (su queste pagine). E invece no. Non sono riuscito a fotografare nulla il primo di gennaio (voglia zero) e quindi pubblico una foto del 20 dicembre. Dai, quasi a fine anno. Quella sera sono uscito senza nessuna velleità fotografica ma, ovviamente, con me avevo lo zaino e la reflex. Non esco quasi mai senza reflex. La mattina avevo lasciato la macchina parcheggiata sul lungomare di Sanremo in uno dei pochi parcheggi gratuiti della città. E per raggiungerla ho attraversato Corso Matteotti (la via dell’Ariston per intenderci). In una traversa ho intravisto il cielo e ho capito che il sole stava tramontando sul mare. Anzi, era già tramontato. Mi sono precipitato sulla passeggiata mare e ho scattato senza cavalletto, senza filtro, praticamente al volo. E’ un tramonto, nulla di clamoroso e nulla di nuovo. Però l’idea di iniziare il 2015 con una foto poetica mi garbava. Buon anno.

My vision of nature

POSTED ON 5 Mar 2014 IN Landscape     TAGS: Nature, sea, clouds, sky

My vision of nature

Questo articolo è stato pubblicato qualche tempo fa sul blog di ‘Dietor Cuor di Stevia. E’ il mio piccolo contributo per il mondo fotografico: molto semplice, quasi lapalissiano per certi versi. E’ già stato criticato ampiamente quindi non infierite. Spero possa piacere e magari tornare utile.

Il concetto di natura è molto variopinto. Il termine natura deriva dal latino, è il participio futuro del verbo nasci e significa ‘ciò che sta per nascere‘. Nella versione moderna è l’insieme di tutti gli essere viventi e inanimati, ma l’idea che abbiamo di natura cambia da persona a persona. La stragrande maggioranza di noi associa il termine al colore verde: un prato, una foresta, classicamente la giungla amazzonica. Per il sottoscritto il colore della natura è l’azzurro, come il mare e come il cielo. Io sono nato in Liguria, a pochi metri dalla sabbia e ho vissuto la mia ‘giovinezza’ ammirando le onde che si infrangevano sugli scogli. E quando penso a fotografare la natura il mio pensiero si rivolge quasi istintivamente al mio mare: il mio luogo di culto è la spiaggia di Oneglia, una spiaggia difficile, dura, rocciosa, malinconica, erosa dal tempo, dalle onde e dal vento. Ma è la mia spiaggia, il mio paradiso; ho scattato migliaia (si, migliaia) di foto lungo questo litorale e mai una volta sono rimasto deluso dalla meraviglia che mi circondava. Quest’immagine risale all’Aprile del 2012, il vento era fortissimo ed il mare un po’ nervoso, la classica giornata invernale di inizio primavera. Sono sceso sulla spiaggia deciso a trovare una foto decente della piccola burrasca. Non è stato facile. Non è mai facile.

Per scattare foto naturalistiche/panorami bisognerebbe seguire una serie di accorgimenti base. Innanzitutto si deve scegliere il momento opportuno: il sole è un nostro alleato e mai un nemico da affrontare. L’ideale è quasi sempre l’alba. L’alba permette di fotografare con la luce perfetta, con il cielo limpido e talvolta porta effetti atmosferici interessanti. Il grosso difetto dell’alba è che tendenzialmente arriva troppo presto (soprattutto in estate) e costringe a levatacce assurde. In caso di fotografi dormiglioni esiste anche la possibilità del tramonto: prima che il sole scenda dietro all’orizzonte (anche diverse ore prima) ma anche qualche minuto dopo. In questo caso il tempismo è decisivo e sarebbe opportuno conoscere bene il luogo che si vuole riprendere: basta sbagliare la posizione e la fotografia più bella della nostra vita (si, forse sto esagerando) potrebbe sfuggire davanti ai nostri occhi.

E poi c’è la questione dell’attrezzatura. Si può riuscire a scattare una meravigliosa foto landscape anche con una compatta, ma certamente l’utilizzo di sensori e obbiettivi di qualità facilita il nostro compito. Nel caso specifico il grandangolare, quindi un obbiettivo con un’ampia apertura focale, è fondamentale: parliamo di robe come 14mm (addirittura eccessivo), ma tutte le misure che vanno dal 16 al 35 possono essere utilizzate con ottimi risultati. Ovviamente il mio riferimento sono le reflex 35mm: se la dimensione del sensore è inferiore, cambieranno i parametri e la focale dovrà essere ridimensionata.

Abbiamo la luce giusta e l’obbiettivo giusto. Questo è un ottimo punto di partenza, non ci sono scuse. Un altro paio di accorgimenti: in una foto naturalistica l’immagine deve essere a fuoco. Ci sono varianti creative, ma se la nostra foto è corretta da questo punto di vista nessuno potrà criticarci. Per ottenere ciò è necessario chiudere il diaframma, non esistono altre possibilità. E quando intendo diaframma chiuso parlo di almeno f/8, meglio ancora f/11. Non ho scelto due aperture a caso: praticamente tutti gli obbiettivi hanno la resa migliore proprio vicino a questi due parametri. Si potrebbe chiudere ulteriormente (f/16 oppure f/22), ma avremmo una perdita di qualità dovuta alla diffrazione e sorgerebbe anche un ulteriore problema: dando per scontato che stiamo scattando a iso 100 (per evitare il rumore) l’esposimetro potrebbe richiederci un tempo di scatto moooolto lento e scendendo sotto certi limiti (personali) il rischio di foto mossa diventerebbe alto; ecco che entra in azione il miglior amico del fotografo: il treppiede. Il treppiede ci permette di scattare con tempi di scatto più bassi e questo garantisce la possibilità di chiudere il diaframma e di ottenere foto perfettamente nitide. Bisogna sempre portare un cavalletto, meglio se stabile e solido, insieme alla propria attrezzatura.

Per ottenere ottime foto naturalistiche c’è anche un’ultima aspetto da valutare: l’utilizzo dei filtri. L’arrivo del digitale ha permesso di sostituire in post-produzione una grande quantità di filtri che ormai sono inutili, ma due non possono essere sostituiti. Il filtro polarizzatore è un must have : elimina i riflessi e garantisce una maggiore saturazione dei colori. Non esiste fotografo che non utilizzi un polarizzatore (quando serve). E poi in ultimo, ma non certo meno importante, il filtro Neutral Density. A cosa serve? In poche parole permette di ridurre la quantità di luce che passa attraverso l’obbiettivo e di conseguenza di diminuire la velocità di scatto. Avete presente le foto in cui l’acqua in movimento prende quella forma lattiginosa e biancastra? Ecco, sono ottenute con tempi di scatto lentissimi grazie ad un filtro ND.

Ma torniamo alla foto in alto. L’ora era quella giusta, le 6 del pomeriggio. Non ho scelto l’alba perché faccio parte della categoria ‘dormiglioni‘. Ho impostato la macchina foto in priorità di diaframmi scegliendo f/8, focale 24mm e un tempo veloce per fermare gli schizzi delle onde sugli scogli. C’era ancora molto sole (nonostante le nuvole) e questo mi ha permesso di fotografare a 1/320. L’orizzonte è dritto (nella foto naturalistica l’orizzonte deve essere sempre dritto) e quasi perfettamente (non ha senso, ma si usa molto, in fotografia, il quasi perfettamente) nel centro dell’immagine: questa non è mai una buona cosa, perché per regola il fotogramma andrebbe diviso in tre parti (1/3 e 2/3). In questo caso però mi piaceva (è un mio vizio) dare uguale importanza a cielo, mare e terra. Ho dovuto aspettare molti schizzi e diverso tempo per riuscire a catturare l’onda giusta (l’onda perfetta per citare Bodhi) ma credo che questa foto rappresenti in modo impeccabile la mia visione, la mia idea di natura.

The magician

POSTED ON 2 Feb 2014 IN Landscape     TAGS: sunset, nature, sky, backlight

The Magician

Il titolo di questa foto è istintivo. E’ la prima parola che mi è passata per la mente ammirando quel momento, respirando la sensazione. Perché talvolta la macchina fotografica è in grado di compiere magie, di trasformare un momento bellissimo in qualcosa di magico. E ti permette di ricordare e di rivivere emozioni, pensieri, sentimenti che altrimenti rimarrebbero in un angolo sperduto della memoria, un angolo nel quale il tuo cervello non passerà mai più se non stimolato adeguatamente con la fotografia. E questa, scusate se esagero, è magia pura.

Sunset in Portovenere [Extended]

POSTED ON 2 Feb 2014 IN Landscape

Sunset in Portovenere [extended] by Samuele Silva on 500px.com

Sunset in Portovenere [high]

POSTED ON 31 Gen 2014 IN Landscape

Sunset in Portovenere [high] by Samuele Silva on 500px.com

Fotografare il tramonto è sempre qualcosa di banale. Provate a digitare ‘sunset’ su Instagram (oppure Flickr) e verrete inondati da milioni di foto; la stragrande maggioranza inutili e anche noiose. E poi c’è una piccola percentuale, piccolissima, che merita di essere vista, forse anche ammirata. Io credo (e spero) che questa immagine possa far parte di quel piccolo ed infinitesimale insieme di foto che meritano un po’ di attenzione. Ancora Portovenere, ultima perla ad Est della Liguria: treppiede, grandangolo estremo (16mm) e filtro ND64. Per avere la possibilità di utilizzare un tempo lungo ho chiuso completamente il diaframma (f/22) e abbassato gli ISO a 50, il minimo consentito dalla legge. Questo piccoli accorgimenti mi hanno permesso di scattare con 30 secondi di esposizione per ottenere un cielo leggermente mosso ed un mare effetto seta. Un po’ di fotoritocco e la magia di Portovenere hanno fatto il resto.

Sunset in Portovenere [lower]

POSTED ON 31 Gen 2014 IN Landscape

Sunset in Portovenere [lower]

Cristiano Tempio

POSTED ON 28 Gen 2014 IN City & Architecture

Cristiano Tempio (Red)Cristiano Tempio (Blu)

Questa è la Chiesa di San Pietro, il celebre Cristiano Tempio di Eugenio Montale. E’ una sorta di meraviglia dell’Umanità. Io non riesco a rimanere insensibile come solitamente mi riesce quando sbuco (è il termina adatto) in questa piazza: c’è un’aria magica, incantata. Ho avuto la fortuna di arrivarci nel primissimo pomeriggio di un nuvoloso ma accogliente giorno d’inverno: deserto, non c’era anima viva (o quasi). Ho fotografato, ho visitato la grotta di Byron, sono entrato nella chiesa, ammirato il panorama e assaggiato il mare infinito. E infine mi sono seduto all’inizio della scalinata e ho aspettato il tramonto, nel silenzio che solo questa incredibile piazza può concedere.

Là fuoresce il tritone
dai flutti che lambiscono
le soglie d’un cristiano
tempio, ed ogni ora prossima
è antica. Ogni dubbiezza
si conduce per mano
come una fanciulletta amica.
Là non è chi si guardi
o stia di sé in ascolto.
Quivi sei alle origini
e decidere è stolto:
ripartirai più tardi per assumere un volto.

(Portovenere – E.Montale)

Palmaria [frame]

POSTED ON 27 Gen 2014 IN Landscape

Palmaria [frame] by Samuele Silva on 500px.com

La foto attraverso una cornice è un classico, un must che ogni fotografo deve avere nel suo repertorio. Era elemento fondamentale del celebre ‘Compito a Casa‘, la rubrica su Tuttifotografi curata da Filippo Crea (esiste anche un libro che ovviamente ho comprato). E quando a Portovenere ho visto la bellissima Palmaria attraverso questa oblò non ho resistito alla tentazione e ho portato a casa la più classica delle cornici: la finestra. Il tutto è reso un pelo suggestivo dalla forma dell’isola Palmaria e dal tramonto che si avvicina in lontananza. Questa foto sarebbe riuscita a passare indenne dalla forca caudina di Filippo Crea oppure il suo destino sarebbe stato inesorabilmente il cestino? A Filippo Crea (che sicuramente leggerà questo photoblog) l’ardua sentenza. :-)

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