Ancora due foto della Riserva dello Zingaro. Le ultime due. Probabilmente le mie preferite. La prima è un bianconero molto contrastato che ho scattato dalla spiaggia; la seconda è l’ultima foto della giornata con il treppiede all’uscita dalla riserva. Mi piacciono per i colori e per i non colori (arrivati dal foto-ritocco) che rendono le due immagini decisamente suggestive e, scusate l’esagerazione, anche un po’ poetiche, quasi pittoriche. Ascoltavo qualche giorno fa un’intervista a Gianni Berengo Gardin e in punto preciso critica questa tipologia di foto (riporto più sotto le sue parole) che lui definisce fotografia d’arte. Per l’anno prossimo spero di mettere un po’ da parte questa tipologia di fotografia ‘inutile‘ per dedicarmi maggiormente alla fotografia di documentazione, di reportage.
Io non sono un artista. Non ci tengo assolutamente a passare per artista. Oggi i giovani fanno le cosiddette fotografia d’arte che a me non interessano perché copiano quello che hanno fatto i pittori con 50-100 anni di ritardo. A me interessa la foto di documentazione perché il vero DNA della fotografia è la documentazione. (Gianni Berengo Gardin)