Il brigante è come la serpe, se non la stuzzichi non ti morde.
– Carmine Crocco
Il nome completo sarebbe Cattedrale di Santa Maria del Bosco e di San Michele. E’ la chiesa più importante di Cuneo, dove ha sede il Vescovo e si trova all’inizio di via Roma, nel cuore del capoluogo della Granda. E’ una foto Zenitale e devo ammettere che questa tipologia di immagini mi affascina ogni giorno di più; non sempre è consentito fotografare in luoghi sacri, ma nel caso specifico non ho trovato divieti. Ho scattato con il grandangolo a 15mm e sono cinque scatti in HDR. Non è la prima e non sarà l’ultima foto di questa tipologia.
Con questa foto (HDR) ho deciso di iniziare una serie. In realtà è una serie che ho già iniziato da tempo, da molto tempo, però oggi ho deciso di ufficializzare il tag. Il motivo trainante è On the Road e sono foto catturate dal centro di una strada, in mezzo alla strada. Del tipo che quasi sempre è necessario scattare molto velocemente. Non è certo una novità, nemmeno per me (ne ho pubblicato una pochi giorni fa), ma questo tipo di immagini esercita sul sottoscritto sempre un certo fascino. E’ difficile che io non riesca ad apprezzare una foto con queste caratteristiche. Adesso dovrò tornare a ritroso nel tempo per riuscire a trovare tutte le foto in strada: e non sarà facile.
Sale San Giovanni è un piccolo comune di quasi 200 abitanti in provincia di Cuneo, al confine fra Liguria e Piemonte. E’ considerata una delle capitali delle erbe officinali e delle piante aromatiche. E giugno è il momento migliore per fotografare le meravigliose distese di lavanda che caratterizzano questa piccola Provenza in terra di Langa. Il cielo questa volta è stato d’aiuto e mi ha permesso di scattare diverse foto interessanti. Ho esasperato toni, colori e contrasti (utilizzando anche l’arma della doppia esposizione) per riuscire ad ottenere delle foto dalle sensazioni pittoriche. Sono decisamente forzate e i puristi della SOOC avranno motivo di lamentarsi e criticare. Ma la fotografia non deve essere obbligatoriamente verità, talvolta può mentire senza doversi vergognare: in questo particolare caso è una via di mezzo fra la realtà e la mia personale visione artistica.
Sale San Giovanni è una piccola Provenza. Un angolo di Alta Langa che ogni anno regala a migliaia di visitatori un caleidoscopio di colori: carta da zucchero, verde salvia, écru. Su tutti il blu profondo della lavanda. Sale San Giovanni torna ad essere la patria delle erbe officinali e delle piante aromatiche. E dove ogni anno fioriscono distese a perdita d’occhio di issopo, camomilla, achillea, salvia, coriandolo, finocchio. Qui si coltivano da sempre.
All’epoca era stata il teatro di un cronoduello. Oggi l’Antica Pieve di Breolungi è il soggetto di un concorso fotografico organizzato da MondovìPhoto e dall’associazione Turistica Pro Loco delle Frazioni di Mondovì. E quindi dovevo partecipare. All’epoca avevo definito la Pieve come orribile, dopo averci dedicato qualche minuto in più il mio giudizio è decisamente cambiato: non è poi così male come mi era sembrata nei 15 minuti del cronoduello (nel 2012). Per scattare le foto del concorso sono andato alla Pieve tre volte: all’alba, al tramonto e nel primo pomeriggio (ma solo per scattare gli interni). Difficile trovare la luce giusta, le nuvole giuste, il momento opportuno. Per le navate ho scelto di utilizzare la tecnica dell’accadierre: credo che per fotografare gli interni di una chiesa sia quasi sempre la scelta migliore. Anche nelle foto #02 e #05 in esterno mi sono avvalso della possibile di esaltare la gamma dinamica, mentre nelle altre ho semplicemente contrastato ed esaltato dettagli e colori. Probabilmente sono caduto nella banalità della foto cartolina (evitarlo non era facile) ma è stata la strada che avevo deciso di percorrere dall’inizio. E per questa volta va bene così.
L’antica Pieve di Santa Maria in Bredolo, frazione Breolungi, Mondovì, fu il cuore religioso dell’antico Comitato di Bredolo. La sua origine può essere fissata alla fine dell’VIII secolo. Recenti scavi archeologi hanno portato alla luce numeroso materiale protostorico frammisto a ceramica ad impasto grezzo e invetriata documentando un insediamento umano risalente all’età del Bronzo finale. Le genti che si erano insediate in questo territorio appartenevano alla tribù dei Liguri Bagienni. A loro subentrarono i Romani, come risulta dalle lapidi raccolte nel lapidario, ed in seguito i Barbari. Nell’Alto Medioevo il sito divenne un luogo importante in quanto centro principale del “Comitatus Bredulensis”, di origine carolingia, che si estendeva dalla Valle Stura alla Valle Tanaro.
L’isola di Bergeggi è un piccolo scoglio situato di fronte all’omonimo paese in provincia di Savona. E’ davvero molto complicato riuscire a fotografarla in quanto la posizione migliore non offre possibilità di parcheggio e per trovare una visione perfetta dell’isola è necessario scavalcare un guard-rail ed avventurarsi in mezzo agli scogli (e la zona è sempre molto ventosa). Ma io, come solo sanno fare i grandi fotografi, non ho desistito e con la macchina in divieto di sosta, rischiando vita ed attrezzatura, mi sono posizionato tra le rocce a sbalzo sul mare, con treppiede e filtri, in posizione perfettamente frontale rispetto all’isola. Ho scattato cinque foto con il 16-35, a cinque differenti impostazioni di luminosità (f/8). Questa immagine, ottenuta con PhotoMatix, è il risultato finale; la somma delle cinque foto. Mi vergogno un po’, ma devo dirlo: si, è un volgare accadierre (HDR).
E con questa foto concludo il mio periodo ammericano. Non è una scelta casuale. E’ Times Square, la mia ultima parentesi newyorkese, forse una delle piazze (se così possiamo definirla) più celebri del mondo. Times Square è davvero particolare: luci, insegne, gente, tantissima gente, negozi incredibili, locali sfavillanti. E’ una specie di paese dei balocchi, una festa a qualsiasi ora del giorno e della notte. Per scattare questa foto sono salito in cima al palco voluto dal sindaco Bloomberg: era pomeriggio ma il tempo tendeva al brutto e quindi (per ottenere profondità di campo) ho dovuto alzare gli ISO a 400. E’ un’immagine pesantemente ritoccata nei colori e nei contrasti, esasperati all’estremo per ottenere un effetto tipo HDR; cercavo questa resa per enfatizzare le luci e l’intensità di Times Square.
Una foto di mezzo pomeriggio, nell’ora di punta del sabato. Un tocco di HDR per elevare i toni. Splendida piazza de Ferrari.