Queste foto risalgono al Novembre 2017, dal punto di vista fotografico quasi un secolo fa (è una motivazione valida per la qualità decisamente scadente di alcuni scatti). Le ho integrate con due immagini dal drone durante scattate l’inverno scorso (cogliendo l’occasione di una pausa dal Covid); da tempo pensavo di ritornare a fotografare la Madonnina, ma il tempo è tiranno e oggi probabilmente è il caso di pubblicare senza ulteriori indugi, perchè il 19 novembre la Madonnina andrà in vendita per un valore di base d’asta pari a 3,5 milioni di euro. Niente male.
Si tratta di un grande stabile da 73 mila metri cubi che dal 1962 guarda Mondovì dall’alto con la sua inconfondibile silhouette curvilinea, la costruzione più discussa della storia della città. La Madonnina, ex collegio delle Domenicane ed ex struttura di assistenza, è inattiva dal 1986 e, nonostante diversi tentativi di rilancio, è attualmente in stato di abbandono.
Sinceramente la cifra mi sembra assurda, soprattutto per la bruttezza della struttura che deturpa il paesaggio di Mondovì e del rione di Piazza; andrebbe abbattuta a qualsiasi costo, senza guardare i bilanci, per costruire un parco a disposizione dei monregalesi (e non solo). La zona è meravigliosa, la vista sulle montagne incredibile, un secondo belvedere moderno darebbe lustro alla città: non vedo grandi soluzioni alternative.
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Per una volta faccio del giornalismo in tempo reale e riesco a pubblicare la foto di un evento praticamente al volo (nel vero senso della parola). Perchè? Semplicemente perchè l’evento, cioè il volo in mongolfiera di una Due Cavalli, si è sviluppato a Beinette e sono riuscito ad immortalare l’evento seduto comodamente nel giardino di casa. In timing perfetto, e quasi senza volerlo, mi sono ritrovato con il drone in aria proprio nel momento del decollo: è stato un po’ come guardare la televisione, anche se alzando gli occhi dallo schermo avrei anche potuto intravedere la sagoma gialla della mongolfiera in volo. Bellissimo.
Questa notte è scesa la prima neve della stagione, prevista e decisamente copiosa, e ieri sera è scattata la fatidica frase: “Duman s’ausuma cun ‘la fiòca“. Un grande classico. Continua a nevicare, anche questa mattina, e ho deciso di sperimentare il drone con la neve. Non ero sicuro che riuscisse a volare invece non ha fatto una piega: pochi minuti per non rischiare, il tempo di due panoramiche del paesello e poi il rientro, bagnato come un pulcino, alla base.
Santa Bibian-a, quaranta dì e na sman-a.
– Detto popolare
Il post-Covid (anche se purtroppo non è ancora finita) mi ha lasciato qualche segno sulla pelle e nell’anima. Non è il virus il colpevole, ma il sottoscritto ha perso un po’ di smalto per quanto concerne la fotografia e, soprattutto, la post-produzione. Sono svogliato. E’ quasi un mese che non pubblico su queste pagine e forse è il caso di concentrarsi maggiormente e cambiare pagina. Fra le novità dell’ultimo periodo c’è l’arrivo in casa Silva (come se non fossero abbastanza i gingilli tecnologici) del drone più in voga del momento: il DJI Mavic Mini, 249 grammi (non uno di più) di tecnologia. Le potenzialità sono quelle che sono e la qualità fotografica non è eccelsa, tutto in proporzione al peso, ma comunque quanto basta per divertirsi e scattare qualcosa di alternativo. E questa è la prima foto di quella che potrebbe essere una lunga serie. E’ la Torre Saracena sul Pizzo di Ormea fotografata da Barchi; non conosco l’altitudine, ma dovremmo essere intorno ai 40 metri (da terra). Si riparte in volo (credo).