Riuscire a definire questo 2021 è un’impresa per chiunque, per me, che con le parole fatico tremendamente, è ancora più complicato. È stato un anno di pandemia costante e sfiancante che ci ha portato a vivere con il coltello fra i denti. Ma nonostante tutto il sottoscritto non ha mai smesso di fotografare e pubblicare. Quest’anno ho sbriciolato il mio precedente record: 248 articoli, quasi un post al giorno; non ho idea della quantità di foto ma credo sia un numero davvero notevole. Come si evince dal best of dell’anno che sta per volgere al termine le mie preferenze fotografiche si concentrano e dividono fra urbex (5 foto), landscape (5) e portrait (2). Ma come detto è un periodo particolare, provo a ritagliarmi lo spazio che mi serve e forse preferisco giocare sul terreno di casa. E di fatto nella selezione delle migliori foto sono spariti travel, street e anche il monocromatico. Il 2021 è scivolato via velocemente, con poca enfasi: ho consolidato il mio modo di intendere la fotografia, ma non credo di essere riuscito a progredire in modo significativo. Almeno questa è l’idea. Mi sono tolto però qualche sfizio: ho finalmente visitato la Val D’Orcia e sono riuscito a fotografare i famosi Triboli; addirittura due volte e mai l’avrei immaginato. Ho viaggiato per il Nord Italia alla ricerca di mete urbex inesplorate (e molte sono ancora da pubblicare), ho perfezionato la mia tecnica nel ritratto in luce flash. Spero che il 2022 possa portare un po’ di serenità, quella serenità mancata nell’ultimo biennio. Dal punto di vista fotografico vorrei ritrovare la montagna, dedicarmi a qualche escursione, vorrei inserire la fotografia macro nel mio bagaglio di esperienze e riuscire a creare foto di ritratto più concettuali e articolate. Ma soprattutto vorrei imparare a cambiare prospettiva perché mi accorgo di essere quasi sempre troppo didascalico e poco artistico. Let’s go!
Scusami ma ci credo tanto
Che posso fare questo salto
E anche se la strada è in salita
Per questo ora mi sto allenando
– Måneskin
Mi piacciono. Bravo
Bell’idea fare un Best Of personale.
Mi piacciono quasi tutte.
È una mia teoria infondata, ma personalmente trovo molto utile quanto difficile eleggere delle proprie opere come migliori di un genere, luogo o momento storico.
E comunque, da spettatore attento quale sono, avrei aggiunto anche altre due:
“PIS DEL PES” e “QUANDO MI UCCIDI, RIDI, RIDI”
Buon 2022
->Michelangelo: grazie. :-)
->Simone: Grazie della visita. Sulla ritratto di Anna concordo, però si tratta di una foto pubblicata quest’anno, ma scattata almeno un paio di anni fa. E quindi ho preferito non considerarla.