Il Castello di Marene in realtà non è un vero e proprio castello. Il nome vero è Villa Grosso di Grana, dal nome della famiglia che la fece realizzare tra il 1850 e il 1854, ed è disabitata e abbandonata da oltre cinquant’anni. Fu il conte Carlo Amedeo Grosso a volere questa particolare costruzione, uno dei pochi esempi di neogotico in Piemonte. La sua progettazione venne affidata a Luigi Formento, l’autore del tempio valdese e della chiesa di San Secondo di Torino. Fu costruito in tempo record meno di 5 anni, il suo stile neogotico presenta caratteri architettonici ibridi, in quanto miscela elementi medioevali e gotici. Nel 1904 diventò dimora del conte Vittorio Solaro di Monasterolo che nel 1920 lo rivendette a Giuseppe Davico, proprietario di un’importante catena di alberghi di lusso in Italia ed in Francia. Dopo varie vicissitudini passò ad una società, che poi fallì, d’altronde le spese di condominio non dovevano essere irrisorie.
La proprietà si estende su tre piani per 1087 metri quadrati, con sei camere da letto, 25 locali compresi alcuni saloni di rappresentanza, e un parco di tremila metri quadrati. La notizia è che il Castello di Marene, al quarto tentativo, è stato venduto all’asta per la misera cifra di 650 mila euro. Non è ironico, la cifra è veramente misera se pensiamo al valore intrinseco della Villa, certo ci sono tante considerazioni da fare e, soprattutto, riportarlo al suo massimo splendore non sarà un’impresa semplice. Auguri.
Chi devo interpellare per visitarlo?
Io ho contattato pure il comune di Marene, ma non mi ha dato risposta nessuno.