Sono nel palazzo della Nital a Moncalieri, una bellissima struttura moderna di cemento, vetro e acciaio (e fotografia). Nel palazzo c’è anche un giardino, un specie di cortile interno. Sto salendo le scale e mi giro versi la vetrata per dare un’occhiata all’esterno e, con mia sorpresa, vedo due ragazze sedute su sgabelli colorati che parlano e sorridono. Un’immagine davvero particolare, perché non mi aspettavo di trovarle lì. Poco prima, il giardino era vuoto e l’accesso a quel luogo non è proprio per tutti. Vederle lì, come se fossero in un bar, ma senza in realtà esserlo, mi ha sorpreso. Ho deciso di cogliere l’attimo, la situazione mi sembrava intrigante, mi sono avvicinato al vetro con il mio 85mm e ho scattato (cambiando le impostazioni al volo) cercando di includere nella scena un pezzo della vetrata per far comprendere meglio la posizione e lasciare un’idea di scatto rubato. E’ un’immagine che mi piace perché trasmette un’idea piacevole, di tranquillità e rilassatezza. Penso che valga la pena condividerla.
C’è questo amico che da qualche tempo è diventato un fotografo di strada itinerante, con la sua macchina analogica, a forma di parallelepipedo, gira le piazze, le feste, gli eventi e ritrae ai sali d’argento le persone che riescono a rimanere ferme davanti al suo obbiettivo (Nkkor W 210mm f/5.6) per almeno due secondi (la carta fotografica è addirittura 3 ISO). Questo genere si definisce Fotografia Minutera, lui si chiama Massimo Dadone, ed è un vero appassionato di fotografia vintage (che non passa mai di moda); spiega ai bambini (ma anche agli adulti) la sua magia e forse, per chi non conosce il processo che permette di scrivere con la luce, è davvero una magia. Oggi pomeriggio l’ho incontrato ai mercatini di Natale di Carrù mentre fotografava la presidente di MondovìPhoto. Non potevo lasciarmi sfuggire l’occasione di raccontare una bella storia.