

A margine della PhotoMarathon torinese ho scelto di passare un po’ di tempo alla fiera del Disco. È una sorta di raduno di appassionati che si svolge in piazza Madama Cristina a Torino dal 2002: non esistono date precise, ma l’evento si consuma ormai tutti gli anni, più volte l’anno.
E’ un’apoteosi di vinile, dischi, cd con tutto il meglio della musica degli ultimi 100 anni.
Ero certo che avrei trovato spunti interessanti e magari qualche foto per la competizione fotografica. In realtà nessuna foto si adattava ai temi della maratona (solitamente fotografo prima e poi cerco di comprendere il tema), ma la fiera del disco è stata di grande ispirazione e in pochi minuti sono riuscito a portare a casa tantissimi scatti interessanti. E poi ho osservato e ammirato qualcosa di vero e autentico, e io adoro il sacro fuoco della pazzia che viene alimentato senza interruzione dalla forza della passione. E fra queste bancarelle e fra questi dischi di passione ne ho trovata davvero tantissima.









Anche quest’anno il comune di Murazzano ha organizzato il concorso fotografico “Vivere Murazzano“. Il tema del 2023 era molto bucolico, ma comunque intrigante: Vita in Campagna.
Murazzano è una terra ricca di tradizioni artigianali e concentrare l’attenzione sui lavori manuali permette di mantenere viva l’autenticità di attività come la produzione del vino, la lavorazione dei campi con il bestiame e la produzione casearia.
Tramite alcuni amici in comune ho contattato Matteo Pelleri, titolare dell’azienda agricola Lorenzo: Matteo è giovanissimo e ha ereditato dal papà la passione per l’allevamento e la campagna. E’ stato molto gentile, mi ha ospitato per un paio d’ore nella sua azienda e io (il più trasparente possibile) ho registrato la sua attività lavorativa scegliendo di utilizzare l’obbiettivo classico del reportage, ovviamente sto parlando del 35mm. Ho scelto 3 foto per partecipare al concorso: la foto di copertina ha ottenuto il secondo premio assoluto e verrà esposta (in dimensioni importanti) nella piazza principale di Murazzano per un anno. Io in realtà preferivo la terza, ma capisco la scelta della giuria: l’allevatore che accarezza con affetto i suoi animali è sempre una foto d’impatto.

