Prosegue imperterrita, e senza soluzione di continuità, la tradizione del post natalizio. Ma quest’anno si torna all’antico: niente urbex, niente dettagli. Dopo 9 anni è ancora protagonista la mia Alice, questa volta senza il pensiero di Babbo Natale, ma con la frenesia natalizia di sempre. Per l’occasione la foto è scattata nel nuovo studio fotografico che ho allestito a Mondovì, con sfondo caratteristico, slitta vintage e neve farlocca (che non sono ancora riuscito a debellare). Sarà un Natale alternativo, un po’ divisi e un po’ no, ma si diventa grandi sempre sotto l’egida del tempo che passa, foriero di nuove emozioni e di nuove esperienze. E il nostro più sincero augurio per un bellissimo e felice Natale.
Forse è l’inizio del nuovo anno che porta novità, ma in questo periodo mi torna sempre la voglia di giocare (il titolo ha un doppio significato) con le ottiche vintage. E durante una gita -veloce- sulla spiaggia di Pietra Ligure ho deciso di portare con il me il meraviglioso Takumar 135mm F/2,5 Super-Multi-Coated: ovviamente mi riferisco alla seconda versione, quella più ricercata (e costosa) per via delle sue elevatissime prestazioni ottiche. Molti fotografi esperti concordano infatti nel dire che questo modello (a 6 elementi) sia il miglior 135mm mai prodotto. In realtà, nonostante l’altissima qualità, credo che le ottiche moderne abbiano (sotto certi aspetti) una resa migliore; diciamo che se restringiamo il campo alle ottiche che possiamo definire vintage è chiaro che la definizione miglior 135 mai prodotto assume un significato più reale. E per provare un’ottica antica non potevo che scegliere un soggetto decisamente più giovane (differenza di età circa 40 anni): peccato che la modella, allegra e sbarazzina, fosse in vena di correre sulla spiaggia e fotografare con il 135mm a fuoco manuale una bambina che corre senza mai fermarsi non è proprio un gioco da ragazzi. :-)