contatore gratis
The GuestZ
POSTED ON 9 Dic 2020 IN Concert     TAGS: rock

The Guestz /03The Guestz /04

The Guestz /01

Sono passati 14 anni dal quel 9 dicembre 2006. Me l’ha ricordato l’amico Jonna con un topic su Facebook. Quel giorno ero a Roma a fotografare l’esordio dei The GuestZ, serata assurda al Linux Club. Le immagini dell’epoca sono terribili, scattate con il 28-135 F/4-5.6 e sono foto che adesso rifarei in modo totalmente diverso: il locale era buio, praticamente nero, e scattai tutta la sera con il flash on camera. Roba da pazzi. E poi il formato verticale, penso sia stata l’ultima volta della mia vita (adesso esagero). Ma è un ricordo fantastico nonostante la pochezza tecnica e di attrezzatura. Grazie Jonna, Aloha!

The Guestz /05The Guestz /06The Guestz /08

The Guestz /02The Guestz /07

La leggenda cominciò esattamente 14 anni fa!
Testimoni dell’evento: Samuele che immortalò le nostre facce quasi sbarbatelle con degli scatti magnifici!
Anche la Toscana aveva la sua delegazione con Rosa Facino (aka Viperonzi) e la Cavoli appena maggiorenne si affacciava sul mondo degli adulti.
L’età media di 27,6 anni della band (il nostro drummer Mattia ci faceva sentire ancora più giovani), anche se io e il MimmoGod Domenico eravamo già trentenni e pure conviventi!
Montagne di aneddoti, episodi imbarazzanti, cose che forse un giorno si potranno raccontare.
Il tutto gelosamente custodito e amministrato dal nostro Deus ex machina Roberto.
Abbiamo resistito a matrimoni, prole, coronavirus e con l’ingresso del nuovo drummer Armando, che si è integrato perfettamente con la nostra visione hard rock, siamo riusciti anche a pubblicare un disco intero dopo il primo clamoroso Ep del 2008.
Oggi probabilmente, rispetto a 10 anni fa, “contamo come er due de coppe quanno regna bastoni”, ma tutto quello che abbiamo fatto, lo abbiamo fatto da soli e soprattutto non abbiamo cacciato un centesimo per suonare nelle situazioni più o meno prestigiose.
Gli unici aiuti sono stati quelli dei fans e degli amici, che hanno creduto in noi e si sono divertiti a suonare con noi come il Pollastri e produrre con noi il nostro pugno di canzoni Christian e Danilo! ❤️
La leggenda continua e continuerà!
Up The GuestZ! 🎼

The Guestz /09The Guestz /10The Guestz /11The Guestz /12

Sabato sera sono andato, come promesso al mio amico Jonna, al LinuxClub a vedere i “The GuestZ”. Vedere, ascoltare e ovviamente fotografare. A loro piace il “ROCK N ROLL FRACICO!!” e si ispirano a “All the GOOD hard rock, from AC/DC to ZZ Top; pork meat & castles wine”. Belli potenti; Jonna poi non è cambiato. E’ passato più di un anno dalla prima e ultima volta. Ma lui è sempre molto ALOAH!”
J-Ax e Articolo 31 @ Wake Up
POSTED ON 18 Set 2019 IN Concert     TAGS: rap

J-Ax #12

J-Ax #02J-Ax #03J-Ax #04J-Ax #05

Sono passati 25 anni, ma J-Ax sembra non sentirli. A conclusione del live nel ringraziare i compagni di viaggio con una dichiarazione che tra lo slang militare di chi ha ancora fatto la “naja” e la dotta citazione (ad Anna Magnani, ndr) l’artista li ricorda uno ad uno, come “tacche” da incidere sul muro, che hanno scandito i suoi 47 anni e di cui andar fiero, per ognuna di loro. Il live presentato a WakeUp è stato una lunga regressione temporale, suddivisa in due parti: la prima dal 2009 al 2018 a raccontare la propria carriera da solista; la seconda dall’uscita di Strade di Città (1993) in poi con il supporto del fido dj Jad.

J-Ax #01J-Ax #15

Un percorso fatto di tutte le più importanti hit dell’artista, dalle più recenti (gli anni di Fedez e dei Comunisti col Rolex) a quelle cantate dai fan della prima ora (Tranqui Funky, Funkytarro, Domani, Ohi Maria), inframmezzato con lanci video che scandivano la Storia più importante degli ultimi 25 anni, tra il faceto (alcune pubblicità o momenti topici della TV, come la nascita del GF) ed il serio (artisti mancati come Avicii o Amy Whinehouse, o fatti di cronaca, come gli attentati di Parigi).

J-Ax #06J-Ax #07J-Ax #08

J-Ax #09J-Ax #10

J-Ax offre al suo pubblico così un lungo percorso talvolta un po’ autoreferenziale – ma, lo dice anche lui, “concedetemi il vezzo di festeggiarmi e nutrire il mio ego” – nella sua musica e nella cultura pop del nostro Paese. La gente apprezza, balla e applaude, in una occasione che si trasforma così in un momento di festa collettiva.

J-Ax #11J-Ax #13J-Ax #14

Il finale, dopo aver presentato la band (con un ottimo, e ringiovanito, Paolo Jannacci), mostrato la bellezza del graffito che nelle 2 ore e più di concerto il writer Raptuz ha disegnato (e che verrà messo all’asta per beneficienza insieme a tutti gli altri creati durante il tour) e ringraziato gli artisti saliti sul palco prima di lui – si segnala un convincente e coinvolgente live tutto raggaeton e ballo dei Boomdabash -, non può che essere con la hit del 2019 Ostia Lido in un collettivo abbraccio nazional-popolare.

Foto di/Photo by Samuele Silva – Parole di/Words by Viter Luna & CULTURECLUB51.

Boomdabash @ Wake Up
POSTED ON 16 Set 2019 IN Concert     TAGS: rock

Boomdabash #17Boomdabash #11

La settimana appena trascorsa è stata davvero strana. E’ iniziata domenica mattina con un evento tragico per qualsiasi fotografo: mi è caduta la macchina fotografica (mentre era sul treppiede) e si è frantumato lo schermo (che in quel momento era aperto e larghissimo). Colpa mia, molto self-control, una serie minima di improperi, ma fortunatamente la macchina non ha subito ulteriori traumi: in poche parole funziona, ma non posso visualizzare le immagini e il menù. Domani parte per l’assistenza. Ho quindi preso momentaneamente in prestito una fantastica Canon EOS 77D (che mi ha sorpreso per la qualità delle immagini nonostante sia APS-C), che ho affiancato per due giorni alla mia macchina senza schermo. Nel mentre mi sono giocato una notturna con la luna piena, un matrimonio, un battesimo e per finire due concerti. Giusto per non farmi mancare nulla. Il primo di questi concerti è quello che vedete in queste immagini: i Salentini Boomdabash live al Wake Up di Mondovì. Bellissimo spettacolo, musica ad altissimo livello (anche sonoro), grande pubblico, luci fantastiche e hit estive. E un po’ di sano orgoglio terrone: perchè loro sono orgogliosi di esserlo e amano la loro meravigliosa terra. E dopo esserci stato un paio d’anni fa non posso certo dargli torto.

Boomdabash #01Boomdabash #02Boomdabash #10

Boomdabash #08Boomdabash #09

Boomdabash #03Boomdabash #04Boomdabash #05

Boomdabash #06Boomdabash #07

Ti aspetterò
Perché sei tu che porti il sole
E non c’è niente al mondo
Di migliore di te
Nemmeno vincere un milione

Boomdabash #12Boomdabash #15Boomdabash #16

Boomdabash #13Boomdabash #14

Nada Malanima @ Attraverso Festival
POSTED ON 10 Set 2019 IN Concert     TAGS: pop, silver

Nada #02

Nell’anno del signore 1997 (si, 22 anni fa) ero in galleria al Teatro Ariston in Sanremo per assistere al Premio Tenco. Fu un’edizione straordinaria: ero andato per ammirare Gianna Nannini (semplicemente fantastica) e mi ritrovai ad ascoltare Fabrizio De Andrè e Francesco Guccini. Quella sera mi innamorai (musicalmente) di Nada. Era il periodo del NadaTrio e, accompagnata da Fausto Mesolella (chitarra) e Ferruccio Spinetti (contrabbasso), interpretò in modo straordinario alcuni pezzi del suo repertorio: io rimasi assolutamente incantato da Come faceva freddo, scritta da Piero Ciampi nel 1974; quella performance mi è restata impressa nella mente a fuoco. E sabato 31 Agosto, a Novello, sono tornato ad ascoltare “Il pulcino del Gabbro“: ancora oggi, dopo oltre 50 anni di carriera, è semplicemente straordinaria, la sua voce e la sua presenza scenica hanno pochi eguali in Italia. Grandissima artista.

Nada #01Nada #03Nada #04

Anche le finestre avevano un cuore
c’era una porta che faceva rumore
e mentre lui moriva d’inedia
lo scongiuravo dall’unica sedia
come faceva freddo
com’era bello che lui fosse lì
apro una porta sei piani di scale
ci sono i suoi quadri ma lui non c’è più

Subsonica @ Wake Up
POSTED ON 8 Set 2019 IN Concert     TAGS: rock

Subsonica #04

Avevo già fotografato i Subsonica a Mondovì (nel 2015), ma l’occasione di tornare ad ascoltarli durante il Wake UP era ghiotta e non me la sono lasciata sfuggire. Il palco dell’evento è qualcosa di pazzesco, stupendo e gigantesco: il più grande mai installato a Mondovì e per gli abitanti della zona è qualcosa da celebrare. Il primo freddo di fine estate è appena arrivato, c’è tantissima gente e anche Samuel indossa una felpa per ripararsi dalla temperature rigide del settembre monregalese. Quest’anno l’evento non è più al coperto come gli anni scorsi e guardando il cielo di questi giorni è un po’ un azzardo. I Subsonica si presentano con il loro classico sound, le canzoni più celebri (al sottoscritto Lazzaro piace un botto) e con un manifesto politico (della durata di qualche minuto) di chiara matrice comunista (da pronunciare con la voce e il tono di Fantozzi: “Scusi Sire, ma non mi vorrà mica dire che lei, scusi il termine sa: COMUNISTA”) che il pubblico apprezza solo in parte. Io, per esempio, l’ho apprezzato. E’ stata una toccata e fuga, sono arrivato a metà concerto, ho scattato per 4 canzoni (circa 300 foto) e sono scappato; questa è, ovviamente, una selezione delle migliori.

Subsonica #05Subsonica #06

Subsonica #12Subsonica #02Subsonica #03

Subsonica #10Subsonica #11

Subsonica #07Subsonica #08Subsonica #09

Musica e Fotografia
POSTED ON 4 Feb 2019 IN Concert, Reportage     TAGS: event, superwideangle, wideaperture

Musica e Fotografia

Ieri pomeriggio, nella chiesa sconsacrata dei Battuti Bianchi (o del Gonfalone) a Fossano, si è tenuto un evento straordinario: un incontro fra musica e fotografia organizzato dalla Fondazione Fossano Musica, con il patrocinio dell’Associazione Fotografica MondovìPhoto e di progetto HAR.

Un moderno utilizzo del poema sinfonico, una composizione estemporanea di ampio respiro, in più movimenti, che sviluppa musicalmente un’idea ispirata ad un insieme di immagini fotografiche opportunamente selezionate.

Fra queste immagini fotografiche opportunamente selezionate anche qualche opera del sottoscritto. Durante l’evento si è parlato molto di arte e del connubio fra musica e fotografia, ma io credo che troppo di frequente si parli di arte e fotografia a sproposito: la parte artistica nella fotografia è davvero minima e quasi sempre coincide con tecnica e colpo d’occhio. Non posso negare che in senso lato la fotografia è una forma d’arte, una sorta di genio, una attitudine naturale a produrre opere di interesse artistico semplicemente osservando in modo diverso dal comune. Ma quando si parla di arte oggi s’intende quasi sempre un’opera di alto contenuto estetico, che concerne un livello di bello molto elevato. E non tutta la fotografia ha questo livello di bello, molte volte è mera rappresentazione della realtà, una straordinaria e stupefacente rappresentazione del mondo. Ma nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di qualcosa di diverso da quello che comunemente viene inteso come arte.
E quando mi sento definire artista (e capita, incredibile, ma capita) mi viene da sorridere: sono davvero molto lontano dal concetto comune di arte, nella mia fotografia vedo un insieme di pixel incrociati e modificati in modo che può risultare, in rari casi, armonioso. Ma non è arte, è semplice rappresentazione personale e digitale di persone/cose/momenti/luoghi.

No great artist ever sees things as they really are. If he did, he would cease to be an artist.
Oscar Wilde

Quando sono entrato nella chiesa dei Battuti Bianchi per l’allestimento della mostra ho subito pensato a come fotografare l’evento. Dall’alto, con il 14mm per una visione completa e perfetta della sala. Ho chiesto l’autorizzazione per salire al piano superiore (non ho idea di come possa definirsi) e ho scattato a tuttaapertura (ISO 1600) dal centro perfetto. Ed è proprio come l’avevo immaginata, ed è una cosa rarissima: immaginare e realizzare.