Il 17 novembre pubblico la 17ª foto dedicata al Lago di Pianfei. Sempre affascinante. Qui il tempo di merda non sembra darci tregua e quindi è necessario sfruttare i nuvoloni carichi di pioggia che solcano i nostri cieli; visita veloce del lago, toccata e fuga. Pioggia leggera, che non senti addosso, ma che percepisci qualche istante dopo quando ti ritrovi completamente bagnato. Tempo di merda.
Questo è il 13° post dedicato al Lago di Pianfei. Discreto numero. In questi giorni però le temperature sono quasi sempre sotto lo zero e volevo controllare la situazione dell’acqua; diciamo la situazione del ghiaccio che di acqua non ne ho visto molta. La temperatura era davvero rigida, ma sinceramente pensavo peggio. Sono sceso con qualche difficoltà verso le sponde del lago e ho fotografo con treppiede e lunga esposizione: purtroppo il crepuscolo sarebbe arrivato solo da lì a qualche minuto e mi sono dovuto accontentare dell’ora blu.
Il Lago di Pianfei torna sempre, non passa mai di moda. Se non conto male questa è la 14ª foto del lago che pubblico. Ma il tema del mese di MondovìPhoto è ‘riflessi e riflessioni‘ e quindi ho colto l’occasione per tornare sulle acque gelate (mai come in questo periodo) ma riflessive dello specchio d’acqua di Pianfei. Questa foto è scattata poco dopo l’alba in una grigia mattina di marzo (praticamente ieri). Mi piace tornare qui dopo una nevicata: posso sempre trovare silenzio, pace, tranquillità; al mattino presto non c’è quasi mai anima viva. Ieri purtroppo le nuvole non hanno collaborato come avrebbero potuto, ho provato a rimediare togliendo il colore e creando una simmetria perfetta (la foto è divisa in due parti assolutamente identiche). Riflesso perfetto.
Le tradizioni iniziano a crearmi qualche piccolo grattacapo. Ma come tradizione vuole ecco la foto scattata il primo giorno dell’anno. Avevo iniziato così ma quasi mai ho rispettato le consegne: e come tradizione vuole ecco che pubblico una foto che avrei dovuto scattare a capodanno ma che in via del tutto eccezionale è datata 31 dicembre. Anche perché non credo di essermi mai svegliato all’alba il primo giorno dell’anno; comunque non ricordo e questa foto è scattata poco dopo le sette del mattino. E’ il lago di Pianfei, un luogo culto per quanto concerne la mia fotografia naturalistica. L’alba è passata da pochissimo ma al lago l’aria è ancora intrisa di umidità; l’acqua è ghiacciata, il paesaggio surreale. Non c’è anima viva, solo il sottoscritto. Il freddo è pungente, un freddo che fa passare la voglia di fotografare. La visibilità è ridotta dalla nebbia e l’altra sponda del lago si percepisce appena. Questa foto mi piace perché ha un percorso definito e tutte conduce in un punto ben preciso: cosa ci sarà dietro la nebbia?