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La minaccia dell’Antropocene
POSTED ON 23 Nov 2021 IN Performing Arts     TAGS: event, nocturne, art

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Si è conclusa domenica, dopo un mese di spettacoli, la manifestazione Cuneo Provincia Futura. E anche io concludo con l’ultimo articolo dedicato all’evento promosso da Fondazione CRC e ideato da Alessandro Marrazzo. E credo di essere l’unico, probabilmente insieme al suo creatore, ad aver assistito a tutti le 10 proiezioni in 3D.

L’ultima che pubblico è La minaccia dell’Antropocene: non è una scelta voluta, perché per riuscire a riprendere in modo ottimale la proiezione ho dovuto assistere due volte. La prima volta non mi sono accorto del cubo che si illuminava nel centro della piazza e la posizione non mi permetteva di riprenderlo; sono quindi dovuto tornare per dedicarmi esclusivamente alla porzione di foresta amazzonica che racconta il suo ciclo vitale nel mezzo del cortile di Santa Croce.

Ho scelto di pubblicare solo 7 delle 10 proiezioni perché ritengo siano le migliori dal punto di vista fotografico: purtroppo l’evento forse più imponente, cioè quello di Piazza Galimberti, è molto interessante dal vivo, ma non garantisce un impatto visivo che potesse meritare la pubblicazione. Se dovessi fare una mia personalissima classifica direi che Un mondo sommerso è la proiezione più interessante, ma anche quelle di Piazza Risorgimento ad Alba, di Piazza Europa a Cuneo e della Torre del Belvedere a Mondovì non sono da meno. Complimenti a chi ha ideato questo progetto perché davvero mi ha emozionato non solo dal punto di vista fotografico.

Nel cortile del complesso di Santa Croce un’installazione site-specific ci parla di deforestazione. Una porzione di foresta pluviale ricreata in un caleidoscopico cubo racconta il suo ciclo vitale inserito in una suggestiva scenografia luminosa creata da ledwall, videoproiezioni e luci architetturali. All’interno del cubo è ricreata una scenografia che riproduce un “tassello” di foresta pluviale che lancia il monito di essere ormai solo un piccolo tassello a causa della deforestazione e che la dimensione infinita è affidata solo ad un effetto ottico, vediamo una grande foresta che in realtà non esiste e se ci muoviamo intorno ad essa all’interno del cubo è sempre infinita mentre l’esterno ci ricorda che è solo una piccola porzione. Un racconto realistico, magico, onirico.

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Un mondo nuovo
POSTED ON 20 Nov 2021 IN Performing Arts     TAGS: event, monuments, nocturne, art

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Un mondo nuovo è il titolo dell’evento di Cuneo Provincia Futura che viene proiettato (domani per l’ultima volta) sulla facciata di Palazzo Garrone a Bra. Dal punto di vista storico è certamente l’evento più interessante della serie (e l’ultimo che ho seguito) perché racconta le avventure spaziali dell’uomo, da Galileo, passando per Yuri Gagarin e lo Space Shuttle, sino ad arrivare ai progetti per la conquista di Marte. Le immagini e le didascalie si susseguono in ordine cronologico e devo ammettere che ho fatto fatica, da appassionato del genere, a concentrarmi solo sulla fotografia senza seguire la successione degli eventi; peccato solo per la bicicletta che qualche sventurato ha lasciato parcheggiata in bella mostra proprio davanti al colonnato di Palazzo Garrone.

A inizio secolo uno strumento ottico chiamato “Mondo Nuovo” intratteneva le piazze regalando magiche visioni. Oggi a Bra un grande videomapping coinvolge l’intera facciata di Palazzo Garrone e mostra ai nostri occhi la storia di un Nuovo Mondo.
Da Galileo al rover Perseverance: l’attrazione per il pianeta Rosso non si è mai affievolita. Un grande affresco evocativo sulla conquista dello spazio, con la storia delle imprese più importanti realizzate fino a ora e quelle ancora aperte, prima fra tutte la sfida di trasferire la vita dell’uomo su altri pianeti. Tra queste, il programma Artemis, un programma di volo spaziale con equipaggio portato avanti principalmente dalla NASA, da aziende di voli spaziali commerciali statunitensi e da partner internazionali come l’ESA, la JAXA e la Canadian Space Agency (CSA) con l’obiettivo di far sbarcare entro il 2024 “la prima donna e il prossimo uomo” sulla Luna, in particolare nella regione del polo sud lunare. La NASA vede Artemis come il prossimo passo verso l’obiettivo di stabilire una presenza autosufficiente sulla Luna, gettare le basi per costruire un’economia lunare e infine mandare l’uomo su Marte.

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Io sarò
POSTED ON 14 Nov 2021 IN Performing Arts     TAGS: event, night, art, tripod

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Io sarò è l’unica opera fissa dell’evento Cuneo Provincia Futura; di conseguenza è anche il meno spettacolare. Ma come tutte le altre opere di Alessandro Marrazzo ci costringe a riflettere: che futuro lasceremo ai nostri figli? Saremo stati buoni antenati? Sono domande molto attuali che al momento non trovano risposta.

Colgo l’occasione per mandare un messaggio a Carlo Bo, sindaco di Alba: guardi come ho pulito alla perfezione piazza Michele Ferrero. Me lo merito un tarfufo? Piccolo, 100 grammi saranno più che sufficienti. :-)

Ero indeciso se fotografare, pioveva, ero al caldo al bar Hemingway a degustare un delizioso mojito alla liquirizia. Nonostante tutto ha prevalso la voglia di reportage: la pioggia era calata di intensità e questo mi ha permesso di fotografare con calma la piazza deserta. Fra la prima e la seconda foto mi hanno simpaticamente spento i raggi di luce che proiettano nel cielo; mai una gioia. :-)

Un bambino tende la mano verso il suo “Futuro”, una scritta che si riflette all’infinito, vicina e inafferrabile come il domani. Un sogno illumina il cielo di Alba, due colonne luminose solcano la notte. Protetto da una caleidoscopica teca trasparente, il futuro si specchia negli occhi del Bimbo. Io sarò è un’installazione monumentale che vede protagonista un bambino che guarda una parola di luce, la parola Futuro. Il piccolo tende la mano per toccarla come a provare a impadronirsene, ma una spessa lastra di vetro impedisce il contatto. La parola Futuro si rispecchia all’infinito all’interno della grande teca di cristallo per evocarne l’immensità; intorno, due lunghi fasci di luce si innalzano come colonne senza fine nel buio del cielo notturno di Alba a simboleggiare l’infinito anche fuori dall’opera. Un’opera simbolica sulla crescita e l’inafferrabilità del tempo che sarà.

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POSTED ON 14 Nov 2021 IN Performing Arts     TAGS: event, monument, nocturne, art

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ARTeFICIALE è il titolo dell’evento Cuneo Provincia Futura di Fondazione CRC nella meravigliosa Piazza Risorgimento di Alba. Le immagini in 3D sono proiettate sulla facciata della Cattedrale di San Lorenzo e lasciano senza parole. Dal punto di vista fotografico è davvero difficile riuscire a rendere l’idea della bellezza che si respira: la piazza è allestita per la fiera del tartufo e gli spazi sono ridotti; senza un obbiettivo decentrabile non esiste modo per evitare le linee cadenti e la maestosità della cattedrale complica ulteriormente la situazione. Mi sono spostato, risultando probabilmente fastidioso, sui tre lati della piazza, ma nel momento in cui veniva proiettata La grande onda di Hokusay mi sono dovuto fermare qualche secondo per osservare con calma. Le foto possono fornire un’indicazione, ma dal vivo è molto più emozionante: c’è tempo sino al 21 novembre.

In Piazza Risorgimento ad Alba prende forma il tema delle Muse, riflettere sul delicato rapporto tra arte e intelligenza artificiale. Può una macchina diventare artista? O l’arte è una prerogativa del solo pensiero umano? Le Arti sono da sempre una preziosa prerogativa della creatività umana. Da Leonardo Da Vinci a Mozart, si è sempre pensato che l’arte fosse patrimonio esclusivo dell’uomo, ma sarà ancora così in futuro? L’intelligenza artificiale sembra contraddire questa teoria. La grande Cattedrale di San Lorenzo, testimonianza della manifattura e del genio dell’uomo, diventa l’immensa tela di un artista, su cui i colori delle videoproiezioni mettono a confronto l’arte prodotta nei secoli dall’uomo e la nuova arte generata dalle macchine. Le Muse danzano insieme alle architetture neogotiche e illuminano il futuro di tecnologie ispirate da noti capolavori di Van Gogh, Escher, Okusai, Magritte, icone della creatività umana. Intorno, la piazza si veste di luci e suoni in un’installazione immersiva di grande potenza emozionale.

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Requiem per il pianeta
POSTED ON 10 Nov 2021 IN Performing Arts     TAGS: event, nocturne, art

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L’evento Cuneo Provincia Futura di Fondazione CRC in piazza Europa è sostanzialmente molto diverso da Un futuro sommerso che si sviluppa a poche centinaia di metri di distanza. Meno spettacolare e magico, ma più riflessivo e triste. Perché le immagini degli animali a rischio d’estinzione, accompagnate dai loro versi in un crescendo rossiniano, che culminano con una richiesta d’aiuto nelle 20 lingue più diffuse al mondo non possono lasciare insensibili. Un’emozione che entra nel cuore e nel cervello. Le immagini proiettate sono particolari e molto reali: evanescenti, diafane, incorporee e davvero prendono vita; almeno nella nostra mente.

Al centro della piazza, circondata da alti e moderni edifici che ne delimitano la forma emerge un’isola verde, caratterizzata dalla presenza di maestosi cedri argentati, alberi ad alto fusto così chiamati per la particolare sfumatura delle loro foglie. Qui la natura sembra rivendicare la vita in mezzo al cemento. Sulle folte chiome degli alti cedri dell’Atlante, prendono vita evanescenti, diafane, incorporee presenze di animali.
Con una tecnica di videoproiezioni dinamiche – in Italia ancora poco sperimentata – sulle fronde degli alberi, le principali specie animali a rischio d’estinzione rivolgono all’umanità la loro richiesta d’aiuto, un grido tradotto nelle 20 lingue più diffuse nel mondo.
I rumori del traffico e le luci della città lasciano il posto alle voci degli animali orchestrate prima da soliste poi in un grande toccante coro finale. Ascoltiamo le loro voci prima che sia troppo tardi e svaniscano per sempre.

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Un futuro sommerso
POSTED ON 9 Nov 2021 IN Performing Arts     TAGS: event, nocturne, art

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Dopo aver assistito alla videoproiezione sulla torre del Belvedere a Mondovì ho deciso di spostarmi a Cuneo per osservare da vicino i 6 progetti dedicati al futuro del pianeta promossi dalla Fondazione CRC a cura del regista e show designer Alessandro Marrazzo. L’inizio è stato devastante e superlativo: non mi aspettavo di assistere a qualcosa di così incredibile. Spero che le immagini possano parlare in luogo delle parole perché davvero non saprei come descrivere la meravigliosa realizzazione dedicata al non auspicabile futuro sommerso. In altre occasioni mi sarei infuriato, ma devo ammettere che ho assolutamente compreso la meraviglia dei bambini che entravano nella scena per cercare di capire come fosse possibile quella magia. L’idea era di riuscire a fotografare con il treppiede e sfruttare la lunga esposizione, invece non è stato possibile (troppo veloce) e ho dovuto alzare gli ISO a 1600/3200 per scattare a tutta apertura con tempi mediamente veloci e quasi sempre sotto 1/100 di esposizione. Lo spettacolo è in scena sino al 21 novembre e Vi consiglio di passare in piazzetta del Grano in via Roma a Cuneo: ne vale veramente la pena.

Siamo nel futuro. Via Roma è stata invasa da un fiume in piena, le auto sono ormai in corto circuito vuote e abbandonate, quasi completamente sommerse dalla piena. Al centro una statua di una donna, anche lei sommersa per metà, che tiene il suo bambino per portarlo in salvo, ha lo sguardo di chi non ha paura ma lotta per assicurare un futuro al proprio figlio. Un videomapping immersivo a 360° affronta il problema dello scioglimento dei ghiacciai e dell’innalzamento degli oceani. L’installazione è una delle più complesse mai realizzate con la tecnica del videomapping.

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