Questa immagine in realtà non doveva apparire nella mia personale galleria. Non ho virato praticamente nessuna foto Islandese in bianco e nero, non è nel mio personale mood delle foto di viaggio, ma nel caso visto le tonalità decisamente monocromatiche ho provato l’esperimento e ho pubblicato sui social. Il riscontro è stato talmente positivo che giocoforza mi sono visto quasi costretto a pubblicarla su queste pagine: quasi doveroso.
Non sono solito pubblicare foto molto simili in serie, ma nel caso specifico mi tolgo lo sfizio di fare un’eccezione. Siamo sempre sulla meravigliosa Black Beach e sono posizionato con il treppiede in attesa di cogliere uno scatto interessante: c’è finalmente poca gente, i fotografi si sono scansati e sono libero di scattare. Ho circa 20 foto molto simili e ho scelto queste tre perché rappresentano una progressione che trovo semplice, ma molto interessante e di impatto.
Se dovessi scegliere una sola immagine tra tutte quelle scattate durante il pomeriggio alla Black Beach, sinceramente non avrei dubbi e sceglierei questa. Perché adoro il segno del mare che si ritira e perché la composizione è praticamente perfetta: con la spiaggia in primo piano, gli scogli a fare da quinta e intermezzo e con la roccia che spunta dal mare leggermente spostata sulla sinistra che attira, in modo deciso, lo sguardo dell’osservatore. Nella foto inoltre si forma una sorta di anfiteatro, fra sabbia e rocce, che sembra circondare ed esaltare la zona centrale. Si, è sicuramente la mia preferita.
Qualche anno fa, durante un viaggio in Sicilia, scattai una bellissima foto sulla spiaggia di Mondello: un ragazzo, con una vistosa giacca rossa, passeggiava insieme ai suoi cani nel nulla. E quando mi sono travato sulla Black Beach ho subito capito che avrei dovuto cercare nuovamente quella composizione di colori: non ho dovuto attendere molto per costringere una gentile volontaria, con i colori perfetti, a passare davanti al mio obbiettivo.