Ultimamente, in parte per colpa/merito di Herem, mi capita di provare una forte attrazione per i luoghi di culto. Entro sovente in chiesa, mai per pregare. Sono sempre alla ricerca della foto zenitale, di una cupola che possa solleticare la mia fantasia. Dalla parti della Pieve di Santa Maria, a Cortemilia (nell’estremo Est della provincia di Cuneo), sono passato solo per caso, una quasi primaverile domenica di febbraio. Scoprirla aperta (e stupenda) è stata una bella sorpresa. C’è qualcuno? È permesso? Come sempre nessuna risposta.
La facciata, in pietra arenaria a vista, è impreziosita da una splendida bifora che reca una delicata decorazione a tralci di vite. Sopra il portale vi è un bassorilievo in marmo bianco della fine del Cinquecento raffigurante la Vergine Incoronata. Sul lato sinistro dell’ingresso un altro manufatto in pietra raffigura, probabilmente, un monaco. Alcune tracce sotto lo sporto del tetto fanno pensare che un tempo la facciata fosse interamente affrescata. All’interno, un bassorilievo murato sulla parete sinistra mostra al centro la Vergine col Bambino cui si accostano due monaci: in alto la mano di Dio benedicente e simboli diversi.