Sono passati quasi tre anni dal mio reportage sul palazzo dei Conti Morra. E all’epoca la piccola chiesa che si affaccia nel giardino di quello che gli abitanti della zona chiamano il castello mi era sfuggita. E mi sono visto costretto a tornare, per forza, obbligatorio. Ho dovuto impiegare tutta la mia abilità per evitare gli escrementi di piccioni (e rientrato a casa ho dovuto disinfettare il treppiede), però il gioco è valso la candela, almeno in questo caso: perché questa minuscola chiesetta (è davvero piccola) merita il viaggio e tutte le attenzioni che le ho dedicato. Sporca, ma semplicemente delicata.