Ho scoperto il mulino di Murazzano quasi per caso e sul momento credevo fosse una torre da avvistamento Saraceni come tante ne ho viste nelle mie zone. In realtà è stata anche una torre per poi trasformarsi in un mulino in un tempo successivo (ma sotto lascio un po’ di storia). Ci sono arrivato poco prima del tramonto mentre cercavo un panorama da fotografare per il concorso ‘Vivere Murazzano‘. Un po’ di serendipity non guasta mai. Ho provato a fotografarlo dal basso, da dietro, da sotto, con il fish-eye, con il supergrandangolare, con il 50. Ho deciso di non presentare la foto al concorso (troppo effetto cartolina), ma qui ho deciso di pubblicare tutte le versioni interessanti. Nel caso ci fossero dei dubbi: si, ho esasperato ed esaltato i colori.
È il monumento più antico del paese. Risale a prima del 1000 al tempo delle invasioni saracene come torre di Vaita o vedetta. Dalla sua sommità si segnalava l’arrivo dei nemici agli abitanti dei valloni sottostanti. In seguito fu usato come mulino azionato dal vento, ne fanno fede i due fori della merlatura nei quali era inserito l’asse che mosso dalle pale esterne trasmetteva la forza motrice alle macine. È citato come “ Molendinum del Lora” con questa funzione negli statuti di Murazzano del 1534. Questa sua attività durò fino al 1630 quando il Consiglio della Comunità dispone che si vada a macinare presso i mulini di Cigliè.
Che bello! Non sapevo che a Murazzano ci fosse questo mulino.
->Monica: In realtà nemmeno io. L’ho trovato per caso e, ti dirò, non avrei mai pensato potesse essere un mulino. :-)