Ieri sera mi sono presentato al Teatro Baretti (invitato ovviamente) per fotografare il Festival Teatrale Studentesco organizzato da Servi di Scena. Era la quinta serata del festival, dedicata all’Istituto Cigna, una delle scuole di Mondovì. Non ero particolarmente attratto dalla rappresentazione in se, ma era mia intenzione dedicarmi soprattutto alla fotografia di backstage. Nei giorni scorsi avevo notato alcune foto molto interessanti e mi sarebbe piaciuto cimentarmi nei camerini: volevo catturare l’emozione, l’ansia e l’attesa, tutte emozioni tipiche di chi sta per salire sul palco, qualunque palco si tratti.
Non mi sbagliavo. E’ stato davvero divertente. Uno degli aspetti più interessanti è stato capire le persone (molto giovani in questo caso) e la loro voglia di essere fotografate. Perché il fotografo (quello bravo almeno) deve scoprire in tempi relativamente brevi chi è in grado di reggere l’urto frontale della fotocamera e chi invece è più restio a lasciarsi riprendere. E questi ultimi sono quasi sempre i soggetti più interessanti; non me ne vogliano gli spacconi della posa, ma riuscire a scattare un ritratto interessante ad una persona che generalmente mostra ritrosia a farsi immortalare ha un fascino certamente superiore, direi ineguagliabile.
Ho fotografato sempre con il 50mm impostato ad f/1.2 (nel backstage). Ho la ferma convinzione che questo obbiettivo debba essere sempre usato a tuttaapertura. E’ un mio pallino. Il suo sfuocato in questo tipo di situazione (poca luce, ritratto ambientato) è da orgasmo (scusate l’espressione un po’ forte ma non ho trovato nulla di più adatto). Ho anche convertito in silver: le luci erano troppo variabili con dominanti davvero brutte brutte brutte. In questi casi la desaturazione totale permette di salvare capra e cavoli e portare a casa un buon risultato (e che piace a chi osserva le foto). Ovviamente poi sono anche passato in sala per riprendere la rappresentazione vera e proprio: ma questa è un’altra storia.
Lo sapevate che Shakespeare e Cervantes sono morti entrambi il 23 aprile? «Che strana coincidenza!», viene da dire. E infatti è proprio così: tanto che quei furbacchioni dei “Servi di scena” ci hanno fatto un titolo. “Strane coincidenze”, la settima edizione della rassegna teatrale studentesca “Tutti in scena”, sta per arrivare a Mondovì. La finale va in scena al Baretti, ovviamente il 23 aprile. E non crediamo sia una coincidenza. (Via Unione Monregalese)