Questa è una banale e ironica foto di street a Torino. Ma nasconde qualcosa di più, quella vetrina fa parte del più piccolo negozio di Torino, un bugigattolo chiuso fra due pilastri dei portici di via Palazzo di Città, dove in due metri quadri trova spazio solo il suo proprietario: Antonio Ferrara.
Il materiale esposto, ma non tutto, infatti mostra espliciti richiami sessuali, ma esposti in forma giocosa, divertente, riflettendo un lato della nostra quotidianità troppo spesso frustrato da una educazione volutamente repressiva nei confronti di parti anatomiche del nostro organismo, che qualcuno vuole sia peccaminoso mostrare.
Purtroppo pochi giorni fa, il 3 marzo scorso, Antonio è mancato e questo piccolo ma importante pezzo di storia torinese non esiste più. :-(
We are Anonymous. We are legion. We do not forgive. We do not forget. Expect us!
C’è questo mio amico, musicista (soprattutto) e fotografo, che ha la capacità di scattare un certo tipo di street utilizzando un fortissimo contrasto tra luci e ombre. Si chiama Enzo Fornione e le sue immagini, monocromatiche, hanno sempre un incredibile impatto emotivo e visivo. E quando ho visto questa composizione il mio pensiero è subito andato al suo stile: ho aspettato che il mio soggetto uscisse dall’ombra per scattare e ottenere una sorta di yin e yang. In post ho esaltato il contrasto e rafforzato la differenza fra luci e ombre. E questo è il mio primo Fornionismo (si può dire?).