Da socio FAI devo e voglio partecipare agli eventi che l’associazione organizza per mostrare al pubblico le meraviglie, magari nascoste, che può vantare il nostro paese; proprio nello scorso fine settimana si sono celebrate le giornate FAI di primavera. E il palazzo della Banca d’Italia di corso Nizza a Cuneo non potevo lasciarmelo sfuggire. Il palazzo fu progettato dall’ingegner Ettore Piacentini, per conto dell’Ufficio Tecnico di Roma della Banca d’Italia. La costruzione, iniziata nel febbraio 1926, venne completata due anni più tardi, il VI anno dell’epoca fascista come viene ricordato dal mosaico che si trova nel pavimento dell’atrio. Oggi il palazzo è sede dell’accademia delle Belle Arti e non è aperto alle visite. Accompagnati da due bravissimi e giovanissimi volontari del FAI abbiamo visitato solamente l’atrio e la sala principale recentemente restaurata e che mantiene ancora gli originali sportelli del pubblico. Avrò visto il palazzo della Banca d’Italia centinaia di volte, ma non mi ero mai soffermato sulla sua storia ed è sempre qualcosa di affascinante studiare e conoscere il proprio passato. Appena entrati nel salone ho notato il meraviglioso soffitto e mi sono piazzato con il treppiede perfettamente al centro della stanza con la macchina fotografica in bolla: ho notato qualche occhiata un po’ strana da parte degli altri visitatori. :-)