Io lo so che le donne di tutta la provincia (ma che dico provincia, dell’Italia intiera) sono impazzite e che questo calendario di nudi maschili andrà a ruba. E non solo per la prestanza fisica dei modelli, ma anche perché è per beneficienza e quindi per una nobile causa (anzi, tre, allego in calce le associazioni al quale andrà devoluto l’intero ricavato). E il motivo per il quale mi sono buttato in questa avventura è tutto qui, la buona e giusta causa, altrimenti MAI mi sarei prestato (nota bene, come fotografo) ad una pazzia simile.
Eppure eccoci qua, il calendario IDRONUDI 2022 – Vent’anni dopo è realtà ed è pronto per tappezzare le boutique e i saloni di bellezza al femminile. Vent’anni dopo perché i baldi giovani che vedete in queste immagini sono addirittura doppiamente rei: già vent’anni fa avevano prestato il loro fisico ad una iniziativa del genere. Erano bellissimi già all’epoca, potete immaginare dopo 4 lustri. Dove sarà possibile acquistare il calendario? Credo in tutti le filiali Idroterm del regno oppure scrivendo una mail al sottoscritto. Le immagini sono volutamente ridotte, non voglio mostrarvi in anteprima troppa bellezza: può far male.
Devolveremo l’intero ricavato a:
A.D.A.S. – Assistenza domiciliare ai sofferenti
C.so Giovanni XXIII, 19 – Cuneo
Di.A.Psi – Difesa Ammalati Psichici
Via Monsignor Peano, 8/B – Cuneo
Gli Angeli Rosa di Centallo
Gruppo di volontari per dare sostengo ai malati di tumore nella quotidianità
Aveva una sensualità capace di strappare dolcemente, a una a una, le sottili membrane che avvolgono il cuore umano
– Haruki Murakami
La curva più bella sul corpo di una donna è il suo sorriso
– Bob Marley
Quando si pubblicano le foto di una donna, meglio se nuda, la citazione, meglio se colta e addirittura aulica, fa sempre il suo effetto. E’ quasi un obbligo, sembra essere diventato fisiologico. Talvolta si cita un poeta celebrato, meglio se dannato, altre volte il testo di un famoso cantautore, meglio se ribelle, meglio ancora se morto per overdose (suicidio anche). In inglese poi diventa un must imperdibile, siamo tutti un po’ come Robert Mapplethorpe. In realtà penso sia tautologico affermare che si tratti di una buffonata: è davvero necessario aggiungere a queste foto delle parole, inutili, insignificanti, vuote? Davvero non credo, l’artista che si nasconde (molto bene) nel fotografo (che poi sarei sempre io) non sente il bisogno di aggiungere altro e mai avrebbe voluto. E’che mi hanno praticamente obbligato a scrivere qualcosa. Vi giuro, non avrei voluto tediarvi con questo noioso sproloquio. Ma necessità dev’essere giocoforza virtù, e quindi chi meglio di Bob Marley per elevare al rango di qualità assoluta questi 5 nudi? Artistici ovviamente, ça va sans dire.
Dopo tanti ritratti di donne ‘bellissime’ è giunta finalmente la volta di un maschietto. Bellissimo anche lui: Stefano de Sio, modello e attore. Quando abbiamo scattato questa foto l’idea di base era proprio quelle del monocromatico. Quindi luci molto drammatiche, radenti e sfondo scuro. Questa tipologia di foto (con tanto sfondo di un unico colore) sono l’ideale per essere utilizzate come sfondo del desktop. Magari sullo schermo di una donzella. La versione wallpaper (1280×960) è qui.
Ho scattato queste foto di Elisa durante un WorkShop; partecipo sempre mal volentieri ad eventi di questo tipo (si paga, troppa gente, confusione, non si impara nulla) ma in questo caso ho voluto fare un’eccezione. Per un paio di motivi fondamentali: per la location e per il tipo di difficoltà che avrei incontrato. Abbiamo scattato al ‘Six Love‘ un motel di Torino con suite a tema: struttura meravigliosa. La nostra stanza era una grotta, una grotta vera e propria con due vasche da bagno ed una doccia, un letto ricavato fra le pietre, stalattiti e stalagmiti. Una grotta vera, giurassica per la precisione. Molto interessante per scattare. E anche per fare altro, ma quello è un altro discorso sul quale preferisco non dilungarmi qui. ;-) E poi c’erano le difficoltà: pochissima luce, diaframma molto aperto, anzi, tuttaapertura e rischio elevato di mosso. Quindi ISO alti e grana, tanta grana. Ho scattato sempre a f/4, cioè il limite di apertura consentito dal mio 24-105 e con ISO impostati a 800; oltre la 5D inizia a diventare difficile da gestire. Ho scattato quasi 200 foto e questa è solo una piccola selezione delle migliori. Concludo facendo i complimenti ad Elisa che si è dimostrata bravissima e, importante, capace di soffrire: sarà entrata ed uscita dall’acqua una dozzina di volte senza mai lamentarsi. Una santa.