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Waiting for disaster
POSTED ON 10 Nov 2020 IN Portrait     TAGS: model, urbex, 50ne, wideaperture

Waiting for disaster

Viola -Mirror- /reprise
POSTED ON 21 Mar 2017 IN Portrait     TAGS: MODEL, urbex, silver, wideaperture, 50ne

Viola -Mirror- /reprise

Viola -Mirror-
POSTED ON 20 Mar 2017 IN Portrait     TAGS: model, urbex, wideaperture, 50ne

Viola -Mirror-

Black melancholy on chess field
POSTED ON 17 Mar 2017 IN Portrait     TAGS: model, urbex

Black melancholy on chess field #01Black melancholy on chess field #02

Viola style
POSTED ON 20 Feb 2014 IN Portrait     TAGS: model, studio, piercing

Viola style #01

La luce è elemento fondamentale in fotografia. Ma questo forse lo sapete già (evito la ramanzina sul termine fotografia che deriva dal greco e significa disegnare con la luce). E quando il fotografo può scegliere la luce è giusto che cerchi di adattarla al soggetto che vuole ritrarre. In esterni è molto difficile, è necessario spostarsi, scegliere l’ora giusta, in linea di massima bisogna adattarsi. In studio è tutto molto più semplice, l’illuminazione è artificiale e possiamo disporne a piacimento. Tutto questo discorso per spiegare la scelta della luce in queste tre foto di Viola. In questo caso il carattere estetico della modella era decisamente forte, duro, d’impatto e volevo qualcosa che evidenziasse queste caratteristiche da ‘ragazza interrotta’. E quindi ho optato per una sola fonte di luce (softbox) laterale: è una scelta impegnativa, rende la foto drammatica e non tutti apprezzano. Io invece sono un grandissimo estimatore di questo tipo di illuminazione (che possiamo definire chiaroscuro) che trovo speciale, intrigante. E credo che Viola possa permettersi questa scelta.

Viola style #02Viola style #03

Viola [B&W]
POSTED ON 11 Mag 2012 IN Portrait     TAGS: model

Viola [B&W] - 01Viola [B&W] - 02

Con queste due foto concludo la galleria dedicata a Viola (almeno credo). E scelgo la versione monocromatica di due primissimi piani entrambi realizzati a tutta apertura con il 135 f/2. La profondità di campo è assurda e limitatissima ma al tempo stesso ‘fantastica’. La spalla completamente fuori fuoco in entrambe le foto (e parliamo di pochi centimetri) è un effetto che mi affascina: è difficile da spiegare il concetto di limitata PDC ma una volta entrati nel meccanismo dell’‘A Tutta Apertura’ è davvero impossibile uscirne. Io adoro aprire il diaframma al massimo delle sue potenzialità. :)