Quello che viene definito Sanatorio Maledetto si trova a Bioglio, un piccolo paese di nemmeno 1000 anime in provincia di Biella. La lussuosa villa con parco botanico costruita nel 1879 da Giovanni Battista Sella fu donata, tramite la federazione fascista biellese, al Duce che realizzò, come si usava all’epoca, un sanatorio per i malati di tubercolosi e fu inaugurato nel 1931. Bioglio venne scelto per l’aria buona, per la sua posizione collinare esposta a Sud ai piedi delle Alpi, ma al riparo dai venti. Alla fine della guerra passò allo Stato Italiano che dopo il 1962, tramite l’INPS, lo trasformò in casa di cura e prese il nome di Madonna Dorotea. Si racconta che il sanatorio sia maledetto tanto da portare a Bioglio medium ed esperti di paranormale.
Negli ultimi anni le testimonianze di strani accadimenti, al limite dell’incredibile, all’interno del Sanatorio sono tantissime: l’apparizione di uomo con un mantello nero ed un cappello di foggia antica davanti agli occhi di un’operatrice, voci in lingua strana, un giovane biondo vestito di bianco che si aggira per i locali, ascensori che si muovono da soli, telefoni che squillano di notte, una voce che recita un rosario, oggetti che spariscono, figure e ombre, porte che si chiudono da sole e infine il più sconcertante: la presenza di una donna bionda che indicando alcune pazienti (tre i casi: Felicina, Artemia e Velina) ne annunciava la morte, realmente avvenuta di lì a poco. Se ne parlò molto sui giornali e in televisione, il noto presentatore Giancarlo Magalli durante una trasmissione che parlava del caso disse: “Possibile che si sbaglino tutti?”. Venne creata anche un’apposita commissione per studiare il caso Bioglio al quale prese parte il noto studioso biellese di parapsicologia Alberto Serena.
Bellissima ricerca. Io ho lavorato a Bioglio e mi fa male il vedere come un gioiello che era già pronto per essere destinato ad usi che sarebbero stati utili alla ns. società sia stato dimenticato ed abbandonato all’usura del tempo
Era un sanatorio che rilevava le più alte guarigioni nella cura della TBC
Era gestito da personale INPS con grande amore ed il Suo Direttore Sanitario ivi viveva curandosi con passione di ogni degente.
Purtroppo le riforme sanitarie lo hanno denigrato e dal Suo ruolo iniziale di sanatorio lo hanno modificato, stravolto ed abbandonato
Sono amareggiata di vedere tanta bellezza abbandonata a se stessa. Spero che qualche istituzione prenda seriamente in mano la situazione per restaurare tutto ciò .
Un grande patrimonio da lasciare ai nostri figli …..
Eccellente esplorazione …..ne varrebbe la pena
->Roberto: Il sanatorio è un luogo meraviglioso, il lucernaio da solo vale la pena.
Bella ricerca, io ci ho lavorato quando era Casa di Riposo… su fb ho visto una certa Ilaria che ha pubblicato una foto che non riconosco, forse della Cappella…ma la ricordo diversa…
Un caro Saluto