Rosazza viene definito il borgo più misterioso d’Italia. E di sicuro non un paese come tutti gli altri. Per parlare di Rosazza è necessario iniziare a presentare Federico Rosazza, politico, filantropo, massone e mecenate; nella seconda metà dell’800 fu lui a trasformare il suo paese natio. Fu lui infatti a costruire il cimitero monumentale, la chiesa parrocchiale, l’attuale sede del Municipio, il castello neogotico, le fontane, gli abbeveratoi, le strade e le mulattiere. I suoi legami con la massoneria, la sua passione per l’esoterismo e l’alchimia, lo portarono a riempire il paese di simboli, molti dei quali nascosti, altri invece evidentissimi. Complice la giornata tetra e il cielo plumbeo, camminando per le vie di Rosazza ho davvero respirato un’aurea misteriosa, tutto quello che si osserva ricorda la numerologia, nulla è casuale, tutto è costruito in ottica massonica.
Queste foto non vogliono essere un reportage di viaggio, mi sono più concentrato sull’aspetto estetico/artistico, se mi perdonate l’arroganza: eppure l’idea dell’esoterismo trasuda anche da queste poche immagini. Non sono incline alle leggende popolari, e sono quanto di più razionale possa esistere, ma l’anima di Federico e la sua idea l’ho percepita eccome, anche a distanza di oltre 100 anni.